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06 giugno 2012

Inetti e nocivi


Se la guerra è cosa troppa seria per lasciarla fare ad un generale, allora la gestione dell’economia di una nazione è cosa altrettanto troppo seria per lasciarla nelle mani dei professori.
Anche della Bocconi.
Questo sano principio è stato violato da Napolitano che, pur di eliminare Berlusconi, con la complicità dei comunisti e di Casini, ha insediato un governo presieduto dal referente locale delle consorterie finanziarie internazionali.
Monti, fino ad allora, aveva saputo solo scrivere articoli per il Corsera e studi per istituzioni finanziarie tipo Goldman Sachs.
Alla prova dei fatti, la sua teoria si è sciolta come neve al sole di agosto e il fallimento è ormai evidente.
Ha insediato un ministro del lavoro, la Fornero, che, a parte uscite estemporanee di stampo femminista e snobista, ha prodotto una riforma sulla carta necessaria, ma senza quella gradualità che ne avrebbe consentito un assorbimento se non indolore, almeno senza le palesi ingiustizie che osserviamo, soprattutto per i cosiddetti “esodati”.
Ha scelto un ministro degli esteri impantanato e incapace di ottenere la liberazione dei due Marò sequestrati e ostaggio degli indiani.
Ha un ministro degli interni che ha eliminato la tessera del tifoso che era riuscita a bloccare la violenza negli stadi.
Ha un ministro della giustizia che vorrebbe introdurre la “responsabilità indiretta” dei magistrati, facendo pagare i loro sbagli allo stato, cioè a noi cittadini.
Un ministro dell’Istruzione che vuole mettere mano (presumo per restaurare il passato) alla riforma di due anni fa della Gelmini.
Un ministro dell’ambiente che per salvaguardare delle pietre, ha praticamente deciso di spostare una discarica a ridosso di un abitato umano.
Un ministro della funzione pubblica che scopre una vena sindacalista e inverte la rotta di Brunetta che aveva cercato di dare produttività all'impiego pubblico.
Un ministro della “cooperazione” che vorrebbe alimentare il meticciato della Nazione concedendo cittadinanza e voto agli immigrati.
Un ministro della sanità che vorrebbe imporci cosa bere e cosa mangiare.
E probabilmente dimentico ben altre “perle” di inettitudine, quando non di assoluta nocività, dei “professori”.
Ma la ciliegina sulla torta è nei giornali di oggi.
Monti, che è anche ministro dell’economia, non ha fatto bene i conti.
La sua teoria è sconfitta nei fatti.
Mancano più di tre miliardi alle entrate fiscali.
L’aumento dell’iva, le bastonate fiscali (di questi giorni si dovrebbe pagare l’imu …) hanno ridotto la capacità di spesa degli Italiani.
I consumi calano e, quindi, anche gli introiti per lo stato.
Monti, tutto questo, non è stato capace di prevederlo pur con tutte le sue elucubrazioni mentali.
E allora, cosa ce lo teniamo a fare ?





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1 commento:

marshall ha detto...

Infatti stanno dimostrando di non essere assolutamente all'altezza di saper risolvere quello per cui s'erano candidati.
Mi stanno profondamente deludendo. Professori dei miei stivali! E non è ancora giorno.