Il 4 novembre 1918, 95 anni fa, si concretizzò l’unica
grande vittoria militare in terra europea dell’Italia dai tempi delle imprese
delle Legioni Romane.
Fu una vittoria sanguinosa, costosa che però mostrò il
meglio della Nazione Italiana, soprattutto dopo Caporetto.
Nei giorni scorsi ho visto uno di quei manifesti che vengono
affissi dalle amministrazioni comunali di sinistra nelle occasioni celebrative.
Con il solito abuso del Tricolore, era scritto “4 novembre
95° anniversario della liberazione e Festa delle Forza Armate”.
Quelli non esistono se non mettono la “liberazione” anche
dove non importa.
Certamente fu anche una liberazione, per Trento e Trieste,
ma il termine “liberazione” è totalmente inappropriato, per quel che evoca, in
riferimento al 4 novembre.
Così come è sminuire il significato della ricorrenza,
ricordarla semplicemente come Festa delle Forze Armate, alle quali va comunque tutto il
nostro ringraziamento e tutta la nostra riconoscenza, perché il 4 novembre è la
Vittoria in guerra, nella Grande Guerra.
Ma i comunisti e affini che operano sistematicamente per
imporre una neolingua e per manipolare la Storia, cercando di impedirne lo
studio libero e la circolazione delle idee in ordine a fatti esclusivamente
storici, non a caso cercano di sviare l’attenzione, di confondere i meno
preparati con le parole come “liberazione” senza precisare da chi e perché.
Nel 1915 la sinistra era il partito socialista e i
socialisti furono contro l’ingresso in guerra dell’Italia.
La sinistra non ha mai avuto a cuore i destini della nostra
Nazione, anzi ha sempre agito CONTRO gli interessi nazionali e così la Vittoria
del 4 novembre 1918 rappresentò uno smacco per i socialisti perché fu anche una
Vittoria contro il loro internazionalismo antitaliano.
Lo si vide chiaramente al ritorno dei nostri Combattenti,
offesi e aggrediti dai socialisti che, nel frattempo, approfittando della
debolezza interna, avevano promosso azioni violente contro i cosiddetti
“latifondisti” e i “padroni”, provocando la reazione che poi sarebbe sfociata
nella nascita del Partito Nazionale Fascista e nel Ventennio.
Che preferiscano quindi parlare di “liberazione” anziché di
Vittoria è comprensibile, visto che loro vanno annoverati sicuramente tra gli
sconfitti del 4 novembre 1918, così come è comprensibile che non siano in grado
di precisare di quale “liberazione” si tratti dal momento che dopo la sconfitta
nella seconda guerra mondiale i comunisti, nati nel 1921 da una costola del
partito socialista e che da questo hanno ereditato il testimone dell’azione
antinazionale, cercarono di lasciare ai loro compagni slavi titini anche
Trieste, dopo che già si erano presi territori che erano e sono Italiani come Fiume, l’Istria e la Dalmazia, massacrando
migliaia di Italiani e costringendone altre migliaia alla fuga vero l’Italia
dove, ancora una volta, la sinistra li accolse con insulti e offese.
I comunisti e la sinistra non hanno quindi nulla da
celebrare in questo 4 novembre, anche per la condotta tenuta sempre in linea
con il loro internazionalismo antitaliano dal sostegno all’Unione Sovietica
moscovita a quello all’unione sovietica europea di Bruxelles ma di osservanza
germanica.
Dalla adesione alla Nato, alla installazione dei missili
Pershing e Cruise.
Comunque vada la sinistra è sempre schierata contro gli
interessi nazionali, a remare contro la crescita di uno spirito Nazionale,
Sovrano, Indipendente.
Come vediamo sin nelle cronache dei giorni d’oggi con il
sostegno continuo al meticciato incombente sull’Italia attraverso l’immissione
di milioni di immigrati sulla nostra Terra.
Il 4 novembre, quindi, tra le tante ricorrenze che si
celebrano in Italia, non potrà mai essere compreso, né appartenere alla
sinistra proprio perché rappresenta e simboleggia il contrario della battaglia politica di ieri e di oggi della sinistra italiana costringendola a manipolare la Storia, a riscriverla per accreditarsi anche eventi che non solo non le appartengono, ma sono in constrasto con la sua stessa essenza.
Ma finchè resterà qualcuno che si ricorda del vero
significato della celebrazione, la sinistra è destinata a continuare ad essere
sconfitta.
Viva il 4 novembre, Festa della Vittoria !
4 novembre 2006 4 novembre si festeggi una Vittoria autentica
4 novembre 2007 4 novembre l’unica Vittoria delle Armi Italiane
4 novembre 2008 4 novembre 1918-4 novembre 2008 la Vittoria ha 90 anni
4 novembre 2009 Non passa lo straniero
Entra ne
Nessun commento:
Posta un commento