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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

07 aprile 2014

La quadratura del cerchio

Come gli acrobati da circo Renzi e la sua compagnia di improvvisatori descrivono un'Italia che non c'è e promettono provvedimenti di elargizione senza sapere dove prendere i soldi.
Così non possono fare altro che partite di giro contabile, come qualsiasi ragioniere di aziende senza liquidità.
Se vogliono dare 80 euro ai propri clientes (elettori) devono depredare i risparmi di altrettanti elettori (che però non voterebbero per Renzi salvo rincoglionimenti).
Se la Lagarde pretende che si incentivi il lavoro femminile, ecco che tagliano le detrazioni per il coniuge a carico, così da obbligare al lavoro entrambi i coniugi e contribuendo allo sfascio della famiglia.
L'ideologia comunista vuole che tutti siano pagati, ecco che viene proposto il salario minimo (edizione minore e provvisoria dell'aberrante "salario di cittadinanza" che Grillo vorrebbe attuare ma senza dire con i soldi di chi) con gli imprenditori che non lo rispettassero in galera (i clandestini liberi e gli imprenditori in galera: ottima scelta per il Benessere e la Sicurezza degli Italiani, è così che si fa ripartire l'economia nazionale !).
Poichè però anche un comunista come Morando si picca di essere liberale, ecco che compensa la sua esternazione con l'ipotesi di contratti di secondo livello che possano derogare a tutti gli articoli del CCNL, così da rendere quest'ultimo senza alcun valore.
Il punto è che i soldi non ci sono.
Neppure dei rapinatori da strada possono pensare di continuare a depredare i nostri redditi, risparmi e proprietà senza rischiare una rivolta.
Ma, soprattutto, il punto che pudicamente tutti nascondono è che ogni ricchezza, ogni benessere è, da sempre, fondato sull'acquisizione di bene e servizi che altri, meno fortunati, sconfitti in guerra o provenienti da un'evoluzione civile più lenta, producono, sotto la direzione altrui, a costi contenuti.
Roma divenne quel grande Impero che abbiamo conosciuto dai libri di storia grazie a due fattori: gli schiavi che costavano solo vitto e alloggio e lo sfruttamento delle terre conquistate.
La supremazia dell'Impero Britannico fu fondata sullo sfruttamento intensivo delle colonie, venute meno le quali il Regno Unito è diventata una piccola isola con un grande passato (e, almeno, a differenza degli Italiani, con la consapevolezza di tale gloria).
Gli stessi BRICS, tanto esaltati dai terzomondisti (tranne la "R" ...) hanno visto l'esplosione del proprio PIL  grazie allo sfruttamento intensivo dei loro stessi poveri, obbligati a lavorare senza regole, senza tutele, senza sicurezza per produrre a costi ben inferiori a quelli occidentali, tanto da attrarre le nostre stesse produzioni.
Allora ogni tentativo di far quadrare il cerchio è destinato al fallimento, con sempre maggiori oneri per i cittadini Italiani che verrebbero espropriati sempre più delle loro proprietà, redditi e risparmi.
La politica del bulletto fiorentino non solo non risolve questa contraddizione, ma anzi aggrava e avvita la crisi italiana, nonostante le quotidiane elegiache marchette della stampa italiana (Libero e Il Giornale a parte) genuflessa davanti al messia venuto dall'Arno.


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