Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

10 ottobre 2012

Monti come Badoglio

Grazie a Monti l'Italia, che con i Governi Berlusconi aveva recuperato credibilità come alleato internazionale, torna a mostrarsi inaffidabile.
Monti, infatti, con il consiglio dei ministri di ieri (quindi tutti complici) ha deciso di introdurre la cosidetta "Tobin tax", cioè la tassazione delle transazioni finanziarie.
Monti così abbandona l'alleanza con la Gran Bretagna (e noi eravamo i capifila con Cameron per aver impedito fino ad ora l'estensione di tale ennesima persecuzione fiscale) per genuflettersi davanti al volere della Merkel.
Del resto non se ne poteva dubitare, se non altro perchè Monti non manca una occasione per mettere le sue mani nelle nostre tasche.


Entra ne

2 commenti:

Maurizio De Marco ha detto...

Caro Massimo, anch'io, liberista convinto e allergico a qualunque tipo di tassazione, a prima vista sarei portato ad essere contrario alla Tobin Tax, ma a ben guardare sono dell'idea che sia un male minore e sicuramente più equa dei ben più gravi balzelli che già gravano sulle spalle degli investitori di borsa.
Perchè la Tobin tax ha una incidenza quasi nulla (1 per mille o uno per 10.000), a seconda se applicata sui titoli o sui derivati), e incidono molto di più le commissioni bancarie, che di solito si aggirano attorno al 3-5 per mille e incidono mostruosamente di più le tasse tradizionali, portate recentemente, non da Monti, ma dal governo "liberista" di Berlusconi al 20% (dicasi venti percento) dei guadagni di borsa.
In più la Tobin si applicherebbe solo ed esclusivamente sulle transazioni veloci, quelle effettuate in giornata o nel giro di pochi giorni (da parte di quelli che potremo chiamare gli speculatori), escludendo il guadagno dei veri investitori, coloro che acquistano azioni allo scopo di finanziare aziende quotate in borsa e che si tengono le azioni in portafoglio, attendendo con pazienza di ricevere il dividendo annuale.
Detto tutto questo, se l'uno per mille della grande massa delle transizioni finanziarie quotidiane viene prelevata e spostata nelle casse dello Stato (i traders non se ne accorgerebbero nemmeno, tanto è modesta la sua incidenza, ma le transazioni sono milioni al giorno e quindi il ricavo sarebbe di tutto rispetto) a me sta bene, purchè questi soldi non finiscano, beninteso, in ostriche e champagne, ma vadano a ridurre il debito pubblico o le salatissime (quelle si) tasse che pagano quotidianamente i cittadini-sudditi. Per dire, se venisse tolta l'IMU per inserire la Tobin Tax mi andrebbe benissimo. Il guaio è che Monti e i suoi accoliti che per delega europea sgovernano questa nostra sciaguratissima repubblica, in tema di tasse amano la botte piena e la moglie ubriaca, quindi metteranno la Tobin senza tagliare nientaltro.
Cordialmente.

Massimo ha detto...

Le manovre di Berlusconi di luglio e agosto 2011 furono assunte sotto ricatto dell'europa e con la complicità delle quinte colonne interne che volevano rimuoverlo dal governo. Ciononostante Berlusconi riuscì ad imporre che a fronte dell'aumento delle tassazioni sulle rendite finanziarie dal 12,5 al 20%, non si toccasse nè la casa, nè le pensioni. Poi arrivò Monti con la ola della sinistra e la benedizione di Napolitano ...
Quanto alla Tobin, verissimo che, teoricamente, è in misura ridotta e con limiti di applicazione, ma vorrei ricordare come l'attuale imu che prima si chiamava ici, fu introdotta come "ISI -imposta STRAORDINARIA sugli immobili". Tanto straordinaria che ce la dovemmo sorbire dal 1991 al 2008 e adesso con Monti e Napolitano ce l'hanno caricata di nuovo.
Poi sono convinto con te che i soldi serviranno solo ad alimentare e non a ridurre il debito pubblico, perchè l'unico modo per ridurre il debito pubblico è tagliare la spesa pubblica, a cominciare dal numero e dagli stipendi degli statali, magistrati in testa, ma i magistrati ne hanno decretato l'incostituzionalità ...