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11 aprile 2011

Quinte colonne


L’invasione degli immigrati fornisce una nuova arma a disposizione di quella sovrastruttura di poteri forti internazionali che vorrebbe far tornare l’Italia asservita ai loro interessi.
Da un lato l’azione di guerra contro la Libia che ha messo in pericolo i contratti economici italiani e, soprattutto, ha tolto il tappo a migliaia di infelici (e tanti criminali fuggiti dalle locali galere) che si stanno riversando sulla nostra terra
Dall’altro l’unione sovietica europea non solo non aiuta l’Italia nella emergenza, ma sistematicamente boccia le iniziative tendenti a ripartire su tutti gli stati membri l’onere della invasione, pretendendo peraltro, tramite le organizzazioni internazionali, che comunque l’Italia soccorra e ospiti gli illegali.
Delle due l’una: o sono illegali e vanno respinti anche con la forza, oppure sono profughi e allora l’onere per aiutarli deve essere ripartito tra tutti.
In questa situazione ci si aspetterebbe che tutte le forze politiche italiane si schierassero a difesa dell’interesse nazionale, soprattutto dopo l’indigestione di Tricolori e Inni di Mameli, cantati da neofiti che si sono persino autodefiniti “patrioti”.
Invece prevale lo spirito di fazione (e forse anche qualcosa di più e di peggio).
Bersani e Napolitano, Fini e Casini, D’alema e Di Pietro, attaccano il Governo o subdolamente gli mettono continuamente i bastoni fra le ruote e gongolano ogni volta che l’unione sovietica europea o singoli stati respingono le richieste di Roma sulla gestione degli immigrati.
Un malcelato piacere pervade costoro che pretendono che l’Italia soccorra i clandestini e poi li ospiti, li alloggi, li nutra.
Ma non ci dicono con quali soldi.
Ha ragione Calderoli a proporre il ritiro delle truppe dalle altre guerre di sinistra (Libano e Kossovo) per acquisire uomini e risorse per difendere i nostri confini.
Ha ragione Berlusconi nell’intimare all’unione sovietica europea che o si fa carico del problema oppure è inutile restare uniti.
Mi piacerebbe fossero conseguenti nei fatti, anche a costo di una nuova autarchia, magari in piena sintonia con la Russia di Putin che ha bisogno di tecnologia e fantasia (di cui noi Italiani abbondiamo) e che può darci materie prime e appoggio militare.
Purtroppo è difficile contrastare un infame mondialismo che ha evidentemente già designato l’Italia come contenitore degli illegali, con la complicità delle quinte colonne interne che non si curano di quale nazione potranno amministrare (sotto mandato straniero ed eterodiretti), pur di impossessarsi delle poltrone dalle quali oggi sono, fortunatamente, escluse.
Del resto il primo atto contrario al Centro Destra di Fini, nel settembre 2003, fu proprio la proposta di concedere il voto agli immigrati, cavallo di battaglia di tutta la sinistra.
Accoglienza, permesso di soggiorno, cittadinanza, voto, ecco le tappe per devastare la Nazione Italiana alle quali si prestano i “patrioti” che hanno sventolato il Tricolore appena un mese fa.
Il tutto in piena sintonia con quella sovrastruttura di poteri forti internazionali che, senza alcuna legittimazione popolare, pretende di dettare tempi e regole dello sviluppo mondiale, come giocando su una gigantesca scacchiera, in cui noi Italiani siamo considerati sacrificabili come un pedone marginale.
Ma la sovrastruttura (che somiglia comunque sempre più alla Spectre nei film di James Bond) fa solo quel che le detta una visione economicista e internazionalista della società.
Grave invece è la responsabilità delle quinte colonne interne, che fanno mancare una doverosa solidarietà per sposare, con l’unico fine della poltrona personale, politiche antinazionali che porterebbero l’Italia a diventare un gigantesco meticciato, senza radici e senza futuro che non sia servile e senza Libertà, Indipendenza e Sovranità.

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2 commenti:

Nessie ha detto...

Benvenuto nel club dei malpensanti dietrologici nonché complottisti :-). Hai capito quale sconcia manovra c'è dietro a questo invio di valanghe di clandestini? Che li si chiami profughi, clandestini, o extracomunitari(rifiuto il termine onusiano "migranti" perché si addice alle cicogne e ai fenicotteri)essi sono comunque INVASORI, speditici qui per colonizzarci. Una volta qui in quantità esorbitante, sarà un gioco da ragazzi dar loro i famosi "diritti di voto". Anzi, saranno loro a mettere in riga noi. Spero anch'io che il Cav, la Lega, Calderoli ecc. abbiano un sussulto di istinto di autoconservazione e li rispediscano al mittente senza farli più sbarcare. Sennò siamo irreversibilmente fritti. Come cittadina sono letteralmente allibita.

nuovopatriota ha detto...

Non esiste la distinzione tra clandestini e profughi: L'Africa è terra di tumulti e in futuro, con il progressivo calo del petrolio, lo diventerà ancora di più. Ci saranno altre guerre. Chi è considerato clandestino oggi sarà considerato profugo domani.
Sono solo invasori. Punto.
Che restino a combattere per la loro terra come gli italiani han combattuto per l'Italia!

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+nuovopatriota+
[torneranno i crociati.. e saran mazzate!]