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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

23 dicembre 2013

Contro lo stato predatore

Le notizie che si sviluppano sulla legge di "stabilità", confermano l'animo predatorio dei comunisti e della sinistra in genere.
E nulla vale sostenere che assieme a loro ci sono Alfano e tutta la pletora di ex democristiani accucciatisi nel pci/pds/ds/pd, perchè chi va con lo zoppo impara a zoppicare e non si sottraggono ad istigare all'odio di classe neppure coloro che, per le posizioni occupate e le attività svolte, hanno contribuito, con ruoli di primo piano, a spingerci nel baratro.
Ecco allora che pensano a nuove spremiture mentre Letta e Alfano, pur di non sottrarre una lira agli oltre ottocento miliardi di euro di spesa pubblica e, anzi, per poter accrescere le regalie alle cricche amiche, aumentano una già intollerabile e per questo illegittima pressione fiscale, depredando risparmi, proprietà e redditi, rendendoci tutti più poveri e senza prospettive per il futuro.
E se a parole dicono di voler "riequilibrare" i redditi (cosa che già di per sè è una aberrazione perchè il guadagno onesto, poco o tanto che sia, non deve essere "rieliquibrato" rappresentando il valore del singolo) in realtà la loro azione si trasforma, complici dei diktat provenienti da Bruxelles, nel massacro della classe media, visto che chi è veramente ricco, ha sicuramente già messo al sicuro i propri risparmi oltre confine.
Sicuramente tra questi vi sono anche coloro che, dal pulpito di Nomisma, associazione cara a Prodi noto gabelliere europeo, hanno sotto Natale proposta l'ennesima tosatura del gregge.
Naturalmente, per meglio prendere per il naso i soliti beccaccioni che insistono a sostenere la sinistra, parlano di una super tassa, patrimoniale, per colpire il 10% più ricco nei loro depositi bancari.
In tre giorni non ho letto, però, alcuna indicazione su quale sia il limite per essere considerati "ricchi".
Un deposito di un milione di euro ?
Di cinquecentomila ?
Di centomila ?
E si computa anche il reddito ipotetico delle case ?
Silenzio.
Costoro vorrebbero tenersi le mani libere per poi mettere le loro luride mani sui nostri risparmi, sui risparmi di TUTTI.
Allora non resta che la rivolta, non la rivoluzione, si intenda, ma la RIVOLTA pura e semplice.
Ma non può essere il singolo a farsi promotore di tale reazione, perchè da solo verrebbe massacrato dagli sgherri di regime al servizio dello Sceriffo di Nottingham, come vediamo dai tanti, troppi, suicidi per le difficoltà economiche.
La rivolta deve essere organizzata da un partito o da una Coalizione che, elettoralmente, abbia una forte incidenza.
Un partito o una Coalizione che fornisce strumenti (testi e moduli), assistenza (commercialisti e avvocati) e diffusione mediatica per garantire chi aderirà alla rivolta di non essere lasciato solo ad affrontare la prevedibile rappresaglia del regime dei gabellieri.
Non servono manifestazioni di piazza, vaffaday, parole (sacrosante) di sdegno e protesta, occorre agire.
Singolarmente non possiamo fare nulla se non esprimere la nostra rabbiosa impotenza e tenere viva la Fiamma della Libertà, almeno finchè nuove leggi repressive non ci toglieranno anche la possibilità di esprimere le nostre opinioni e diffonderle con i mezzi a nostra disposizione.
E' necessario semplificare le tasse e le imposte in modo da tassare, moderatamente, solo i redditi reali, non i risparmi o le proprietà e tarare le spese dello stato su quegli unici introiti, rinunciando ad una mano pubblica invasiva, inefficiente e predatrice.
E' il mio augurio per Natale, perchè il regalo che gli Italiani possano trovare davanti al loro Presepe, sia uno stato amico, snello e realmente terzo rispetto ai rapporti privati.

Buon Natale


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1 commento:

Nessie ha detto...

Buon Natale, Massimo, e godiamoci questi giorni lontani dai nostri predoni.