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No alla deriva

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16 settembre 2013

Le dieci piaghe d'Italia

PRIMA PIAGA: l'assistenzialismo
La pace sociale perseguita dai deboli governi democristiani dopo il 1962 e soprattutto dall'aver imbarcato, pronube John Kennedy, i socialisti al governo, è costata il progressivo saccheggio delle risorse e la devastazione dei conti pubblici.
In tal modo lo stato spendeva, indebitando le generazioni future, senza ottenere in cambio alcun ritorno produttivo (veggasi ad esempio l'assunzione dei dipendenti Olivetti nella p.a.).

SECONDA PIAGA: lo statalismo centralista e clientelare
Diretta conseguenza della prima piaga, con lo stato che, intervenendo sempre più spesso nella vita civile ed economica, assumeva in proprio la gestione di aziende e servizi in perdita, accentrandone la guida e dando vita al gigantismo clientelare dove si assumeva per tessere e non per meriti (veggasi ad esempio la rai).

TERZA PIAGA: le tasse
Per mantenere lo stato interventista, assistenzialista e clientelare sono stati presi di mira prima i redditi degli Italiani con una imposizione progressiva e sempre in aumento, poi le proprietà come la casa bene assoluto delle famiglie, quindi si sono iniziati a razziare i risparmi, trasformando i cittadini in futuri schiavi.

QUARTA PIAGA: i comunisti
Nelle loro ricerca del potere che, grazie alla NATO, non riuscirono a conquistare al tempo di Stalin con le armi, hanno sempre cavalcato le istanze più corrosive per danneggiare la Nazione, stando sempre dalla parte sbagliata:
contro la Nato,
a sostegno delle invasioni sovietiche,
contro la proprietà privata, le imprese, i missili Pershing e Cruise,
per il divorzio, l'aborto.
Quando crollò il comunismo si diedero una ripulita, ma solo superficiale, cambiarono più volte il nome, ma rimasero sempre gli stessi come il lupo del proverbio che cambia il pelo ma non il vizio:
contro la liberazione dell'Iraq,
per leggi liberticide,
per la depenalizzazione delle droghe "leggere",
per il fine vita,
per la cittadinanza e il voto agli immigrati,
per il matrimonio omosessuale.

QUINTA PIAGA: i sindacati confederali
Prima uno solo, diretta emanazione dei partito comunista, quindi, con il cedimento anche di quei sindacati nati per rappresentare il sindacalismo libero, dando vita ad un potere di interdizione che, con scioperi e manifestazioni, rappresenta la seconda gamba per l'arrivo dei comunisti al governo.

SESTA PIAGA: il trasformismo
Personaggi e gruppi che apparentemente nulla avevano a che spartire con i comunisti, per complessi di inferiorità e pusillanimità si sono trasformati in caudatari dei comunisti stessi.
Inizialmente erano chiamati "indipendenti di sinistra", quindi diedero vita a partiti funzionali e alleati a quello comunista fino ad unirsi con esso.

SETTIMA PIAGA: l'unione europea
La versione continentale e più devastante dell'Unione Sovietica sepolta dal crollo del muro di Berlino.
Una entità sovranazionale, con funzionari mai eletti che pretendono di dettare legge alle Nazioni Sovrane e ci riescono grazie alla ramificazioni nei singoli stati, con gauleiter che pur dovendo realizzare gli interessi dei Popoli europei, si trasformano in fedeli esecutori di un potere oscuro e lontano dalle esigenze del Popolo, disinterassati ad ogni valore morale, ma solo ai loro libri contabili.

OTTAVA PIAGA: la giustizia ingiusta
La trasformazione di un ordine dello stato in potere assoluto e non contrastabile che agisce sulla base di teoremi e di interpretazioni per usare le leggi esistenti a fini ideologici. coniugata all'incapacità di fornire risposte credibili e affidabili alle esigenze di giustizia e sicurezza dei cittadini, anche quando si esula dalle tematiche strettamente politiche (veggasi gli irrisolti casi di cronaca nera da Unabomber a Perugia, Garlasco etc.).

NONA PIAGA: l'omolatria
La nona e la decima piaga rappresentano il tentativo del colpo finale all'Italia.
La nona per il tentativo di introdurre per legge la decadenza dei costumi che passa attraverso il riconoscimento di dignità a pratiche da sempre marginali e personali, introducendo persino leggi liberticide nei confronti di coloro che vi si oppongono esprimendo libere opinioni contrarie.

DECIMA PIAGA: l'immigrazione
Come ultima tassello nella distruzione dell'Italia arriva il tentativo di sostituire agli Italiani nuovi soggetti che con questa terra nulla hanno a che spartire.
Aiutati dalle madonnine del politicamente corretto, si pretende di dare asilo, di accogliere chiunque si presenti davanti alle nostre coste, sperperando risorse, senza alcun filtro, senza valutare se ne abbiamo bisogno, la qualità dei soggetti che accogliamo.

A questi si vorrebbe persino concedere la cittadinanza e il voto per decidere su come gestire la Nazione di cui NON fanno parte, neppure quando avessero la cittadinanza.


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