Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

20 gennaio 2014

Purchè non sia una resa

Guardo con sospetto all'incontro tra Berlusconi e Renzi.
Non mi è piaciuta la sede (quella del pci/pds/ds/pd), non mi è piaciuto l'accompagnatore del Cavaliere (zio Letta) e complessivamente non mi piace l'idea che ci si accordi con la sinistra.
Neppure sulle "regole".
A parte la considerazione che il videomessaggio di Berlusconi e la conferenza stampa di Renzi hanno solo annunciato delle pie intenzioni (quelle sì, le condivido: riforma del titolo quinto anche se avrei preferito la riscrittura totale della costituzione con l'archiviazione di quella obsoleta del 1948, abolizione del senato elettivo con la sua trasformazione nella camera delle autonomie, legge elettorale ad un solo turno con una scrematura dei partiti minori) tra le quali, però, manca, sotto il profilo istituzionale, la più importante (il presidenzialismo con l'elezione diretta del presidente della repubblica e il conferimento di poteri adeguati), a parte, quindi, il fatto che tutto dovrà tradursi in realtà (e partirà l'assalto alla diligenza con il rischio concreto di stravolgere tutto) , non vedo come ci si possa accordare con chi continua a:
- voler depredare i nostri risparmi auspicando un aumento della tassazione invece di dire, chiaro e tondo, che le tasse sulla proprietà (casa) e senza sottostante (sempre sulla casa, canone rai e bollo auto) vanno abolite, mentre vanno ridotte e di molto le tasse sui risparmi e sui redditi, tagliando le spese e facendo pagare, in tutta Italia, i servizi per quello che costano;
- voler imbastardire la Patria con l'introduzione dello ius soli;
- voler devastare le fondamenta morali della Nazione con l'introduzione del "matrimonio" omosessuale che andrebbe ad aggiungersi a divorzio e aborto.
Chi sostiene (e Renzi le sostiene) quelle proposte, continuerà ad essere incompatibile, senza possibilità di accordo.
Capisco ovviamente Berlusconi che, infiacchito da venti anni di persecuzione, con l'incontro ufficiale nella sede del pci/pds/ds/pd, ha ottenuto quella consacrazione che la sinistra gli ha sempre negato, orchestrando contro di lui non solo l'aggressione giudiziaria, ma anche almeno due ribaltoni contro il voto popolare che lo aveva eletto, in combutta con le consorterie finanziarie e politiche straniere.
Aggiungo che se il Cavaliere avesse anche solo dieci anni di meno, sarei portato ad affidarmi al suo intuito nella consapevolezza che, essendo l'unico Statista che abbiamo in Italia, avrebbe saputo gestire anche questo accordo.
Purtroppo Berlusconi ha quasi ottanta anni e se ancora appare nel pieno delle sue capacità, non ha certo una prospettiva di lunga portata in politica, soprattutto in una politica che sia una plaza de toros.
Mi auguro di sbagliarmi, ma non vorrei che pur di arrivare alle "riforme" condivise, Forza Italia chiuderà entrambi gli occhi davanti a derive sociali e morali come lo ius soli o il "matrimonio" omosessuale, edulcorando anche l'ostilità alle tasse predatorie dello stato italiano.
Avrei preferito che il Giornale ieri titolasse "la guerra continua" e non, come ha fatto "la guerra è finita", proiettando la percezione, illudendo, che, adesso, finisca tutto a tarallucci e vino (ma non sarà così) indebolendo le nostre difese e la nostra capacità e volontà di continuare a combattere.


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2 commenti:

Nessie ha detto...

Io al cavaliere ho già girato le spalle da un pezzo, per tre ragioni per me vitali :

1) Non doveva sloggiare nel nov. 2011, lasciando il posto a Monti e al suo governo affamatore

2) Non doveva sostenere Letta nelle "larghe intese" (replay del precedente governo affamatore)

3) Non doveva andare col cappello in mano a chiedere a Napolitano di rimanere per un altro mandato.

A me bastano queste tre prove. Si può ERRARE non si deve ABERRARE. E quella con Renzi è un'aberrazione.

Massimo ha detto...

L'alternativa a Berlusconi, come si è già ampiamente visto, è la deriva fiscale, morale e sociale. L'alternativa a Berlusconi si chiamano tasse, ius soli e "matrimonio" omosessuale. Con lui, sostenendolo, non si evitano, ma si contengono. Senza di lui la devianza è completa. A meno di auspicare il "tanto peggio tanto meglio", contando sul fatto che se Renzi o qualche suo compagno sbraga, allora anche noi Italiani ci ribelleremmo. Ma non credo ...