Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

13 giugno 2011

L’antiberlusconismo uccide l’Italia

Una consorteria anomala che ha visto remare dalla stessa parte per raggiungere il quorum,
Confindustria e cgil,
la chiesa cattolica e le associazioni dei protestanti,
ex (?) comunisti ed ex democristiani,
Forza Nuova e Casapound con i seguaci di Rifondazione Comunista , Rizzo e Diliberto,
i no global con i proprietari di quotidiani e reti televisive globaliste,
Casini con Di Pietro,
il leghista celodurista Zaia e il comunista omosessuale Vendola
D’alema con Fini
,
il tutto assemblato da una stampa di regime di proprietà di finanzieri e industriali e presumibilmente con la benedizione di quella sovrastruttura internazionale che non ha mai amato Berlusconi per la sua indipendenza e gli “aiutini” di organismi che dovrebbero essere super partes in quanto istituzionali ma, chissà com’è ..., decidono e parlano sempre contro il Premier, questi soggetti, tutti assieme appassionatamente sono riusciti (grazie ad un paio di eventi naturali come lo tsunami in Giappone e il brutto tempo dello scorso fine settimana) a raggiungere il quorum referendario ottenendo una nuova arma per destabilizzare il Governo e la Nazione.
In tale ammucchiata troviamo di tutto, da chi sostiene il nucleare e la privatizzazione dei servizi idrici, a chi vi si oppone nel nome di un pauperismo fanatico e delirante, uniti però per togliere di mezzo (o, almeno, provarci ...) Silvio Berlusconi.
Ma l’unione contro Berlusconi non è e non potrà mai essere un progetto politico, sociale, economico, soprattutto se ogni frammento dell’ammucchiata ha il retropensiero di conseguire un proprio utile o un obiettivo specifico, spesso in contrasto con le posizioni altrui.
Una maggioranza di “no” non si trasforma in una maggioranza governativa e se Lega e Pdl non si faranno angosciare dalla propaganda nemica, rappresenteranno ancora una forte maggioranza relativa, idonea a impedire o contrastare la conquista del potere da parte dei comunisti e dei loro caudatari e nuovi alleati del mondo finanziario e industriale.
Il raggiungimento del quorum referendario è una ulteriore difficoltà che si aggiunge a quelle cumulate nel corso di questo disgraziato 2011, ma se non vi saranno fughe in avanti o non ci saranno troppi topi che penseranno di trovare salvezza personale abbandonando la barca del Premier, allora non solo si potrà risalire la china attuando, volente o nolente Tremonti, una riforma fiscale che riduca le tasse a tutti (e non solo ...) ma come in un anno, dalle vittorie in Lazio, Piemonte, Campania e Calabria che seguivano le vittorie alle europee e amministrative del 2009 e alle politiche del 2008, si è passati a queste sconfitte, così si potrà invertire nuovamente la tendenza, vincendo nel 2013.
Tutto, però, dipenderà dal carattere e dalla tenuta dei parlamentari del Centro Destra che devono essere consapevoli del fatto che o si salvano tutti assieme con Berlusconi che, ora più che mai, deve essere sostenuto da tutto il Centro Destra senza “se” e senza “ma”, oppure saranno tutti dannati.
Mi è piaciuto, in questo senso, il Ministro Saverio Romano che, sulla riduzione delle tasse, ha chiosato: e perchè mai dovremmo rinunciare a tagliare le tasse ? Per consegnare i conti in ordine ad un governo di sinistra ?
Qui si parrà la vostra nobilitate ...


Entra ne

6 commenti:

Nessie ha detto...

Ottima la frase di Saverio Romano, ma voglio proprio vedere la manovra di 60 milioni di euro (se non ricordo male) che farà Tremonti per conto dei rapinatori della Ue, se non risulterà destabilizzante per tutti quanti.
C'è anche il rischio di crepare per le banche europee, oltre che di consegnare i conti in ordine per i prossimi comunisti. Quanto a B. è preso tra due fuochi: l'obbedientissimo (troppo!) Tremonti agli Eurocrati della Bce da una parte, e i pasdaran di Obama e della Clinton Frattini e La Russa, dall'altra. Non c'è che dire: consegnato a casa sua. I nostri interessi sono già in svendita, ma nessuno se n'è accorto.

Massimo ha detto...

Federico ha scritto:
"Condivido tutto quello che hai scritto, questo è il momento di serrare i ranghi e di reagire con un programma di riforme radicali che parta proprio da quella fiscale.
Se Tremonti non ci sta ringraziamolo per quanto ha fatto per far quadrare i conti pubblici ed accompagnamolo alla porta, vuol dire che non è più il suo momento e che è giusto sostituirlo (magari con un liberista doc come Antonio Martino. Complimenti per il blog, abbiamo molte idee in comune
Federico
".

Ringrazio Federico e spiego il perchè ho trascritto il commento senza pubblicare l'originale.
Federico ha firmato con nome e cognome, aggiungendo la e-mail (ti scriverò).
Poichè, come è ampiamente documentato, la violenza è a senso unico (da sinistra, sia pur "estrema", contro il Centro Destra) ho inteso tutelare la riservatezza dei dati più sensibili del commentatore.

Freeman ha detto...

il problema è che come scrivi tu: "dipenderà dal carattere e dalla tenuta dei parlamentari del Centro Destra" per questo temo finirà male! comunque, tanti no assieme non fanno un sì, la strada dell'ammucchiata tutti contro Berlusconi, che stanno intraprendendo li travolgerà un'altra volta come è successo a Prodi.

Massimo ha detto...

Freeman. La colpa è anche nostra. Quanti di noi (io in primis) disdegnano l'impegno diretto in politica, pensando di fare già abbastanza scrivendo un post ? Certamente è meglio occuparsi un po' di più della propria professione, anche perchè in tal modo ci scappa sempre un guadagno extra, che non fa mai male. Per forza la politica resta delegata a chi ha voglia di farla e, tutto sommato, anche il carattere per sopportare gli insulti dei nemici. Possiamo poi biasimarli se alcuni, quando ne vedono l'occasione, si fiondano su un possibile guadagno personale ? Che non è sempre e soltanto vil denaro, ma anche una posizione sociale, un riconoscimento pubblico ...

Freeman ha detto...

E’ vero è sempre più facile criticare che fare e su questo accolgo la tua critica in pieno, tra l’altro tocchi un tema, quello dell’impegno diretto che meriterebbe molto spazio. Ma aggiungo solo che quello che contesto ai nostri rappresentanti non sono i loro privilegi, quanto piuttosto la mancanza di idee, (forse anche di ideali ma non sono così pretenzioso) di iniziative, di essere scollegati dal mondo reale. In fondo, come ricordavi tu, noi facciamo il nostro lavoro, loro dovrebbe fare il loro. Vorrei sapere se c’è qualcuno tra gli eletti in Parlamento che crede veramente che bisogna abbassare le tasse e rimandare indietro i clandestini o lo pensano solo gli elettori?

Massimo ha detto...

Credo ci siano :-). Credo anche che bisognerebbe dare più spazio per ricordare non i topi che scappano dalle barche che pensano stiano affondando, ma i tanti eroi che resistono, anche in parlamento, sulla stessa trincea in cui sono stati eletti, sempre a fianco del Premier.