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17 aprile 2014

I tre passi falsi del Cavaliere

Berlusconi è persona degna del massimo rispetto e riconoscenza, tale da indurmi a votare lui (o uno dei suoi figli) se fosse candidato a prescindere dal contorno del partito.
Ma il Berlusconi arroccato in difesa di questi ultimi tempi non mi piace e non posso evitare di evidenziare tre suoi passi falsi.

1) L'accordo con Renzi, riconfermato nei giorni scorsi, rappresenta l'abbandono delle posizioni per le quali è stato votato nei passati venti anni.
Non è vero che il bulletto fiorentino realizzi il progetto di società di Berlusconi.
E' invece vero che con l'apparenza di cambiare, Renzi perpetua la casta al potere, prono ai voleri della Merkel e degli gnomi di Bruxelles, gettando fumo negli occhi dei cittadini con uno tsunami di parole (80 euro, limite agli stipendi, lotta violenta contro la burocrazia) ma poi aumenta le tasse (tasi, imu, sui risparmi) ed elimina organismi elettivi per trasformare gli eletti in nominati.
Berlusconi, da gentiluomo quale è, crede di fare il bene della Nazione, ma in realtà Renzi, con i suoi provvedimenti in rosa, l'accoglienza ai clandestini, le tasse, non fa altro che puntellare il regime.
Di un comunista non ci si può fidare neppure quando apparentemente propone le nostre stesse idee.
E quelle di Renzi non sono neppure proposte fondate sulle nostre stesse idee.

2) L'acquiescenza alla sentenza ed ai servivi sociali, con l'indegno spettacolo dei suoi avvocati che, felici, straparlano di decisione equilibrata.
Berlusconi non può accettare di essere definito "socialmente pericoloso", di essere "rieducato" e di vedersi imposto il bavaglio alle critiche verso i magistrati.
Accettarlo significa concedere anche questa partita alle toghe.
Viceversa rifiutarlo e rischiare la galera o i domiciliari ne avrebbero elevato l'immagine e reso ancor più un simbolo attorno al quale combattere la buona battaglia di Libertà.

3) L'ipotizzata candidatura di omosessuali dichiarati e l'esclusione del presidente dei cacciatori non può essere accettata da un elettore di Centro Destra.
Sicuramente qualche omosessuale isolato e silente è finito nelle liste dei partiti di Centro Destra, ma che si candidi qualcuno dichiaratamente tale è la negazione dei principi che informano il Centro Destra in materia di Famiglia e di sessualità.
Ugualmente la eventuale esclusione di un cacciatore rappresenta una svolta animalista che non ha nulla a che spartire con la Tradizione della nostra Civiltà di cui il Centro Destra dovrebbe essere l'alfiere.

Il Cavaliere non può permettersi di perdere consensi a destra, eppure è quel che accadrà se non rimedierà ai tre passi falsi citati.
Berlusconi (e tutta Forza Italia) ricordino che è facile perdere voti a destra, essendo i nostri elettori maggiormente coscienti e individualisti di quelli di sinistra che sono sempre massa.
E i voti persi a destra sono irrecuperabili, perchè a sinistra, per quantouno cerchi di inseguirne le pulsioni, non voteranno mai per Berlusconi o per un partito di Centro Destra.
Il rischio è che con un Grillo che continua, nei modi, a dare soddisfazione agli elettori di Centro Destra, molti di questi decidano, unicamente per uno sgarbo ad europeisti e renziani, di votarlo, abbandonando un Cavaliere troppo morbido.



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