Comprendo la volontà di Berlusconi di continuare la guerra
contro le toghe rosse militanti che, tracimando dal loro ruolo per assumerne
uno ideologico e politico, hanno deteriorato l’immagine di tutta la
magistratura, rendendo inaffidabili le loro pronunce e non credibili anche i loro
colleghi la cui colpa è di non averli contrastati.
Alcuni referendum, quindi, corrispondono ad una autentica
necessità finalizzata alla restaurazione di una immagine positiva e accettabile
della giustizia italiana, come non c’è da una ventina di anni.
Ma i compagni di viaggio che si è scelto il Cavaliere sono
assolutamente da evitare.
Oltre ad essere coloro che maggiormente hanno spinto
l’Italia verso la dissoluzione morale, a cominciare dalla legge su divorzio e aborto, ogni
loro abbraccio si è risolto con la fine di chi lo ha praticato.
Ricordiamo, per tutti, l’alleanza stretta per le elezioni
europee nel nome del laicismo liberale, con PRI e PLI, ora scomparsi, mentre la
stessa candidatura della Bonino a tutto, è solo servita come cavallo di Troia
per la presenza radicale con esclusione di chi l’ha sostenuta.
Berlusconi ha ammesso di aver firmato, con il suo solito
impeto di generosità, anche i referendum che non condivide per dare
l’opportunità al Popolo di pronunciarsi su temi di interesse generale.
Ma se così dovessimo interpretare la democrazia, allora non
passerebbe domenica che, invece di andare fuori città per il fine settimana, si
debba andare ai seggi a pronunciarsi su questo o quell' argomento.
Tra l’altro con l’obbligo di contorsionismi verbali degni
del peggior bizantinismo e con il rischio di farsi venire il mal di testa per comprendere quale sia il reale significato della domanda referendaria, perché il referendum è solo abrogativo.
Oltre ai referendum sulla giustizia (incluso tra
l’altro quello sull’abolizione dell’ergastolo e se con questa magistratura da
abrogare sarebbe l’intero sistema sanzionatorio non potendoci affidare a questo tipo di sentenze e condanne, possiamo ragionevolmente sperare
che, se non una legge, almeno il tempo e gli Dei consentano un naturale
ricambio e miglioramento tali da ripristinare fiducia nella istituzione e addidabilità nelle pene …) ci sono referendum che perseverano nell’errore:
-
ridurre il tempo intercorrente tra separazione e divorzio
-
ammettere l’uso parziale delle droghe (il primo passo per il dilagare
delle droghe)
-
accettare l’invasione degli immigrati
tutti provvedimenti che accelererebbero la deriva morale dell’Italia.
Timeo Danaos et dona
ferentes.
Berlusconi non si fidi di Pannella e delle sue insinuanti parole.
L’abbraccio con Pannella sarebbe mortale.
Ha firmato, bene.
Adesso ricominci a tenere il fiato sul collo di Letta e Napolitano, per azzannarli alla prima occasione utile.
Entra ne
Nessun commento:
Posta un commento