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16 aprile 2018

Provincialismo identitario


In questi giorni è tutto un dibattito con i soliti "esperti", mummie e parrucconi che pensano di spiegarci ex cathedra cosa è successo, perchè e soprattutto gli "errori" che loro, ovviamente, non avrebbero commesso (è opportuno però ricordarsi i danni enormi provocati da Monti che pure pontificava da giornali e trasmissioni televisive, prima di essere messo alla prova per la disgrazia degli Italiani).
Giornalisti (o presunti tali), inviati nel mondo, generali in pensione e accademici universitari sono le comparse che girano di trasmissione in trasmissione.
Ma noi Italiani, che ci sbattiamo quotidianamente per produrre quel pil che mummie e parrucconi vedono solo in diaggrammi e slides, siamo proprio così interessati ?
La Siria per noi è lontana, lontanissima e, francamente, se si scannano tra loro, perchè dovrei intervenire visto che non creano alcun problema per il nostro approvvigionamento di materie prime ?
Per parafrasare una vecchia pubblicità di un amaro: sono solo fatti loro.
Qualcuno potrebbe dire (e me lo dice) che il mio è provincialismo.
Sì, e me ne vanto perchè il mio è un provincialismo identitario, che può anche essere chiamato Nazionalismo, che pone l'Italia sopra ogni altra considerazione.
Ed a me interessa che in Italia ci possa essere un governo che blocchi l'immigrazione, cacci i clandestini, riduca sensibilmente le tasse, abroghi la Fornero, mi dia la possibilità di difendermi dai criminali senza dover poi subire una persecuzione giudiziaria, che decida per l'Italia e per gli Italiani a prescindere dagli ukase di entità sovranazionali estranee e che perseguono interessi a noi estranei.
Forse domani, forse mercoldì un signore eletto da una maggioranza parlamentare che oggi non c'è più e che non è mai stata una maggioranza popolare, deciderà chi dovrà governare l'Italia in una situazione in cui tutti cercano di arraffare il più possibile al prossimo.
Leggo che si parla si un "governissimo" con tutti dentro e con il ricatto di mandarlo al voto di fiducia anche se la maggioranza (popolare e parlamentare compposta da grillini, leghisti e Fratelli d'Italia) fosse contraria e confidando sui soliti traditori del voto popolare.
Spero, invece, che appurata l'impossibilità di formare un governo, sia dato incarico a Salvini di formare un governo di minoranza del Centro Destra che porti al voto a giugno.
Mattarella potrebbe così dimostrarsi autenticamente al servizio degli Italiani.




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