Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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28 ottobre 2012

XC

Il 90° anniversario della Marcia su Roma (28 ottobre 1922) può essere ricordato in vari modi e almeno tre di base.
Lo si può demonizzare con la bava alla bocca come è abitudine della sinistra per tutto ciò che le si oppone.
Lo si può esaltare acriticamente con “pellegrinaggi” a Predappio e con coreografie ed espressioni provocatorie finalizzate unicamente per indurre un travaso di bile dei sinistri.
Lo si può collocare nel posto che gli spetta nella Storia.
A me piace provocare e, quindi, non perdo occasione per cercare di scrivere (o di esprimermi) con tutti quegli argomenti e tematiche che so essere particolarmente sgraditi alla sinistra.
Lo stesso ricordare la ricorrenza di oggi può appartenere a tale categoria.
Non rinuncio però alla speranza che ci sia qualcuno che voglia interpretare il Ventennio contestualizzandolo nel suo periodo storico, attribuendogli quindi i meriti che gli spettano che, come per tutti i cicli, le Idee, le persone che hanno caratterizzato un periodo storico, esistono a volte anche in misura maggiore dei difetti.
E la negatività del Fascismo si riassume in poche parole: l'entrata in guerra assieme alla Germania.
Non è poco, perchè ha prodotto lutti e perdite enormi per il Popolo Italiano, ma non deve neppure far dimenticare o, peggio, manipolare i meriti che sono attribuibili al Fascismo.
Innanzitutto quello di aver per la prima volta impostato una coalizione comprensiva non solo dei Fascisti, ma anche dei Nazionalisti, Liberali, Cattolici come un blocco sociale e politico che dopo la Grande Guerra salvò l'Italia dalle violenze socialiste e comuniste.
Poi le prime leggi sociali (maternità, limiti orari) e le bonifiche di zone paludosi.
La rinascita dello spirito nazionale restituendo all'Italia un ruolo di primo piano a livello mondiale e la lotta alla criminalità organizzata nel sud.
L'istruzione con la riforma Gentile e il tentativo di trasformarci in un popolo orgoglioso delle nostre radici e della nostra identità.
Vero, verissimo che tutto questo fu progressivamente accompagnato da una sottrazione di quella libertà di opinione che, però, anche oggi è messa in pericolo da una sovietizzazione che ripropone leggi punitive verso le opinioni, anche se sono opinioni differente da quelle ostracizzate nel Ventennio.
Come, quindi, tutti i periodi storici luci e ombre sono presenti ed è diritto di ciascuno considerare prevalenti le prime o le seconde esclusivamente in base alle proprie idee e valutazioni e non per adeguarsi ad una massificazione del pensiero.
Un diritto che rivendico a cominciare dalla scelta di ricordare questo novantesimo anniversario di un evento storico che non solo appartiene all'Italia, ma che ha rappresentato ben più di un mattone nella costruzione di quello che è la nostra Nazione oggi e di quel che siamo noi stessi.


28 ottobre 2005 La mia Marcia su Roma

28 ottobre 2006 L'eredità del fascismo



28 ottobre 2009 LXXXVII




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4 commenti:

Nessie ha detto...

Ti chiameranno con un termine caro a Lenin, : revisionista :-)

Massimo ha detto...

Acc ... ne sono sconvolto ! :-)

lantarner ha detto...

Prima che sul ventennio venga accettata dall'opinione pubblica (dominata e condizionata dal sinistropensiero) una imparziale e corretta analisi storica dovranno passare molte generazioni, forse 150-200 anni.
Il Fascismo fu un male assoluto, guai a palarne bene, come un male assoluto è adesso il Berlusca.
Ti racconto un piccolo aneddoto: negli anni '70, su un muro di Bologna lessi questa scritta: "Piazza Fontana...tot. morti (non mi ricordo il numero), piazza della Loggia tot. morti, sotto il fascismo milioni di morti: ora basta!!"
Rimasi allora stupito: il lavaggio del cervello dei sinistri aveva fatto credere a quello sprovveduto, sicuramente in buona fede (e a tanti, tanti altri come lui), che il fascismo fu una dittatura sanguinaria che causò addirittura milioni di morti (mentre i morti fra gli oppositori politici e negli siontri con le squadre fasciste nei primi anni furono al più solo qualche decina, a dir molto
E' questa la vulgata che prevale ancora presso la maggior parte delle persone.

Massimo ha detto...

E' più facile che un ricco salga nel Regno dei Cieli che a sinistra impostino un ragionamento obiettivo e non fazioso ... :-)