Se il buon Al-Fini ha messo la faccia sull'ala governista e inciucista del PdL, il ministro Gaetano Quagliariello (chiedo scusa se il cognome è scritto in modo non corretto, ma non è questo che conta) ne rappresenta il Suslov (ai tempi dell'Unione Sovietica era il garante dell'ortodossia comunista nel Politburo).
Non passa giorno che, dopo il liturgico "Padre Nostro" in difesa di Berlusconi, rilasci interviste che contraddicono la volontà reale di sostenere il Cavaliere.
In ognuna Quagliariello minaccia la costituzione di un gruppo autonomo al senato.
Probabile che l'essere stato insignito del ruolo di "saggio" e poi di ministro, lo abbia inorgoglito al punto da avergli fatto perdere la capacità di riconoscere che tali riconoscimenti sono stati indotti grazie a Berlusconi e non grazie alla sua illustre figura di illustre sconosciuto.
Gli suggerirei di ripassare la storia politica recente e riguardarsi l'ascesa e scomparsa di Carlo Scognamiglio, elevato dal Cav a presidente del senato nel 1994, irretito dai predicozzi di Scalfaro e quindi scomparso dalla scena politica nazionale.
Aveva creduto di essere presidente del senato per suoi meriti e di poter navigare da solo e si è ritrovato nuovamente su una (sia pur dorata) cattedra universitaria.
A buon intenditor ...
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