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No alla deriva

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Diciamo NO alla deriva

18 ottobre 2016

Bassezze renziane


Renzi aveva iniziato la campagna elettorale volendo votare a settembre ed impostandola su un "sì" o un "NO" alla sua persona.
Man mano che gli elettori prendevano coscienza della porcheria che aveva imbandito, le elezioni sono state spostate in una data idonea a distribuire mance alle clientele (e, a differenza degli Antichi Romani che per ottenere il voto pagavano di tasca propria, Renzi mette tutto a carico del bilancio dello stato, cioè a carico nostro !) fino a dire che aveva sbagliato a personalizzare e che bisogna guardare nel merito.
Infatti lui non personalizza, dice solo, ad ogni frase, che dall'altra parte c'è D'alema, implicitamente suggerendo che la scelta è tra il "nuovo" (lui) e il vecchio (D'alema).
Renzi infatti sa che può vincere solo con il voto degli elettori di Forza Italia che, come tutti quelli di Centro Destra, hanno in uggia D'alema.
Ma non si rende conto che gli elettori di Forza Italia non sono (solo) Confalonieri e Letta (Gianni) cui puoi ammiccare con qualche offerta, ma sono milioni che hanno in uggia pure lui, forse anche più di D'alema.
Allora gli subentrano i maggiordomi della stampa e della televisione e a fronte delle sue torrenziali chiacchiere, contrappongono, come contraltare, un qualche esponente del vecchio pci.
Non necessariamente D'alema, ma può essere Landini o la Camusso, o qualcuno del SI, fino a spedire in televisione un incolore e inadatto Zagrebelsky.

Cosa si proietta dunque ?
Che per il NO ci sono i vecchi arnesi comunisti.

Poco, pochissimo spazio è lasciato al Centro Destra che, pure, rappresenta un terzo dell'elettorato nazionale.
Forse qualcuno ha visto un servizio decente sul Renzexit organizzato da Fratelli d'Italia a Milano nell'ultimo fine settimana ?
No.
Allora abbiamo un motivo in più per votare NO, per non cadere nella trappola di pensare che solo i dinosauri rossi siano i nostri compagni di strada.
Se lo sono, lo sono per loro motivi, che non sono i nostri.
Ma l'obiettivo resta quello di impedire la realizzazione di una riforma per casta e privilegiati che espropria il Popolo del diritto ad eleggere i propri rappresentanti e per cacciare Renzi.
Quindi NO, senza necessità di turarsi il naso, perchè comunque, dall'altra parte ci sono gli Alfano, i Verdini e i Casini.
E non so chi debba vergognarsi di più dei propri compagni di strada.
Anzi, lo so benissimo e non siamo noi del NO.




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1 commento:

Nessie ha detto...

Ierisera da quel cameriere di Vespa c'era Salvini che comunque si è preparato bene sulla schiforma e ha stracciato di netto Franceschini, ma ha avuto parole di fuoco anche nei confronti dell'ambiguità di Berlusconi. E comunque lui la manifestazione per il NO la farà lo stesso.

Le cariatidi al seguito del NO servono a fare numero e non sono un problema per la destra. Il vero problema sono i "moderati" di centrodestra attratti da Renzi e dal futuro suo "Partito della Nazione". In questo momento i Bersani e i D'Alema si stanno agitando perché temono la futura rottamazione postreferendaria. In caso di vittoria del SI, loro andrebbero a casa e Renzi fa l'asso pigliatutto con la nuova "cosa".