Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

14 maggio 2013

Indifesi

Tre morti.
Ecco il bilancio della aggressione con piccone effettuata da un africano a Milano.
Era arrivato in Italia illegalmente.
Doveva essere espulso anche per aver commesso atti di violenza.
Poi qualcuno deve avergli consigliato di chiedere l'asilo politico, così l'Italia, sempre sotto la censura delle organizzazioni come quella cui apparteneva la Boldrini, è stata costretta ad aprire la procedura ed a tenerselo in casa.
Poi la Boldrini diventa presidentessa della camera e Letta nomina ministra una signora di nazionalità congolese.
Ambedue spingono per cancellare il reato di immigrazione clandestina, chiudere i centri di identificazione ed espulsione e introdurre lo ius soli.
E una mattina, uno dei loro "protetti", compie una strage.
Nessuno dei nostri Connazionali assassinati e feriti ha potuto difendersi.
E come si può fare quando uno ti aggredisce, alle spalle ma anche di fronte, agitando un piccone ?
L'unica possibilità la si ha se qualche passante non aggredito intervenisse.
Ma io stesso eviterei probabilmente di spostarmi sulla linea di tiro : primum vivere.
Certo, se potessimo noi Italiani circolare armati sarebbe tutto un altro discorso, magari se uno dei passanti fosse stato armato avrebbe ben potuto neutralizzare l'invasato e forse uno, o due, o anche tutti e tre quelli assassinati sarebbero oggi in vita.
Ma gli stessi sacerdoti del politicamente corretto che vorrebbero cancellare il reato di clandestinità, chiudere i centri di raccolta, introdurre lo ius soli, non vogliono, no !, che il Popolo possa armarsi.
Almeno riponessero nei cassetti le loro devastanti idee sull'accoglienza e contribuissero a rispedire nel paese natio non dico tutti, ma almeno, almeno gli illegali e senza tanti minuetti e cavilli ...


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1 commento:

Nessie ha detto...

I morti hanno un nome e un cognome e dobbiamo ricordarcene perché ciò non avvenga più. Alessandro Carolé, anni 40 disoccupato; Daniele Carella lavorava alla distrubizione dei gionali anni 21; Ermanno Masini anni 64 pensionato e volontario. Propongo di istituire l'11 maggio come la data del ricordo. L'immigrazione massiva ci annienterà.