E' di oggi la notizia che la Cancellieri, burocrate di stato che oggi arrotonda la pensione come ministro della giustizia dopo esserlo stato degli interno con Monti, ha dichiarato che a suo parere Berlusconi non beneficerà dell'amnistia.
Non ne dubitavo.
Berlusconi, nonostante si sia piegato alle imposizioni di Napolitano e compagni votando la fiducia a Letta, non verrà lasciato morire in pace (in età avanzata) e non gli sarà neppure concesso rappresentare i suoi elettori.
Purtroppo il Cavaliere continua ad essere mal consigliato e, invece di prendere la strada più onorevole che sarebbe anche quella che potrebbe capitalizzare meglio il consenso, cioè la prigione senza genuflettersi per chiedere domiciliari, grazia o affidamento sociale, presenta domande che dovranno essere valutate e approvate dai suoi stessi aguzzini.
E anche il PdL di Alfini che ha brandito l'amnistia e l'indulto pretesi da Napolitano, rimarrà cornuto e mazziato.
Libererà delinquenti conclamati, facendo irritare il proprio elettorato e, contemporaneamente, non avrà salvato il suo Leader.
Ne vale la pena appoggiare amnistia e indulto ?
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1 commento:
Assolutamente NO, non ne vale la pena. Tutto il resto che hai scritto è una tragedia umana molto triste. Personalmente non credo che il Cav sia solo "mal consigliato", ma che la sua posizione di uomo d'azienda lo porti caratterialmente a scegliere la via della trattativa.
Il problema è che in politica (che è la continuazione di una guerra con altri mezzi) non si fanno prigionieri. Specie se comunisti. Anche perché sono questi che se cedi, alla fine faranno prigioniero te.
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