Quando si è trattato di aggredire e far decadere Silvio Berlusconi, hanno tutti corso, accantonando ogni altra questione, per "fare presto" nel nome della "legalità".
I magistrati hanno tagliato centinaia di testimoni della difesa, hanno affidato la sentenza di cassazione alla sezione feriale, mentre il senato ha rifiutato ogni approfondimento sulla applicazione retroattiva della legge Severino.
Questo per Berlusconi.
Invece sulla illegittimità dei parlamenti eletti dal 2006 (quindi compreso l'attuale) e di tutte le nomine (compresa la doppia elezione di Napolitano), leggi e disposizioni prese, ci si penserà a gennaio (forse).
Appare evidente come la "legalità" di cui a sinistra si riempiono la bocca ogni tre per due, ha due velocità a seconda che riguardino Berlusconi e il Centro Destra, allora la rapidità di esecuzione è sinonimo di legalità, oppure per Napolitano e compagni, allora i tempi sono quelli della giustizia ordinaria, lunghi, lunghi, lunghi e la legalità è solo un optional.
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