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10 agosto 2011

Sulle tasse Berlusconi gioca la partita della vita

Dopo l’infame manovra socialista di Tremonti che ha tradito gli impegni assunti dal Centro Destra con gli elettori imponendo un aggravio di tasse sui depositi, Berlusconi ha l’opportunità di redimersi con i nuovi provvedimenti allo studio.
Opportunità di redimersi se concentrerà l’azione sul taglio delle spese e sul far pagare almeno al loro costo i servizi “offerti”, ma anche il rischio di sprofondare all’inferno tra le maledizioni degli Italiani.
Troppi quotidiani oggi parlano di patrimoniale e di aumento della tassazione dei risparmi.
Se il Governo dovesse prendere quella strada non solo avrebbe chiuso con la maggior parte dei suoi elettori, ma legittimerebbe anche ogni iniziativa che, da singoli o da gruppi, prendessero per mettere al riparo i propri denari dall’avidità dello stato.
Se, invece, la necessaria riduzione del debito pubblico fosse raggiunta con i tagli alle spese, con la soppressione di agevolazioni, contribuzioni a pioggia, rottamazioni, con l’aumento hic et nunc dell’età pensionabile per tutti non solo si conseguirebbe un obiettivo virtuoso (il pareggio di bilancio) in tempi brevi, ma si porrebbero le basi per non ricominciare con gli sperperi grazie al carburante (le tasse) degli Italiani che, anzi, potrebbero essere ridotte a livelli accettabili per poter essere pagate da tutti.
Berlusconi è così giunto alla sua partita della vita.
O taglia senza tassare risparmi e patrimoni, oppure muore (politicamente).

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2 commenti:

Nessie ha detto...

Purtroppo non vuoi capire che l'Italia non conta più una beata mazza e che le razionalizzazioni di spesa non le decide più il governo (che è stato commissariato) ma che il tutto viene attuato sotto dettatura di Trichet e dei suoi pasdaran Markel e Sarkò.
Prima si ritorna alla lira meglio sarà per tutti. L'euro è solo un marco camuffato da moneta comune europea. Pertanto è impossibile che economie forti come la Germania si trascinino dietro anche paesi più deboli.

Massimo ha detto...

Euro o lira io parlo di tasse. Meno tasse, più libertà. Meno tasse, meno soldi a disposizione del pubblico da sperperare in elargizioni, rottamazioni, agevolazioni. Euro o lira che sia. E, se fossero vere le indiscrezioni sulle richieste ue circa i tagli, allora dovrei dire: speriamo che "obbediscano".