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No alla deriva

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01 novembre 2011

Il Centro Destra deve rifiutare la grande ammucchiata

La lettura dei quotidiani di oggi ha un filo conduttore, anzi due.
Il primo, ovvio, è il calo borsistico e le prospettive a breve termine, con vari "esperti" dell'economia che sembrano più un'accozzaglia di maghi Otelma, sempre pronti a scrutare la palla di vetro per prevedere cosa accadrà … ieri.
Il secondo è il panegirico della grande ammucchiata, di volta in volta definita “unità nazionale”, “governo di responsabilità”, “emergenza” e via con le varianti sul tema, per dire, in sostanza: grande ammucchiata per meglio spartirsi la torta.
E' un tema rilanciato da Lcdm con la sua ennesima esternazione e contestualmente ripreso da Cesa (Udc), Letta (quello sbagliato che vive nel pci/pds/ds/pd), persino Bersani che dà ragione a chiunque prospetti il “passo indietro” di Berlusconi, ma anche gente come Pisanu e, più sfumato perchè si limita ad auspicare un “allargamento della maggioranza”, Scajola.
Tutti “preoccupati” per come si potrà risolvere la crisi, tutti a prefigurare sciagure se “si perde anche un solo minuto” (era già stato detto uno, tre, dieci mesi fa …), tutti portatori di sfiga con il loro malocchio quotidianamente lanciato e finalizzato alla eliminazione di questo Governo.
Naturalmente, se dovessero veder realizzati i loro sogni, una volta spartiti i ministeri, i posti da sottogoverno, le presidenze varie ed elargiti, munificamente, i soldi ancora in cassa, la stampa di regime pubblicherà articoli idilliaci su come la grande ammucchiata sia riuscita a salvarci dal baratro.
La ben orchestrata campagna a favore del compromesso storico, per un governo che vada “dal Pdl al Pd”, mi sembra la nuova frontiera indicata dai poteri forti stranieri ai loro cuccioli italiani che, obbedienti, eseguono l'ordine nella speranza di riuscire, finalmente, a liberarsi del perfido Berlusconi che osa contrapporsi al volere dei potentati finanziari.
Lcdm propone un programma in cinque punti, il sindaco di Firenze, pur di apparire sulla stampa, esagera e i punti diventano ben cento.
Ma a ben guardare cosa c'è di diverso rispetto a quello che ha messo in cantiere il Governo Berlusconi ?
La patrimoniale.
Sì, questa è l'unica differenza, cioè un costo aggiuntivo per gli Italiani, una rapina ai danni dei risparmi di tutti noi.
Perchè non si illudano che la patrimoniale colpirebbe solo “i ricchi” come propagandano i sostenitori della grande ammucchiata, ma con la scusa dell'emergenza, tutti assieme, colpirebbero quelli che, da sempre, sono tartassati dai provvedimenti "di salvezza nazionale":
i proprietari di case (l'85% degli Italiani)
chiunque abbia un conto in banca e/o investimenti mobiliari
chiunque abbia un reddito (lordo) in linea di massima superiore ai 20-30 mila euro l'anno.
E' bene che ci si ricordi quello che fecero Prodi e Visco nel 2006 modificando le aliquote decise da Berlusconi l'anno prima.
Dal 2007 pagammo, tutti, più tasse a cominciare dai redditi più bassi, invece di risparmiare quei quaranta euro tanto ridicolizzati dalla sinistra, che ce li tolse con gli interessi.
Ed una eventuale grande ammucchiata riuscirebbe, con la complicità della stampa (a proposito: avete letto l'impegno di Napolitano per ripristinare i contributi all'editoria ? Ecco la merce di scambio per articoli elogiativi del compromesso storico del duemila. I giornali che fustigano i costumi della “casta” e gli sprechi della politica, vogliono i contributi pubblici, anzichè puntare sui risultati delle vendite come vorrebbe il Mercato) a nascondere la grande rapina che verrebbe perpetrata ai danni di tutti noi.
Del resto Lcdm sbaglia anche nel portare ad esempio il periodo “emergenziale” successivo al rapimento ed all'uccisione di Moro.
Intanto perchè il compromesso storico fu preparato da Moro a prescindere da quello che sarebbe accaduto e poi perchè fu concausa, non secondaria, di tutti i mali odierni, con sperperi e spese, aumenti delle imposte ed elargizioni a mani basse, tutto a carico del bilancio dello stato e tutto per lisciare le clientele dei vari partiti compromessi, determinando il debito pubblico che oggi rischia di schiantare l'Italia.
Se Bersani, Fini, Casini, Vendola e Di Pietro bramano i posti di governo, dovranno conquistarseli a colpi di schede elettorali nel 2013 e dimostrare di riuscire a fare meglio di Berlusconi, scontando anche l'opposizione, agli stessi livelli della loro, di tutto il Centro Destra, da Berlusconi fino all'ultimo degli elettori come il sottoscritto.
Le grandi ammucchiate giovano solo ai burocrati ed a chi, nella massa, nella confusione, riesce a mascherare le proprie incapacità e la propria improduttività.
Oltre ad essere moralmente riprovevoli, politicamente perdenti e ideologicamente ripugnanti.


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1 commento:

Giulio ha detto...

PD e PDL che si alleano assieme ? Ma per favore...non ce lo vedo il PD che vota le misure liberali e quelle della BCE. Il PD che ha votato SI al referendum 2011, che ha tolto lo scalone pensionistico di Berlusconi-Maroni, tutto ad un tratto decide di rompere con Vendola e la CGIL ? Impossibile.
E poi si sa, loro auspicano solo una cosa, il loro sogno erotico: la patrimoniale, il furto dei risparmi.