Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

09 marzo 2012

Il super martedì non risolve i dubbi del GOP

Elimino subito ogni dubbio: mi sta benissimo qualunque candidato repubblicano purchè riesca a sfrattare l’attuale inquilino della Casa Bianca.
Detto questo, ovvio che preferisca un candidato, come Rick Santorum o Newt Gingrich, che possa rappresentare l’anima reazionaria e di destra dell’America che preferisco.
Purtroppo il front runner è Mitt Romney, candidato della finanza e dell’ala “liberal” del GOP.
Purtroppo è un front runner molto, molto debole che non è riuscito a sfondare e non ha ancora incassato la maggioranza dei delegati, rendendo sempre più critica la posizione del partito che dovrà affrontare un presidente uscente privo di ostacoli interni.
Leggo quindi che torna a prendere corpo una ipotesi che, personalmente, non ricordo di aver vissuto se non, con qualche forzatura, nel 1968 quando il ritiro, a primarie iniziate, del presidente democratico Lyndon Barney Johnson, portò i suoi delegati già acquisiti a spostarsi sul vice Hubert Hunphrey, poi fortunatamente sconfitto dal Repubblicano Richard M. Nixon, già vice di "Ike" Eisenhower.
In questo caso l’evento sarebbe ancor più marcato.
Nessun candidato ottiene la maggioranza dei delegati e non riescono a “combinare” tra loro appoggiando l’uno o l’altro.
I delegati vengono “sciolti” dal loro impegno e possono anche votare per un nominativo che non si era presentato alle primarie.
Ipotesi ve ne sono tra governatori e senatori in carica o “ex”.
Come il senatore italo americano della Florida, Marco Rubio, quarantuno anni, particolarmente gradito ai “latinos” che si era defilato per puntare al 2016 quando avrà ancora “solo” quarantacinque anni.
Oppure il Governatore del New Jersey Chris Christie, corpulento, simpatico e che piace molto agli ambienti del Tea Party.
E potrebbe anche emergere il nome di Jeb Bush, fratello più giovane dell’ex presidente George W. e figlio del presidente George Herbert Walker.
Jeb Bush è stato governatore della Florida, cattolico, piace agli ambienti conservatori e sarebbe un nome aggregante per il partito considerata la storia del padre e del fratello che hanno consentito alla famiglia di mettere radici profonde nel GOP.
Bush potrebbe essere, in caso di convention bloccata, il classico coniglio estratto dal cilindro che porterebbe i repubblicani di ogni orientamento a stringersi attorno al candidato alla presidenza e, perché no, licenziare con quattro anni di anticipo l’attuale, disastroso, inquilino della Casa Bianca.
E, poi, volete mettere il piacere del vedere il travaso di bile dei comunisti italiani se si trovassero di nuovo un Bush alla Casa Bianca ?

Entra ne

Nessun commento: