Nel 2008 Berlusconi vinse le elezioni con due formidabili cavalli di battaglia: l'abolizione dell'ici e l'italianità di Alitalia.
Ambedue gli obiettivi raggiunti.
Favorevolissimo all'abolizione dell'ici, ero e resta contrario al "salvataggio" di Alitalia.
Fu un bagno di sangue, scorporando il marcio dal buono e solo questo fu ceduto, per un tozzo di pane, a imprenditori privati.
Noi pagammo per questa operazione ma, se c'era un senso, stava nel fatto che doveva essere l'ultima volta che gli Italiani avrebbero coperto i debiti di Alitalia.
La compagnia aerea, in mani privati, o avrebbe conseguito utili o sarebbe meritatamente fallita, come doveva essere già da anni.
Oggi Letta, probabilmente in pieno delirio di onnipotenza, ha deciso che Alitalia deve essere salvata.
Con i soldi degli Italiani, ancora una volta.
E Alfini e compagni gli sono andati dietro esultando per l'ingresso annunciato delle Poste nel capitale della compagnia e iniezione di miliardi.
E quando quei miliardi saranno finiti cosa faranno ?
Una nuova tassa sulla benzina ?
Sulla casa ?
Sui risparmi ?
O aumenteranno i francobolli ?
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2 commenti:
Nella campagna elettorale del 2013 Berlusconi ha detto ancora che l'italianità di Alitalia andava salvata "AD OGNI COSTO" qualcuno gli ha risposto così ( non da sinistra ) http://www.lindipendenza.com/alitalia-berlusconi-anziche-blaterare-se-ne-comprasse-una-fetta/
Infierire su Berlusconi è squallido e meschino. Si richiede una opinione pro o contro l'aiuto pubblico ad Alitalia oggi, non pro o contro le proposte di Berlusconi.
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