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06 aprile 2017

Fidarsi dei giornalisti? E perchè mai ?


Qualche giorno fa, nella trasmissione "Voci del mattino" (che inizia dopo il gr1 delle 6) era ospite un tizio di qualche associazione dei giornalisti che, alla fine del suo intervento (senza alcun contraddittorio) relativo alle "bufale", ha esplicitamente detto che la gente per informarsi deve rivolgersi ai professionisti, ai giornalisti.
Perchè mai ?
Come ci si può fidare di una corrispondente del servizio che dovrebbe essere "pubblico", ma che è manifestamente di parte (legittimamente se lavorasse per una emittente privata) e che fornisce elementi di parte e, infatti, non ha minimamente azzeccato le elezioni presidenziali ?
Come fidarsi e affidarsi ad un giornalista radiofonico che, sempre nel servizio che dovrebbe essere "pubblico", invece di limitarsi a leggere titoli e brani di articoli nella rassegna stampa dopo il gr1 delle 5,30 del mattino, li commenta, debordando dal suo ruolo, sempre senza alcun contraddittorio ?
E che dire della "copertura" dell'attentato a San Pietroburgo (14 morti) rispetto a quello di Londra (2 morti) ?
Un attentato, quello in Russio, subito, stranamente soppiantato nelle notizie di prima pagina dalla presunta strage con il gas sarin in Siria dando spazio ai comunicati di Unicef, Save the Children e organizzazioni similari ?
Perchè dovremmo fidarci e affidarci ai giornalisti che, in tutta evidenza, interpretano da strabici le vicende interne ed internazionali ?
Piuttosto aboliamo la casta dei giornalisti e diciamo che chiunque possa scrivere e fornire notizie, liberamente.
La qualità della persona emergerebbe senza alcun dubbio e di quella attività di servizio potrà farne una professione.
Ma la certificazione di correttezza di una notizia non deriva affatto dall'essere fornita da un giornalista "professionista", spesso stipendiato da editori appartenenti o nel giro delle consorterie affaristico finanziarie mondiali.



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1 commento:

Nessie ha detto...

Sui giornalisti, prevale lo spirito di "servizio". Tant'è vero che spesso il loro réportage nei notiziari lo chiamano "il servizio". E i servi servono. Oggi sono rimasti i soli custodi della cancellata del Potere i quali impediscono e sbarrano l'accesso della verità ai cittadini. Tant'è vero che li chiamano "gatekeepers".