Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

02 giugno 2015

Come prima ? Forse no



E così dopo tanto parlare si finisce con lo stesso punteggio di prima del voto: 5 a 2.
Soldi buttati via ?
Votare non è mai uno spreco e il voto regionale, pur limitato a poco più di ventidue milioni di Italiani ha detto molto di interessante.

1) Il motore di Renzi comincia a battere in testa. Gli Italiani non credono più in massa alle sue chiacchiere (e lo si è visto anche con il fallimento della furbesca operazione del TFR in busta paga che, con la tassazione applicata, avrebbe solo portato denaro carpito ai cittadini, nelle fauci del fisco) nonostante la scorrettezza di fare propaganda al sabato approfittando di una occasione istituzionale. Vive o, meglio, sopravvive grazie alla macchina del suo partito ed al suicida comportamento dei vari Fitto, Tosi e Alfano (i primi due declassati a piccoli ras locali e il terzo asfaltato ovunque) ma anche all'incomprensibile rottura tra Salvini e la Meloni. Pur avendo giocato in casa (Umbria, Toscana, Marche, Liguria) il pci/pds/ds/pd torna alle percentuali bersaniane e se la situazione non è precipitata deve ringraziare il vituperato De Luca (per il quale provo una certa simpatia come verso tutti coloro che hanno avuto la disgrazia di aver a che fare con la Bindi ...). 

2) Il Centro Destra ha fermato l'emorragia. Il trionfo in Veneto e l'affermazione in Liguria ci dicono che siamo convalescenti, ma non abbiamo più la febbre a quaranta. Certo, una ricaduta può capitare ancora, ma, intanto, il risultato è un balsamo per le nostre ferite e consente a Salvini, Meloni e Berlusconi di trattare assieme senza acrimonia. Ma, soprattutto, certifica che è necessario distinguersi dalla sinistra sui temi caratterizzanti che Salvini ha ben saputo proporre.

3) La Lega diventa il partito guida del Centro Destra nonostante l'ignobile salto della quaglia di Tosi. Ha sfondato al Centro arrivando alla doppia cifra in Toscana, Umbria e Marche. Non ancora al sud dove, peraltro, l'elettorato ha, ancora una volta, dimostrato che non vota idee e progetti, ma solo il vincitore annunciato per posizionarvisi al meglio. Quando il vincitore annunciato sarà di Centro Destra, allora le regioni del sud si sposteranno sul candidato del Centro Destra, come è accaduto negli ultimi venti anni. Purtroppo il voto del sud conta numericamente in chiave parlamentare, ma non è indicativo del futuro in quanto segue sempre l'orientamento prevalente.

3) L'astensionismo è molto forte. Ed è lì che bisogna puntare per recuperare al voto chi, con troppa superficialità e snobismo, preferisce lasciare agli altri la decisione su chi ci deve governare e cosa fare con tasse, immigrazione, omosessualità, euro, droga, eutanasia ...

4) Il movimento di Grillo continua a drenare voti e rappresenta a sinistra quel che la Lega sta rappresentando a Destra. Bisognerebbe riuscire a far capire a chi vota Grillo pur essendo di Destra che favorisce solo leggi devastanti , come quella sul reddito di cittadinanza, le unioni omosessuali, l'abolizione del reato di clandestinità.

5) Il Centro politico continua a subire una disfatta dopo l'altra e la sua esistenza serve solo a sottrarre voti alla Destra, giocando oggettivamente a favore dei comunisti (con i quali peraltro governa ...). Il compito di Salvini, Meloni e Berlusconi sarà quello di recuperare l'elettorato che ha creduto negli Alfano, nei Fitto e nei Tosi, ma senza riprendersi costoro in seno.

Detto ciò non posso essere soddisfatto.
Continuo a stupirmi che persone che si credono colte, istruite, intelligenti, insistano a votare a sinistra.
Renzi continuerà a sfornare chiacchiere e leggi che proietteranno sempre più l'Italia verso uno stato servile fatto di miserie, sofferenze e povertà.
Salvini adesso ha un compito gravoso e di responsabilità: non deluderci, non scendere a compromessi, non abbandonare la linea, le idee e le proposte (come quella di spianare i campi rom) che gli hanno regalato la più bella percentuale di voti per la Lega mai ottenuta.


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1 commento:

Nessie ha detto...

Cinque a due nel 2010 con cinque a due nel 2015. Eppure non ho mai visto Renzi tanto innervosito. I leghisti chiamano la conquista della Liguria come la conquista della "Corea del Nord". E hanno ragione. Come italiana non sono ancora soddisfatta. Come ligure, invece sì.