Squalificata anche la curva del Milan che, così, si aggiunge alle squalifiche delle curve della Juventus, dell'Inter, della Lazio e della Roma.
Le pruderie "antirazziste" della lega calcio ormai spaziano a trecentosessanta gradi e, forse, sarebbe meglio se negli stadi andassero a guardare le partite le monache di clausura con il voto del silenzio, tanto ormai qualunque espressione viene punita come "razzista" inflazionandone il significato.
Da che mondo è mondo alle partite si insultavano giocatori e tifosi avversari, mentre l'arbitro era, per antonomasia, "cornuto" e nessuno aveva nulla da ridire perchè era divertente, era uno sfogo, era a condizione di reciprocità e, ultimo ma non meno importante, evidenziava caratteristiche morali di questa Italia.
Quel che è peggio è che, a forza di divieti e di sanzioni per l'espressione del proprio pensiero, si finirà con il lasciare spazio solo alle azioni, istigando nei fatti alla violenza, visto che non si lascia il diritto alla parola.
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2 commenti:
Concordo. Ed aggiungo che mi ricordo che da bambino, a San Siro, alle fughe di Jair sulla fascia, la gente urlava: "Vai negro !!!", e nessuno aveva da dire...
Oggi a Jair si dirà "vai biondo!"
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Gilbert Keith Chesterton
“La grande marcia della distruzione intellettuale proseguirà.
Tutto sarà negato.
Tutto diventerà un credo.
È una posizione ragionevole negare le pietre della strada; diventerà un dogma religioso riaffermarle. È una tesi razionale quella che ci vuole tutti immersi in un sogno; sarà una forma assennata di misticismo asserire che siamo tutti svegli. Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate. Noi ci ritroveremo a difendere non solo le incredibili virtù e l'incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Combatteremo per i prodigi visibili come se fossero invisibili. Guarderemo l'erba e i cieli impossibili con uno strano coraggio. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto."
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