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No alla deriva

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09 aprile 2014

Il DEF ... iciente

Nel momento in cui scrivo (pomeriggio del giorno precedente la pubblicazione) non ho notizie di come sarà il DEF del bulletto fiorentino.
Non può peraltro esservi alcun dubbio sul fatto che Renzi, invece di tagliare realmente le spese, le aumenta e, dovendo pagar dazio alla Merkel ed agli sfruttatori di Bruxelles, preleverà soldi da privati ( con 'aumento delle tasse sui risparmi di cui nessuno parla) e aziende (con l'aumento dei prelievi sulle banche che le espone alla scalata degli stranieri).
E quel che conta è la linea di tendenza e quella della politica di Renzi non cambia di una virgola la tipica politica comunista e predatoria che vuole sottrarre beni a chi produce (redditi, risparmi, proprietà) per disperderli tra le clientele degli assistiti.

Non c'è dunque differenza tra Renzi, Monti, Letta, D'alema, Prodi o Amato.
Sono pronti solo a sottrarci quel che legittimamente guadagniamo.
Allora il prossimo DEF, tanto atteso, non è altro che uno specchietto per le allodole (notoriamente pirla) di cui la stampa serva di regime evidenzierà le poche utilità dirette a pochi, pochissimi e soprattutto le apparenti "bastonature" nei confronti della "casta" (tipo il limite agli stipendi dei dirigenti pubblici) per accontentare la voglia di "sangue" del popolino, come una volta si ghigliottinavano i nobili durante la rivoluzione francese.
Ma la sostanza di un DEF scritto da Renzi (o da Prodi o da Amato, o da D'alema o da Letta o da Monti) è sempre quella: tasse, divieti e obblighi.
E' un DEF deficiente in prospettiva, in progettualità, in Libertà per i cittadini per perseguire, ancora una volta, l'espansione dell'intervento statalista e assistenzialista senza prospettive e senza futuro.
Ma quest'anno abbiamo un'arma che non possono toglierci: il voto del 25 maggio.
Quindi votiamo, votiamo contro l'europa che significa anche votare contro Renzi e non lasciamoci infinocchiare dalle parole e dalla propaganda dei quotidiani asserviti al regime.





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