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No alla deriva

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24 maggio 2015

Non passi lo straniero !


Cento anni fa, il 24 maggio 1915, l'Italia entrò in guerra contro l'Impero Asburgico e la Germania.
Un anno dopo Sarajevo e lo scoppio della guerra tra Francia, Inghilterra e Russia da una parte e gli Imperi Centrali dall'altra, l'Italia fece la sua scelta di campo, cambiando l'alleanza sottoscritta con Austria e Germania.
Dopo quattro anni di guerra, il 4 novembre 1918 fu firmato l'armistizio e l'Italia potè celebrare la sua unica vittoria bellica dopo Roma e Venezia.
Ma quel 24 maggio 1915 non lo si sapeva, la guerra era una incognita, era e sarebbe stata in misura ancora maggiore rispetto ad ogni previsione, morte, miseria, lutti.
Ciononostante il Popolo Italiano, chiamato a combattere, non si tirò indietro (anche se alcuni disfattisti - naturalmente a sinistra nell'allora partito socialista - e disertori ci furono e furono puniti ... e oggi riabilitati !) segno che anche solo cento anni fa i Valori che permeavano la nostra Patria erano ancora solidi, forti, radicati.
Cento anni fa lo straniero era il nostro vicino di casa al di là delle Alpi e lo spirito patriottico seppe cacciarlo anche da quei territori che occupava da decenni ma che erano Italiani, storicamente e culturalmente.
Quanto è cambiata l'Italia in cento anni !
E non certo in meglio.
Quello spirito patriottico si è dissolto nei lussi, nelle convenienze, nell'egoismo delle più intime perversioni, nell'oblio degli strumenti di distrazione di massa come televisori, smartphone, computer.
Così uno straniero ben peggiore, crudele ed estraneo di quello contro il quale i nostri nonni combatterono cento anni fa, viene accolto in Italia, gli si spalancano le porte con la benedizione di cariche di stato e religiose.
I nostri nonni, che morirono per la Patria, si vergogneranno di noi, ma io sono convinto che nei cuori e nelle teste di molti di noi continuino ad albergare le antiche Virtù.
Abbiamo solo bisogno di una Guida che sappia unirci e organizzarci per la riscossa.
Nel frattempo possiamo fare il nostro dovere evitando di assecondare i distruttori della Patria, occupandoci di arricchire noi stessi preparandoci alla rivoluzione che potrà restaurare quelle antiche Virtù che nei nostri nonni erano evidenti.
Viva l'Italia.
Ma non quella dei Renzi, delle Boldrine e dei Bergogli.
VIVA L'ITALIA DEL 24 MAGGIO 1915 !






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1 commento:

Nessie ha detto...

Se devo dire la mia, rimpiango lo "straniero" asburgico. Del resto nel Lombardo-Veneto hanno ancor oggi assunto uno stile di vita e di organizzazione che proviene dall'antica dominazione austriaca.

Oggi abbiamo "stranieri" ben peggiori, praticamente dei vandali.