Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

31 gennaio 2017

I Patrioti sostengono Trump

Donald Trump è diventato il bersaglio di tutti coloro che hanno perso il senso della Patria e della Civiltà.
Ogni Popolo ha il diritto a decidere chi accogliere sulla propria terra e chi invece escludere.
L'America agli Americani e l'Italia agli Italiani.
I provvedimenti di limitazione all'accesso negli Stati Uniti dovrebbero essere estesi e assunti da tutte le Nazioni civili.
E' l'applicazione del principio enunciato nel settembre 2000 dal Cardinale Biffi: accogliere in modo selettivo solo chi si può integrare senza devastare la struttura sociale della Nazione.
Chi vi si oppone tradisce la sua Patria, il suo Popolo, la nostra comune Civiltà.





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30 gennaio 2017

Difendere la nostra Civiltà


Trump continua a dare attuazione al suo programma, quello per il quale è stato eletto.
Con grande sconforto e travaso di bile delle quinte colonne presenti anche al nostro interno, ha emanato un ordine esecutivo per il blocco degli arrivi da sette stati musulmani.
A difesa della sicurezza dei cittadini americani.
E' un esempio da seguire, anche contro le azioni di quelle associazioni e singoli che tradendo la nostra Gente e la nostra Civiltà, si rendono oggettivamente responsabili di eventuali attacchi alle nostre persone e alle nostre proprietà.
Purtroppo la Storia ci insegna che i grandi imperi, la grandi civiltà non muoiono per un attacco esterno, ma minate, corrotte e tradite da persone che vi appartengono.
Sono le quinte colonne che un po' con la dissoluzione dei costumi, un po' favorendo l'immissione massiccia di persone estranee alla civiltà e alla tradizione, riescono, grazie all'ignavia di chi avrebbe il compito di contrastarli, a far marcire anche le nazioni più forti e lungamente ricche, sicure e stabili.
Credo non sia un caso che costoro siano tutti (non me ne viene in mente uno solo che non appartenga a tale categoria) NON ELETTI DAL POPOLO, ma nominati da ristrette oligarchie di potere.
Mi piacerebbe vedere quanto consenso popolare otterrebbe Bergoglio candidarsi assieme alla Boldrini, a Vegliò e Galantino  mettendo come primo punto del suo programma l'accoglienza di africani e asiatici.
E sono proprio organizzazioni e non eletti, autoreferenziali, che negli Stati Uniti stanno cercando di impedire a Trump di realizzare quello per il quale è stato eletto e che, infatti, il Congresso si guarda bene dal contrastare sapendo che è nelle corde del Popolo Americano.
Come lo è nel sentimento del Popolo Italiano quello di difendersi da una invasione che minaccia la nostra Gente e il futuro stesso della nostra Civiltà.
Forse la presidenza Trump e i movimenti identitari e sovranisti d'Europa sono l'ultima occasione per garantire ai nostri figli quello che i nostri padri hanno garantito a noi.



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29 gennaio 2017

Prova generale di Polo Sovranista


Nonostante il bavaglio mediatico, le immagini hanno mostrato un'ottima partecipazione alla manifestazione promossa da Fratelli d'Italia, con l'adesione della Lega Nord e la partecipazione di una delegazione di Forza Italia con il capogruppo alla camera Brunetta, il governatore ligure Toti e Daniela Santanchè.
Non che simili manifestazioni possano avere esiti diversi, ogni partito è in grado di mobilitare i propri militanti per dare corpo a manifestazioni di piazza che non possono certo cambiare le cose ma far sapere che c'è, in Italia, ancora qualcuno che non si arrende al soviet servo delle consorterie affaristiche e finanziarie.
Intanto, a scopo preventivo, per dissuaderlo da ogni tentazione di tornare a cavalcare la tigre scendendo in campo a fianco della Meloni e di Salvini, è piovuto su Berlusconi l'ennesimo rinvio a giudizio.
A cui, ovviamente, chi scrive non dà alcuna rilevanza politica nè morale.
E mentre Trump continua a fare il Trump, nella costernazione dei nerd intellettualoidi che non ne azzeccano una di previsioni e non possono fare altro che gufarlo invocando che "l'America lo fermi", provvedendo a bloccare gli arrivi da sette stati musulmani scatenando il ballo di S. Vito nell'onu e in Hollande (che ormai non conta più nulla ...) e dando la miglior risposta - senza neppure degnarli di una citazione - ai preti bergoglioni che avevano appena criticato l'ordine esecutivo sul muro con il Messico, in Italia il governo si divide tra una risposta "dura" all'europa (ma solo per rinviare a dopo le elezioni le stangate che vogliono infliggerci se resteremo nell'euro) e chi invece vorrebbe calare le braghe da subito (e, anche fisicamente, il ministro Padoan rappresenta perfettamente questa Italia sgangherata).
La manifestazione della Meloni, di Salvini e di Toti ci dice che abbiamo una alternativa che non sia quella dell'asservimento al soviet e neppure l'ondivaga inaffidabilità dei grillini.
Un Polo Sovranista che partendo da Valori chiari e indisponibili che possono essere sintetizzati con un "prima di tutto e tutti l'Italia e gli Italiani", dia una opportunità agli elettori di scegliere per l'Italia, allineandosi agli Stati Uniti, al Regno Unito, alla Russia e, si confida con le prossime elezioni, all'Olanda, alla Francia e alla Germania.
Non arriveremo primi, ma almeno, per una volta, cerchiamo di non essere gli ultimi.




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28 gennaio 2017

Metodo Trump


Se la masnada sinistra e bergogliesca pensava che Trump fosse una copia di Berlusconi e che, per troppa bontà d'animo, una volta assunta la presidenza, si sarebbe fatto fagocitare dalla piovra e avrebbe rinunciato alle sue proposte, deve cominciare a ricredersi.
Non sono stati necessari i fatidici cento giorni, ma ne sono bastati sette per imprimere una svolta epocale alla presidenza.
Sospesa la diffusione dell' Obamacare, revocati spazi e soldi per ecoambientalisti, omosessuali, abortisti, accordi per nuove fabbriche e nuovi posti di lavoro, ordine esecutivo per il muro antimmigrazione.
Ogni giorno ha la sua pena per sinistrati e bergoglioni.
Noi dobbiamo seguire Trump nella sua politica che ripristina la legittima supremazia dei cittadini di una Nazione nei confronti degli stranieri.
A marzo in Olanda, in aprile in Francia, in settembre in Germania, altri stati potranno seguire Trump, come già sta facendo il Regno Unito.
Adesso che Trump incontri Putin, revochi le sanzioni e costituisca una diarchia mondiale che sappia rimettere in riga questo mondo alla deriva.



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27 gennaio 2017

Renzusconi è il sogno delle consorterie finanziarie


Continuano le pressioni mediatiche per proiettare la percezione dell'ineluttabilità di un compromesso inciucista tra Renzi e Berlusconi.
Ieri l'editoriale di Andrea Cangini sul Carlino è stato chiarissimo e dobbiamo ringraziarlo perchè ha tolto il velo dell'ipocrisia su uno sporco connubio cui stanno spingendo sia il soviet europeo che tutte le varie consorterie di affari e finanziarie spaventate da Trump, dalla Brexit e dai "populisti".
Mi sembra che queste pressioni abbiano un duplice scopo.
Da un lato accarezzare il pelo dei due che dovrebbero prestarsi a tale unione contro natura e forse individualmente non ne sarebbero tanto convinti.
Dall'altro preparare l'opinione pubblica ad una "grande coalizione" tra chi, fino a ieri, era su barricate opposte, per convincerla che è "per il bene comune".
Il bene comune, quello vero, è invece mantenere ed evidenziare le differenze, nella chiarezza dei progetti e degli Ideali di parti politiche inconciliabili e per natura l'un contra l'altra armata.
Mi si rivolterebbe lo stomaco (e non solo) se il mio voto fosse utilizzato per un governo con la sinistra.
Molto meglio un governo con Grillo che con Renzi.
E non è detto che ciò non accada.
Se dovesse passare questo sistema proporzionale, nulla di più probabile che Grillo, Lega e Fratelli d'Italia poi, sommando le rispettive forze, possano avere più parlamentari di Renzi con il suo polpettone con Alfano e Verdini e della sinistra.
Allora Forza Italia sarebbe l'ago della bilancia e non è affatto detto che sarebbe compatta a favore di Renzi, Alfano e Vendola.
Voglio sperare che la campagna elettorale dissipi tutti gli orgasmi mediatici che vediamo a favore di un compromesso rivoltante e che griderebbe vendetta e rivolta.




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26 gennaio 2017

L'importante è bloccare il nemico


E' arrivata la sentenza della corte costituzionale sull'Italicum di Renzi: è bocciato.
La caratteristica della legge di Renzi era il doppio turno: bocciato senza appello.
Resta invece in piedi il premio di maggioranza che, vorrei ricordare, era la peculiarità del tanto vituperato "Porcellum".
Ancora una volta la capacità legislativa del Centro Destra, passata la sbornia antiberlusconiana, appare di qualità superiore a quella della sinistra.
Adesso si può votare, subito.
Il senato ha la sua leggina proporzionale, la camera la sua con premio.
Lo stallo è assicurato.
Se anche, infatti, alla camera una lista che sia la sommatoria di più forze riuscisse a raggiungere il 40%, sicuramente non riuscirebbe ad avere una maggioranza altrettanto certa al senato dove non c'è premio.
Io voterei comunque, se non altro per avere un parlamento legittimato che metta mano alla nuova legge elettorale.
Ma prepariamoci ad una nuova stagione di saltimbanchi che cambiano una, due o più casacche nel corso della medesima legislatura.
Depretis è vivo e lotta in mezzo a loro.



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25 gennaio 2017

Ma le primarie, NO !


Ieri, 24 gennaio, La Verità di Maurizio Belpietro ha pubblicato una lunga intervista a Giorgia Meloni.
La Meloni cresce e se anche non ha e non avrà mai il physique du role del Leader, ha comunque tutti gli altri attributi, a cominciare dalla chiarezza e coerenza dei concetti.
Di tutta la paginata di domande e risposte non condivido solo la parte relative alle primarie.
A meno che non siano istituite con regole ferree e non come quelle della sinistra.
Credo che a scegliersi segretari e candidati debbano essere i militanti dei partiti, coloro che, costantemente, sacrificandosi, mettono faccia, tempo e denaro.
Non credo che la loro preferenza debba essere equiparata (e annullata) dal voto del primo che passa, firma un foglietto, versa un paio di euro e non si farà mai più vedere.
Quindi poichè dire "le primarie" a me vengono in mente quelle "cinesi" della sinistra, auspico che per marcare la nostra differenza ci siano regole, se proprio vogliono farle, certe.
Ammessi sic et simpliciter tutti gli iscritti ai partiti della Coalizione nell'anno antecedente la consultazione e che abbiano rinnovato la tessera per quello in corso.
Ammessi anche quelli che dovessero presentarsi a votare MA alla condizione di iscriversi e versare un consistente contributo, non simbolico, che rappresenterebbe la volontà di metterci la faccia e di impegnarsi.
Vedremo come saranno organizzate, se proprio dovranno esserci ...





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24 gennaio 2017

E gettatelo questo dado !


Oggi la corte costituzionale imposterà la nuova legge elettorale.
Nel frattempo continuano le schermaglie tra la Destra chiamata "lepenista" di Salvini e della Meloni e i "moderati" tanto cari al Cav.
Francamente mi sono stufato della manfrina e se capisco la cautela con la quale i leaders si muovono per evitare rotture traumatiche e prevedibilmente insanabili, io, che leader non sono, posso permettermi di gettare il dado senza timore.
Salvini e la Meloni prendano il discorso di Trump e lo adattino all'Italia.
1) Fuori gli immigrati clandestini, in arrivo e già arrivati (e magari anche coloro che li difendono);
2) Flat tax al 15%
3) Referendum sulla permanenza nell'euro o il ritorno alla lira;
4) Abolizione delle leggi che hanno picconato i Valori della nostra Tradizione a cominciare dal "matrimonio" omosessuale;
5) Recupero della piena Sovranità anteponendo le leggi nazionali a qualsivoglia direttiva europea.
Se Berlusconi e i suoi ci stanno, bene, si può continuare il percorso assieme, se non ci stanno, che vadano a cercare Renzi e Alfano.




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23 gennaio 2017

L'inefficienza dello stato renziano



Man mano che passa il tempo e si affievolisce l'onda emotiva che tende a dare priorità alle operazioni di soccorso, appaiono sempre più evidenti la profonde lacune evidenziate dalla macchina dello stato.
I quotidiani, anche quelli maggiormente filogovernativi, non riescono a nascondere del tutto che la conseguenza di una dissennata politica tutta annunci, mancette elettorali e slides ha inceppato quella che dal 2001, con Bertolaso, era la più efficiente Protezione Civile del mondo.
Emergono carenza di mezzi, elicotteri fermi negli hangar, mancanza di benzina, mancanza di coordinamento per mancanza di un unico vero comando.
Chi sarà sopravvissuto al disastro del Rigopiano, lo dovrà essenzialmente al valore individuale degli Uomini che hanno personalmente e fisicamente partecipato all'operazione di salvataggio, non alle istituzioni capaci solo di passerelle, chiacchiere retoriche e aperture di indagini.
Nei tanti discorsi poi che si stanno facendo e che si ascoltano, mi stupisco che non sia stato ancora ripresa con la dovuta energia un'accusa, neanche tanto velata, che emerge da molteplici dichiarazioni.
Mi riferisco al ruolo delle province che non esistono più (secondo il programma e la propaganda renziana) ma che avrebbero ancora competenze e obblighi.
Peccato che per adempiere ai servizi loro ancora attribuiti, le province avrebbero bisogno di quei soldi che l'arroganza renziana ha loro sottratto per disperderli in mille rivoli clientelari.
Si evidenzia quindi tutta la responsabilità di 1000 giorni di governo fondato sulla pochezza intellettuale, progettuale, sull'incompetenza manageriale, sulla sottovalutazione dei rischi e sulla sopravvalutazione delle proprie chiacchiere.
La parola d'ordine lanciata da Renzi "riforme", è stata applicata malamente, senza alcun criterio, con mezze abolizioni e senza prevedere le adeguate risorse in sostituzione di quelle sottratte.
Quando il referendum ha mostrato quanto fosse nudo il re, scoprendo il suo bluff fondato solo sulle chiacchiere e gli annunci, alla prima vera emergenza tutto il castello di carte è caduto.
Il dramma, per tutti noi Italiani, è che al governo si sono arroccati e barricati gli stessi di quei mille giorni funesti.




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22 gennaio 2017

Il Centro Destra riparta dal discorso di Trump


Il Centro Destra italiano è ad un bivio.
Da un lato la strada del compromesso, degli accordi, della spartizione del potere che sembra indicata da un Berlusconi troppo stanco e poco lucido per fare il Leader indiscusso, una strada che ci porterebbe a cedere sempre di più su questioni che rappresentano il disegno della società che vogliamo, come il multiculturalismo e l'immigrazione, l'omosessualità e le leggi repressive contro le opinioni contrarie, le tasse e l'interventismo statalista.
Dall'altro lato la rivalutazione dell'Individualismo, dell'Uomo, della Persona che deve prevalere sul gregge e deve accendere tutte le sue facoltà per arricchire se stesso e la Società intera, unica speranza per costruire una Civiltà sempre migliore.
La seconda strada presuppone un contrasto insanabile con gli alfieri del politicamente corretto (che stanno tutti a sinistra) e i loro più o meno consapevoli lacchè (che, in cambio di qualche poltrona ministeriale, stanno anche nominalmente a Destra).
E' difficile la sintesi tra le due anime del Centro Destra, tra la poltrona frutto di sudditanza e servilismo e il mare aperto della Libertà.
Il discorso inaugurale di Donald Trump dopo il giuramento del 20 gennaio, può però essere la base "costituzionale" di una Federazione di Centro Destra che voglia riscoprire il gusto di fare politica, di governare, di vincere.
Basta sostituire ad "America", "Italia", ad "Americani" "Italiani", perchè il principio nazionalista a patriottico che permea tutto il discorso è comune a tutti i Popoli e le Nazioni e lo stesso Trump lo riconosce quando esprime la "convinzione che sia nel diritto di tutte le nazioni mettere al primo posto i propri interessi".
Trump, giustamente, pone gli interessi degli Americani davanti a tutto il resto e un vero governo patriottico e nazionalista italiano dovrà fare altrettanto con gli interessi degli Italiani.
Ne discende il recupero integrale della propria Sovranità come hanno deciso gli Inglesi e la difesa della propria Identità come stanno facendo in Ungheria.
Il discorso di Trump può essere il manifesto dei populisti e nazionalisti di tutto il mondo, ognuno padrone a casa sua.



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21 gennaio 2017

Ipocrisia di potere


Oggi che sono al governo, i comunisti chiedono, anzi pretendono, quel che hanno sempre negato quando al governo c'era Berlusconi: unità e coesione per far fronte ad una serie di disastri naturali come il terremoto e le nevicate.
Nei giorni scorsi abbiamo assistito ad una passerella di personaggi (Mattarella, Gentiloni, Errani, Bubbico ...) che in video e in voce hanno dato la stura ad un mieloso coro.
L'unica voce che stona (e fa bene) è Salvini che ha dichiarato, papale papale, che solo il pci/pds/ds/pd poteva affidare una situazione di emergenza ad un politico (generosa qualifica, Errani mi pare più il frutto della burocrazia di un partito) .
Infatti le lacune sono evidenti e i quotidiani le stanno raccontando.
Persino un giornale come Il Resto del Carlino, filorenziano, schieratissimo con il governo, ha pubblicato un editoriale del Direttore Andrea Cangini che sintetizza le lacune evidenti ed emerse.
Ma il partitone si chiude a riccio e accusa di "sciacallaggio" chi critica.
Eppure è evidente a tutti la differenza tra alcune situazioni precedenti (Friuli, L'Aquila) e quella odierna.
Zamberletti e Bertolaso avranno anche tracimato dai limiti, avranno poi avuto anche delle indagini, ma avevano il potere, concentrato nelle loro mani e l'autorevolezza, il carattere, per decidere, per intervenire.
Qui assistiamo solo a delle passerelle, ascoltiamo una miriade di belle e retoriche parole ma non vediamo altrettanta capacità di comando.
Non è che manchi la "catena di comando" è che sono troppi a comandare.
Sento poi che anche la magistratura non si tira indietro e, tanto per dare una mano, apre un fascicolo per omicidio colposo con relative indagini che avranno necessità di inquirenti sul posto, presumibilmente a pestare i piedi ai soccorritori ed a fare le pulci alla Protezione Civile.
Allora è una ipocrisia chiedere il silenzio per supportare l'omertà sugli errori e sulla incapacità.
Dovrebbe essere chiaro che con eventi catastrofici come un terremoto, una inondazione, una valanga, il capo della Protezione Civile deve assumere il comando assoluto.
Non esiste presidente del consiglio o della repubblica, non esiste procuratore, comandante dei Carabinieri, Prefetto o Questore.
A maggior ragione non deve esistere una figura come quella di Errani che, a vederlo alle spalle dell'ing. Curcio mi ha fatto venire in mente il commissario politico che la defunta Unione Sovietica mandava a controllare anche i comandanti delle singole unità.
L'unità si realizza concentrando tutte le forze sul problema da risolvere e sospendendo ogni altra iniziativa che possa essere divisiva come i decreti per l'attuazoine del "matrimonio" omosessuale o la raccolta dei clandestini, o l'asservimento al soviet europeo che, se vuole veramente essere solidale, dovrebbe elargire all'Italia miliardi in aiuti e non trattare per "consentirci" di aumentare il nostro debito, perchè se è necessario sappiamo da soli fare dei debiti.
Ma per i nostri Connazionali.
Invece Gentiloni e compagni pretendono unità, ma proseguirebbero nella loro politica opposta e contraria agli interessi degli Italiani.
E non possiamo accettarlo. 



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20 gennaio 2017

Quanto rosicano con Trump Presidente


Dalle 16 no stop su Sky per il giuramento di Donald Trump.
Inizialmente ospiti anche equilibrati, con un paio di presenze non pregiudizialmente ostili ed uno manifestamente radical chic (tal Caracciolo di limes, molto livido).
Alle 17,30 cambia il registro.
Ospiti solo antiTrump.
Una "scrittrice e attrice" americana, Marta Dassù (già sottosegretaria agli esteri di Monti ... ed è detto tutto), il direttore della Stampa e pure l'inviata a Washington Giovanna (evidentemente è il nome che porta male) Pancheri.
Posto sistematicamente l'accento sulle proteste e pressochè ignorato il Popolo con cappellini a sostegno di Trump.
Bellissima la nuova First Lady (ma anche la First Daughter ...) con un volume di fianchi che è un decimo di chi l'ha preceduta.
Impietosa la telecamera si è più volte soffermata sul volto disfatto, nonostante i tentativi di restauro, della moglie del povero Bill (che non l'ha mai guardata) e che sembrava sempre sul punto di piangere.
Allegro e spiritoso George W Bush, l'unico che, evidentemente con qualche battuta, è riuscito a strapparle un sorriso e una risata ad Obama.
Bene il discorso, breve e senza deflettere dai temi della campagna elettorale.
Un discorso che potrebbe essere ripreso pari pari anche in Italia (e in tanti altri posti).
Infatti Trump ha centrato l'intervento sul Patriottismo, il Nazionalismo, l'America agli Americani, la difesa dei posti di lavoro e delle aziende americane, dei confini americani.
Poi la promessa di spazzare via il terrorismo islamico.
Quindi quella che per me rappresenterebbe una svolta nei rapporti internazionali: non vogliamo imporre il nostro sistema al prossimo, ma solo risplendere come esempio.
Ognuno, quindi, proceda con il modello di sviluppo più attinente alle sue tradizioni, senza pestare i piedi al prossimo.
Ognuno padrone a casa sua.
Se il buongiorno si vede dal mattino, l'era Trump è un buon buongiorno.
E intanto i sinistrati rosicano ... ma quanto rosicano !



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Trump Day


Otto anni sono lunghi e veloci al tempo stesso.
Mi sembra ieri quando George W Bush dovette lasciare la Casa Bianca ma non ad un democratico qualunque, bensì al primo negro eletto presidente, di sinistra, più socialista che liberal, con autoconfessato assaggio di droga in gioventù, di incerte origini (il padre non è mai stato cittadino statunitense, ma era ed è cittadino di uno stato africano), sostenuto (e si è visto che ha pagato il debito) dalle organizzazioni omosessuali, con una moglie che ha dichiarato che con l'elezione di suo marito è stata la prima volta di sentirsi orgogliosa degli Stati Uniti, quindi una antipatriottica.
Obama si è dimostrato quello che i suoi detrattori avevano denunciato sin da subito: inadeguato al ruolo.
Ha distrutto una fitta tela di alleanze, ha sbagliato mosse (complice anche l'improvvisata segretaria di stato, la moglie di Clinton incompetente quanto lui e talmente ambiziosa da pretendere pure la presidenza), ha favorito la caduta di regimi dittatoriali, sì, ma che da decenni garantivano stabilità in Africa e in Asia, riaprendo la guerra fredda con la Russia, decretando sanzioni che hanno danneggiato principalmente l'Italia.
Un bilancio tutto in rosso (in ogni senso).
Eppure anche questi otto lunghi anni di disfacimento, sono volati via e oggi alle 12 ore di Washington, 18 ora italiana, Donald Trump giurerà come 45° presidente degli Stati Uniti (o dobbiamo attendere il comunicato ufficiale della suffragetta ex teleKabul ben individuata nella vignetta di Krancic pubblicata sul Giornale di sabato 14 gennaio ?).
Finalmente !
Ovviamente noi possiamo solo auspicare che Trump agisca in base alle sue dichiarazioni in campagna elettorale anche se sappiamo che dovrà combattere con le resistenze delle consorterie che, dopo aver cercato di impedirgli di raggiungere la candidatura e poi la presidenza, oggi gli hanno scatenato contro nani e ballerine e giullari vari.
Non sarà facile, ma anche le ultime dichiarazione a favore della Brexit, dell'apertura alla Russia, contro le paturnie ecoambientaliste, contro la politica immigrazionista della Merkel che vede noi Italiani tra i più danneggiati, fanno ben sperare noi e tremare chi, negli ultimi otto anni si è arricchito supplendo all'assenza della politica statunitense.
Non so se ci salverà Trump come sostiene Sallusti in un editoriale controcorrente rispetto alla politica consociativa che sta sostenendo in questi ultimi tempi.
Possiamo solo augurarcelo e, per ora, per oggi, sederci davanti alla televisione verso le 18 per guardare il giuramento del Presidente e, soprattutto, per godere dei commenti biliosi di tutta quella manica di commentatori ed "esperti" che si erano espressi e avevano puntato la loro credibilità sulla vittoria della moglie di Clinton.
Le loro facce gialle sono, da sole, un beneaugurante avvio della nuova era.




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19 gennaio 2017

Il bavaglio alle elezioni


La richiesta di voto subito è sempre più flebile, una chiusura marginale nei discorsi, una fastidiosa eventualità per chi ha ottenuto una posizione impensabile (a me viene in mente ad esempio la ministressa dell'istruzione: quando mai una con simili "titoli" sarebbe potuta diventare ministro dell'istruzione ? E non ha neppure la dignità, che si trasformerebbe in un esempio educativo legittimando questo mese di permanenza in quel ministero, di dimettersi) , per chi non ha una professione oltre alla politica, per chi difficilmente verrebbe ricandidato o rieletto, ma anche per chi attende una decisione favorevole (che sarebbe sacrosanta !) per la sua candidabilità e, intanto, riesce a piazzare un suo fedelissimo al vertice del parlamento europeo, sia pur concedendo e cedendo ai tedeschi ed agli europeisti tanto, troppo e quindi rinunciando, di fatto all'alleanza con la Lega e Fratelli d'Italia.
Andremo a votare, sicuro, ma quando ?
Stando così le cose il panorama sembrerebbe ricalcare la situazione di Roma, con il pci/pds/ds/pd e satelliti da una parte, i grillini dall'altra, una buona ma ancora numericamente insufficiente forza identitaria e sovranista e le frattaglie dell'estrema sinistra e dei "moderati" (perchè mi rifiuto di credere, pur con tutto l'affetto che conservo per il Cav, che la sua nuova collocazione politica possa dargli poco più di quel che presero nel 1994 Mariotto Segni e Mortimer Martinazzoli).
Appare evidente che in una simile situazione la legge elettorale diventa fondamentale per le ambizioni e le speranze di chiunque, posto che nessuno otterrà la maggioranza assoluta.
Una legge proporzionale darebbe fiato e potere di ricatto alle frattaglie, riportandoci alla prima repubblica, mentre un maggioritario, a seconda di come venisse elaborato potrebbe dare il potere assoluto a chi in realtà rappresenterebbe solo un 30% dei votanti e un 20% degli Italiani.
Tra i due mali, preferisco il secondo.
Meglio che ci sia qualcuno che abbia i numeri per governare senza subire ricatti, senza scendere a compromessi, anche se questo dovesse chiamarsi Di Maio (con il suo congiuntivo) o Di Battista o Grillo.
La volta successiva toccherebbe a noi, come a Roma, vedrete, dopo la Raggi sarà la volta di un sindaco di Centro Destra, Identitario e Sovranista.


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18 gennaio 2017

L'Italia presa a calci


Il soviet europeo chiede che l'Italia tiri fuori altri 3,4 miliardi per ridurre le spese.
Il soviet europeo, in ginocchio davanti a Berlino, apre un'indagine sui modelli di FCA.
Il soviet europeo ci costringe a continuare a prenderci in casa gli immigrati, spendendo per il loro recupero in mare, il loro alloggiamento, il loro sostentamento, le cure da prestare loro.
Bontà sua ci consente di aumentare il debito, ma una vera solidarietà imporrebbe di restituire all'Italia quello che spende (magari mettendone una quota anche a carico del Vaticano) non che noi ci si debba indebitare per l'accoglienza.
Insomma l'Italia, che con Renzi ha suonato la grancassa sul "paese fondatore" del soviet, viene presa bellamente a calci, umiliata e derisa.
Intendiamoci: i debiti vanno pagati e l'Italia deve rientrare dal suo debito, tagliando le spese e anche vendendo una parte del cospicuo patrimonio artistico, come tutte le famiglie che si vendono i gioielli di famiglia per conservare dignità e indipendenza.
Ma è stupido continuare ad indebitarci, chiedendo tra l'altro il permesso al soviet, contribuendo sempre più a stringerci il cappio al collo.
Allora guardo con speranza a quella che potrebbe essere una profezia di Trump.
The Donald, bacchettando la Merkel sull'immigrazione, dicendo quel che i partiti "populisti, razzisti, xenofobi, omofobi etc." vanno sostenendo da sempre, ha anche dichiarato che la Brexit è una gran bella iniziativa e che seguiranno altre nazioni, liberandosi dal giogo del soviet.
Ecco, prendiamo quell'intervista come un auspicio che lo stesso Trump potrebbe agevolare in base alla politica che svolgerà e se il buongiorno si vede dal mattino ... 



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17 gennaio 2017

La guerra delle interviste


Renzi su Repubblica, Berlusconi sul Corsera, Fico a Sky tg 24, Salvini sulla Stampa, i politici si parlano e si lanciano segnali a mezzo stampa.
E non dicono nulla, a parte Salvini che ripropone le posizioni antieuro, per la flat tax, contro l'immigrazione, l'unico che esponga, sia pur in sintesi, un programma.
Gli altri vanno dal tono minaccioso di Renzi sul nuovo partito che vuole realizzare e "ci sarà da divertirsi", al Berlusconi ecumenico in attesa di riabilitazione e quindi impossibilitato a dire alcunchè, fino al Fico che, ancora una volta, dice, ex post, che hanno sbagliato, ma non offre alcuna soluzione pratica ai problemi nazionali.
Intanto il soviet europeo ci richiede nuovi sacrifici per coprire le folli spese dei mille giorni di Renzi.
Ho ascoltato ieri a "Un giorno da pecora" la Meloni che mi sembra abbia sempre più le idee chiare, sia sulla Federazione del CentroDestra che sulla base Identitaria e Sovranista del programma.
Ed ha escluso qualunque inciucio con Renzi.
Occorre ripartire da lì, ma che facciano presto a costituire questa Federazione.




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16 gennaio 2017

La squallida priorità di Gentiloni


Mentre l'Italia è nella morsa del gelo e ci sono Italiani al freddo (a cominciare dai connazionali terremotati) e senza una casa, mentre il terrorismo bussa impetuoso alle porte e i governanti nordafricani fanno orecchie da mercante ai loro obblighi di impedire le partenze dei clandestini, mentre i risparmi delle famiglie italiane si assottigliano per pagare una valanga di tasse utili solo a provvedimenti di carattere clientelare e si prospetta una legge di stabilità per il 2018 "lacrime e sangue", mentre il soviet europeo continua ad imporre balzelli e obblighi chiedendo sempre e sempre senza dare nulla in cambio, il governo fotocopia di Gentiloni pone al primo punto all'ordine del giorno l'attuazione di quella aberrazione giuridica (e non solo ..) che è il "matrimonio" omosessuale, con tanto di obblighi per i sindaci, senza riconoscimento alcuno dell'obiezione di coscienza e con l'imposizione del riconoscimento nei nostri registri dei "matrimoni" contratti all'estero.
La progressione verso il disfacimento della nostra Società e della della Civiltà, che fu la migliore mai sorta sulla Terra, prosegue con una marcia inesorabile che ci porterà alla distruzione e alla scomparsa.
Meritate.
A meno che ... a meno che con un colpo di reni, dello stesso tipo che ha portato all'elezione di Trump alla Casa Bianca e alla Brexit il Regno Unito, una maggioranza consapevole (consapevole anche che non sarà nè facile nè veloce) di Italiani non riesca a ribaltare alle prossime elezioni l'attuale magma governativo, dando fiducia a Salvini e alla Meloni che rappresentano, oggi, l'unica speranza, l'unica certezza nel mondo politico.
Non possiamo infatti che leggere con sospetto alle aperture ondivaghe a possibili accordi tra Berlusconi e Renzi e non possiamo che apprezzare il secco NO che proviene da Lega e Fratelli d'Italia.
Se vogliamo avere una possibilità per risanare l'Italia, non possiamo scendere a compromessi con la sinistra con accordi organici, precostituiti, potendo, al massimo, convergere senza preventive consultazioni, su singoli provvedimenti in sede parlamentare.
E' la base per cercare di evitare il disastro incombente sull'Italia e sugli Italiani tutti.



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15 gennaio 2017

Razzisti ? Se lo dicono loro è un riconoscimento


La stampa che odia la Lega ha dato gran risalto alla decisione di una giudicessa che ha dato ragione alla Chienge che aveva definito la Lega "razzista" e da questa era stata querelata.
Salvini (o chi per lui) ha fatto male a querelare e  (a parte ogni considerazione sull'affidabilità di una pronuncia di un giudice su una opinione) quando gente come la Chienge, la Boldrini, Bergoglio, Renzi, Alfano e compagnia cantando ci definisce "populisti, razzisti, omofobi, xenofobi etc." lungi dal subire una mortificazione, noi veniamo premiati e riconosciuti per la validità e la coerenza delle nostre Idee.
Il fatto che le nostre Idee e i nostri Valori confliggano a tal punto con i loro, da indurli a tracimare recitando la solita liturgia, è un titolo di merito che non può essere nè offensivo, nè diffamatorio, al contrario esalta il nostro ruolo, le nostre opinioni e la nostra affidabilità verso tutti coloro che ne hanno abbastanza di questo buonismo d'accatto, dei "nuovi italiani", dei miliardi spesi per portarci in casa chi, nel prossimo futuro, vorrà sottometterci (o, meglio, vorrà sottomettere i nostri figli che non ci ringrazieranno di sicuro per il mondo che lasceremo loro se le Chienge etc. riusciranno a portare a compimento il loro disegno perchè non ci saranno abbastanza razzisti, xenofobi, populisti, omofobi da fermarli).
Noi e loro siamo su due barricate opposte che si fronteggiano, quindi quel che dicono loro non ci tocca.
A noi interessa restaurare la Civiltà e la Tradizione della nostra Identità.
Loro lo chiamano razzismo, populismo, xenofobia, noi Libertà, Patria e Nazione.



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14 gennaio 2017

Polo Sovranista e Federazione delle Destre


Leggo che Alemanno e Storace si sono nuovamente ritrovati ed hanno costituito il Polo Sovranista.
Gli articoli sui giornali sono alquanto sbeffeggianti e, in effetti, i due personaggi farebbero meglio a chiudere con la politica ed invitare tutti ad aderire a Fratelli d'Italia.
Ma visto che insistono, ben venga anche il nuovo soggetto politico che unisce due micro soggetti.
Ma non è di sigle che abbiamo bisogno a Destra, bensì di un programma, una federazione, un leader.
La Meloni sta crescendo.
Leggo con sempre maggior piacere le sue interviste nelle quali ritrovo Valori e Pensieri che mi appartengono.
Oserei dire che la Meloni e Salvini si completino a vicenda  comprendo integralmente tutto lo spazio del Centro Destra e lasciando agli altri solo la possibilità di proclamarsi "moderati", nè carne nè pesce.
Ma devono decidere, devono agire, devono dare una casa comune a tutti quelli che la diaspora del Centro Destra ha proiettato persino tra le file grilline e renziane.
E per non scontentare nessuno, per non offendere la dignità di nessuno, per dare massima rappresentatività ad ogni Identità con le sue sfumature, l'unica soluzione è una federazione nella quale trovino spazio i movimenti come il neonato Polo Sovranista di Alemanno e Storace, ma anche di più antica militanza come Forza Nuova e Casapound, assieme ai già collaudati Fratelli d'Italia, Lega e la parte migliore di Forza Italia.
E poi che i singoli che non sono iscritti a nessun partito o movimento, possano iscriversi in proprio.
Il programma, poi, c'è già, ripetutamente illustrato da Salvini e dalla Meloni:
- respingimento degli immigrati in arrivo ed espulsione dei clandestini già presenti sul nostro territorio;
- flat tax al 15%
- referendum per decidere se continuare con l'euro o tornare alla lira.
Mi sembra che già possa bastare per una intera legislatura, poi, volendo, aggiungiamoci pure presidenzialismo, restaurazione dei Valori Morali nella legislazione statuale, ampliamento dei margini per la legittima difesa dei cittadini cui venga concesso di portare armi, tutela del risparmio ...
Il Leader ?
A questo punto una bella volata tra gli iscritti (no alle primarie che chiamano al voto chiunque paghi un pugno di euro senza però averci mai messo la faccia) tra Salvini e la Meloni e vinca il migliore.



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13 gennaio 2017

Il mancamento di Gentiloni


Assopitosi durante uno dei suoi poco eccitanti discorsi, svegliatosi all'improvviso si è trovato davanti la sua ministressa senza istruzione.
Tutti noi avremmo avuto un mancamento al posto suo.
Auguri, Gentiloni, mi raccomando, non ci faccia brutti scherzi perchè Renzi non aspetta altro che si liberi quella poltrona ...



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12 gennaio 2017

L'aiutino della corte costituzionale a Gentiloni


Renzi si è fatto amare così tanto che, pur di evitare il ricorso obbligato alle urne, la corte costituzionale ha dichiarato inammissibile il quesito della cgil sull'art. 18, evitando la necessità di impedire lo svolgimento del referendum sciogliendo anticipatamente le camere.
La decisione è tutta qui.
Ha invece ammesso il referendum contro i buoni lavoro, cioè contro uno degli strumenti più utili per la gente comune che, tramite quel sistema, può far svolgere (dando lavoro e retribuzione regolare altre persone senza incorrere nelle Forche Caudine della burocrazia) tutti quei lavoretti (a Bologna li chiamiamo in genere "ciapini") che in un mondo così oppresso da scarsità di tempo per tutto, abbiamo lasciato perdere o ci sono particolarmente onerosi.
Come, ad esempio, i lavori domestici per gli scapoli e le nubili che lavorano tutto il giorno.
In sostanza, la corte costituzionale è sensibile agli interessi degli imprenditori, agli equilibri politici, ma non alle necessità del Popolo.




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11 gennaio 2017

Non dimentichiamoci della Fedeli


Non vorrei che il soporifero Gentiloni, da democristiano (di sinistra) di lungo corso, riuscisse anche ad addormentare le coscienze sulle sue scelte più allucinanti, come la nomina a ministressa  di Valeria Fedeli, ministro dell'istruzione (?!?) senza laurea (e passi) ma anche senza maturità.
Così oggi ho letto che sta per passare una norma che riduce gli anni delle superiori a quattro.
Insomma, la ministressa senza laurea e senza maturità, invece di studiare per acquisirle, opera per portare al suo livello le future generazioni.
Della serie se io non ho laurea e un diploma solo triennale, adesso riduco anche a te gli anni così nessuno ha più nulla da ridire.
Ho il piacere comunque di constatare di non essere il solo a non digerire quella ministressa che rappresenta perfettamente una scuola dalla quale escono persone che vanno candidamente in televisione a collocare il Monte Bianco in Sardegna, infatti oggi a Roma sono apparsi i manifesti che sono riprodotti nell'immagine tratta da Il Giornale.



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10 gennaio 2017

Vengo anch'io ? No, tu no


Grillo vuole entrare nel gruppo più europeista che ci sia.
Coerente con le sue sparate sull'abolizione del reato di clandestinità e del reddito di cittadinanza (sottolineo: di cittadinanza, che è male, perchè se fosse di nazionalità sarebbe giusto).
Con una arrampicata degna di Messner giustifica la sua giravolta con il fatto che il principale portatore di voti dell'attuale gruppo (Farage) ha ottenuto quel che voleva e, quindi, abbandonerà entro due anni il parlamento europeo.
E per questo motivo si allea con chi sostiene il soviet votando, assieme a popolari, socialisti, verdi e comunisti, ogni nefandezza purchè sia utile a distruggere i Popoli e le Nazioni europee ?
E che fine ha fatto il referendum sull'appartenenza all'europa ?
Ma il gruppo prescelto gli ha detto "no".
Non si fidano, come non può più fidarsi di lui chi gli ha creduto negli ultimi anni.
Grillo ha voluto capovolgere il suo iniziale credo e ha meritatamente sbattuto il muso sulla realtà.
Non mi meraviglio di Grillo, mi meraviglio dei tanti che gli hanno dato credito abbandonando le sponde del Centro Destra.
Grillo, insomma, si è rivelato un Fini, un Alfano, un Monti qualunque con, come aggravante, il non essere riuscito neppure a sedersi sulla poltrona prescelta.
Adesso per gli originali, Salvini e la Meloni, si possono aprire praterie elettorali, perchè rappresentano l'unica, coerente, solida alternativa al soviet europeo e che non ha il timore di restare isolata dal novello "arco costituzionale" che, come quello degli anni settanta e ottanta, rappresenta il peggio della politica.


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09 gennaio 2017

Neanche Obama gioca nella NOSTRA squadra


Continua la campagna tendente a proiettare l'idea che la vittoria di Trump non sia legittima.
Ogni giorno un servizio da parte dei talebani di sinistra (praticamente tutti i quotidiani, giornali radio e televisivi) per "annunciare" che i servizi segreti americani hanno concluso circa l'intervento di hacker russi agli ordini di Putin.
La tecnica è scoperta e punta sulla distrazione di chi ascolta.
"Domani" i vertici dell' intelligence da Trump per illustrare le conclusioni dalle quali emerge l'intervento della Russia per danneggiare la Clinton.
"Oggi" i vertici da Trump e gli forniranno le conclusioni etc. etc.
"Ieri" i vertici da Trump etc. etc.
Così, con una notizia marginale, bombardano ripetutamente i più boccaloni e distratti.
Maestra in ciò la suffragetta Bottari Giovanna, già Telekabul, che non ha preso proprio bene la sconfitta della sua prediletta e, pagata da noi, invece di fornirci notizie dagli Stati Uniti confeziona continuamente pistolotti anti Trump (e ricordandoci le sue opinioni trasformate in "dati oggettivi" prima delle elezioni - e abbiamo visto come sono finite le elezioni ! - non possiamo certo essere contenti di come sono spesi i nostri soldi).
Poi c'è la campagna che tende ad accreditare che Trump sia isolato perchè tutte le "star" (nani e ballerine ..) si rifiutano di partecipare alla sua inaugurazione.
Non arrivano a capire che proprio il fatto che i privilegiati che nulla producono se non illusioni e che entrano nelle cronache spesso per vicende non edificanti (sesso, droga, capricci) rifiutano Trump ci dicono perchè chi lavora,, il Popolo, lo ha preferito alla loro rappresentante.
Infine Obama che cerca di proiettare l'idea di essere un buon presidente e non quel disastro che invece è stato.
Ha perso alleati, ha scatenato guerre senza vincerle, ha dimostrato di non essere in grado di proteggere i suoi amici, ha consegnato gran parte del medio oriente all'estremismo islamico, ha riaperto la "guerra fredda" con la Russia.
Imperterrito, dimostrando che, a differenza di qualsiasi persona di media intelligenza, non impara dai suoi errori, oltre a cercare di mettergli i bastoni fra le ruote, si mette pure a dare consigli a Trump.
Contro Putin che, a dire di Obama, "non gioca nella nostra squadra".
Se Putin non gioca nella squadra di Obama, visto che Obama sicuramente non gioca nella nostra, allora Putin gioca nella nostra in base al principio che il nemico del mio nemico è mio amico.
Per fortuna Trump non si lascia irretire dalle chiacchiere di Obama e, se riuscirà ad arrivare alla presidenza e non riusciranno a metterlo fuori gioco, si apriranno nuove prospettive anche con la Russia di Putin, ultimo baluardo ci una Civiltà che ormai ha ceduto tanto  sui Valori Morali (prendendo a modello proprio quei nani e ballerine che non amano Trump) quanto sull'affermazione politica che ne ha caratterizzato gli ultimi trecento anni.
Chissà, magari avremo una bella inversione di tendenza dall'alleanza tra Trump e Putin.




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08 gennaio 2017

O noi o loro


Una agenzia sbilanciata verso gli immigrati come Frontex ha dato numeri che supportano le tesi dei "populisti, razzisti,xenofobi".
Centottantaduemila clandestini arrivati in Italia dei trecentosessantaquattromila arrivati in europa.
Ci siamo fatti carico del 50% degli arrivi.
Ma la cosa più grave è che ce li stiamo tenendo e continuiamo ad operare non per respingere chi ancora arriva, ma per portarcene in casa altri.
E il dibattito interno a livello istituzionale (cioè di governo, di chi potrebbe agire ma è troppo pusillanime per farlo) verte su dove sistemarli, non su come bloccarne l'arrivo e cacciare in massa, non con singole, prive di incidenza, espulsioni, chi è già qui.
In Italia non c'è posto per orde di mantenuti senza arte né parte, che arrivano e accampano solo pretese come se a loro fosse tutto dovuto.
Ma sopratutto non c'è fisicamente né socialmente, né economicamente posto per centinaia di migliaia di individui che necessitano di istruzione, vitto, alloggio e cure.
Non ne abbiamo per tutti gli Italiani, figuriamoci se ci sono risorse per gli stranieri che non hanno minimamente contribuito alle nostre entrate statali !
Anche il 2017 sarà un anno che vedrà all'opera chi odia l'Italia e l'Occidente e vorrà quindi imporci altri massicci ingressi di clandestini per distruggere la nostra Civiltà e sostituirci con masse più manovrabili e chi, invece, Italiano Vero, vi si opporrà cercando, contro ogni buonismo d'accatto, di onorare la nostra Tradizione e Identità.
O noi o loro.
Ormai è questione di sopravvivenza.
La NOSTRA sopravvivenza.


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07 gennaio 2017

Pericolo golpe a Washington ?


Ho sempre seguito le elezioni del presidente degli Stati Uniti sin dalla prima che io ricordo, nel 1968 quando il repubblicano Nixon sconfisse il democratico Humphrey.
E mi ricordo l'iconografia delle facce sorridenti degli uscenti e degli entranti, con gli sherpa di questi ultimi che uscivano dalla Casa Bianca e dal Pentagono con, letteralmente, carriole di documenti informativi al seguito.
E mi ricordo che il presidente uscente consultava l'entrante per evitare di assumere iniziative che ne pregiudicassero l'azione.
Anche quando l'entrante (Reagan e Clinton) aveva battuto direttamente l'uscente (Carter e Bush).
Le cronache della odierna transizione, invece, ci raccontano di un livoroso Obama che non rispetta la Tradizione e, forse per il richiamo del suo sangue, si comporta esattamente come quei presidenti africani che, giunti al termine del loro mandato, cercano tutte le strade per prorogarselo e impedire al successore democraticamente eletto di subentrare.
Mi fanno anche riflettere le isteriche dichiarazioni dei pericolosi uomini dei servizi di spionaggio americani che sembrano preparare il terreno ad un qualche evento del medesimo genere di quelli che gli stessi servizi organizzano in giro per il mondo: un golpe.
Ridicole le affermazioni sullo spionaggio russo alle elezioni, ridicole e offensive degli elettori americani ma, soprattutto fuorvianti.
Perché non negano le verità imbarazzanti sulla moglie di Clinton e la sua corte, ma cercano di coprirle indicando solo il modo in cui sono (fortunatamente) emerse.
Forse è perché consapevole di questo che Trump ha chiamato nel suo governo almeno quattro generali a riposo ?
Avremo un golpe a Washington o un assassinio come per Kennedy, evento che potrebbe salvare le apparenze ?
Oppure Trump riuscirà a salvare la pelle e a rivoltare i servizi come si propone di fare pensionando tutta la corte di Obama ?
Ai posteri (ma mica tanto ...) l'ardua sentenza.





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06 gennaio 2017

Giornalismo ...


Sky ha delle buone trasmissioni, più che altro l'idea è buona, la realizzazione meno, molto meno.
Prendiamo la trasmissione delle 18,30 Sky tg 24 economia.
Venticinque minuti su un tema e alcuni ospiti, in media tre, che espongono le loro idee.
Peccato che tra gli ospiti ci sia sempre uno del pci/pds/ds/pd , mentre gli oppositori vengono alternati e diluiti.
Martedì 3 gennaio 2017 la trasmissione verteva sul costo, vero o presunto, degli immigrati.
Erano presenti un tecnico o professore che snocciolava dati, una rappresentante (non ho capito bene, per come biascicava le parole, se parlamentare o meno) del pci/pds/ds/pd e Claudio Borghi qualificato come esperto economico della Lega.
Borghi doveva essere in minoranza, eppure ha stracciato la rappresentante comunista, che alla fine non ha saputo far altro che proclamare con voce stridula che "dobbiamo" accogliere gli immigrati perchè fanno il nostro interesse, ma senza spiegare quale sia il nostro interesse, utilizzando proprio i numeri forniti dal tecnico/professore e che avrebbero dovuto incastrare la Lega.
Mercoldì 4 gennaio 2017, visto l'andamento di borsa di inizio anno, mi sarei aspettato qualche interessante discussione sul perchè di questa improvvisa fiammata, invece sono tornati a parlare di immigrati.
La figuraccia rossa del pomeriggio precedente deve aver fatto riflettere la direttrice di Sky Tg 24, Sara Varetto che mi sembra alquanto sbilanciata a sinistra versione pci/pds/ds/pd, che ha dovuto/voluto mandare in onda una "trasmissione riparatrice".
Per evitare sorprese non c'era Borghi e non c'era nessuno della Lega o di Fratelli d'Italia, bensì tre soggetti che parlavano all'unisono a favore dell'immigrazione.
C'era un giornalista che si era infiltrato nel campo veneziano raccontando la triste situazione dei clandestini ivi raccolti.
C'era un professore che riportava di quanto fosse bello conoscere le situazioni perchè "se si conoscono gli immigrati non se ne ha paura", dando loro da fare lavori utili (già, magari sottratti agli Italiani).
E c'era una suffragetta dell'immigrazionismo, di una organizzazione che sostiene l'immigrazione che pretendeva che agli immigrati venisse riservato un trattamento da hotel cinque stelle perchè "se li accogliamo dobbiamo accoglierli bene" (appunto SE li accogliamo: e se invece li respingessimo ?).
Nessuna voce contraria, nessun contraddittorio.
Una perfetta trasmissione riparatrice in stile vecchia Tele Kabul.
E poi osano criticare le provocazioni di Grillo ?




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