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No alla deriva

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30 gennaio 2011

D'alema tenta Casini per saccheggiare meglio le nostre tasche

Mentre le truppe togate, tastierate e microfonate continuano ad preoccuparsi di sbirciare sotto le lenzuola del Premier, i politici di sinistra, da quelle commissariati, continuano a discutere di tasse ... da appiopparci e del sistema migliore per riuscirci.
Nel fine settimana è stato il turno del cosiddetto “terzo polo” (ma terzo dove, visto che vota sempre con la sinistra ?) che nel nulla del suo convegno (a parte la rimozione di Berlusconi - contro il quale sono stati pronunciati ogni genere di esorcismi - non si è saputo di alcun progetto politico) ha rilanciato l'ipotesi di patrimoniale e di tasse sui risparmi in perfetta sintonia con Veltroni, Amato, Bersani e Bindi.
D'alema coglie al balzo l'occasione e propone a Casini (e lo sventurato rispose che si può riflettere sulla proposta) una allenza dei gabellieri per abbattere Berlusconi.
La parte sana della Nazione che non è accecata dall'odio verso il Premier, capisce subito che, per dare a tutti i congiurati una fetta di potere in caso di successo, le mucche da mungere saranno i cittadini per i quali i gabellieri preparano patrimoniali, tasse sui risparmi, tasse sulla casa, tasse "di scopo".
Sembra che quei funzionari di partito diano già per spacciato il Presidente del Consiglio (che anche venerdì sera, nel suo messaggio ai Promotori della Libertà, ha promesso che, finchè sarà lui a Palazzo Chigi, non ci sarà mai alcuna patrimoniale: un motivo in più, se fosse necessario, per sostenerlo) e assaporino il gusto di tornare a ravanare nelle nostre tasche per foraggiare le loro clientele e questo sogno li induca a fantasticare sulle gabelle più fantasiose, pur di mettere le mani sui nostri soldi.
Il Premier nel 2006 affermò una verità lapalissiana: non ci possono essere elettori così coglioni da votare contro il proprio interesse.
A distanza di cinque anni dobbiamo constatare che un virus deve aver colpito una, purtroppo consistente, minoranza degli Italiani se si ostinano a sostenere personaggi che, come hanno dimostrato nel 1996 e nel 2006, come primo atto di governo aumentano le tasse.
Le aumentassero, poi, per migliorare e rendere più efficienti i servizi, almeno un utile ricadrebbe anche su di noi, purtroppo le aumentano per dissipare i nostri soldi a favore di iniziative che quando non sono ideologicamente repellenti, sono inutili tranne a chi le organizza con i nostri soldi.
Sarei pronto a versare, ogni cento euro di riduzione delle tasse che dovesse determinare la riforma fiscale promessa da Berlusconi, il 10 per cento a favore dei divertimenti del Premier a condizione che continui il ciclo virtuoso della riduzione delle tasse.
Certamente non sono disponibile a versare neppure una lira fuori corso per finanziare
la rai,
le trasmissioni dell'odio politico gestite dai conduttori di sinistra,
i giornali che devono mantenersi con i lettori e non con i contributi pubblici,
teatri e cinema che devono mantenersi in base agli incassi che seguono belle opere e bei film,
le associazioni del cosiddetto volontariato che non si capisce perchè, se sono volontarie, vogliano i soldi delle nostre tasse,
i sindacati con i loro patronati e caf che devono mantenersi facendo pagare i servizi che forniscono e con i contributi degli iscritti, come tutte le associazioni,
gli esuberi di un pubblico impiego elefantiaco e improduttivo,
gli sprechi clientelari delle amministrazioni locali, specialmente al sud e potrei continuare.
A ben vedere, ci costerebbe molto meno finanziare una serata ad Arcore (ammesso e non concesso che sia come viene, con la bava alla bocca, descritta dalla sinistra …) che non tutto l'ambaradan che la sinistra stessa mette in piedi per elargire i soldi che vorrebbe continuare a prelevarci dalle nostre tasche.
E tutto quel che ho elencato appartiene, purtroppo, alla realtà.
Sono tutte spese, che ritengo inutili, che gravano sul pubblico, cioè sulle nostre tasche e che contribuiscono a taglieggiare i nostri guadagni.
Tutte spese che chi, oggi, cerca anche con i mezzi più meschini e rivoltanti, di sostituirsi a Berlusconi, incrementerebbe e finanzierebbe con
le sue (della sinistra) patrimoniali,
le sue (della sinistra) “tasse sulle rendite finanziarie e immobiliari” (cioè le tasse sui risparmi e le case)
e con le sue (della sinistra) “tasse di scopo” (cioè le una tantum di una volta, moltiplicate all'infinito).
La sinistra (e i suoi caudatari del cosiddetto “terzo polo”) è l'Italia delle tasse e della spesa fuori controllo.
Berlusconi ci propone, da sempre, l'Italia della Libertà e del primato dell'Individuo.
Chi può avere dubbi su quale Italia scegliere ?

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