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03 dicembre 2010

Follia pura sfiduciare Berlusconi

Il 14 dicembre, se il giorno precedente Santa Lucia non avrà restituito la vista e il buon senso a qualche deputato, il Premier Berlusconi potrebbe essere sfiduciato da una sommatoria di voti comprendenti gli sconfitti del 2008 (e del 2009 e del 2010) e alcuni traditori che, eletti sotto le insegne per Berlusconi Presidente” avendo cambiato (legittimamente) idea, invece di dimettersi - meritando stima e conservando la propria dignità - sono rimasti aggrappati alla poltrona e voterebbero contro Berlusconi presidente.
Chi si appresta a votare contro Berlusconi non vuole che il Popolo si pronunzi su quello che, con ogni evidenza, sarebbe un golpe di palazzo, se sostituissero al Premier scelto dal Popolo un re Travicello scelto dalla oligarchia della burocrazia e della partitocrazia.
Già questo primo dato indica quanto poco sappia di democrazia la congiura degli antiberlusconiani.
Se poi evidenziamo che l'appoggio esterno agli antiberlusconiani è fornito dagli assistiti di sempre, dalle strutture della spesa pubblica, dalle classi imprenditoriali che mirano ad ottenere benefici a spese di tutti e da una “sovrastruttura” straniera avida di denaro e di potere e indifferente alle esigenze dei popoli, allora comprendiamo quanto sia folle, per il solo gusto di sconfiggere Berlusconi, votargli la sfiducia.
Ma l'odio prevale sulla ragione e se sfiducia ci sarà saremo tutti legittimati a sputare (metaforicamente, ma solo per evitare fastidi processuali) in faccia a quei parlamentari, eletti per Berlusconi che invece avranno votato contro Berlusconi.
Gli oppositori di Berlusconi non hanno un progetto che non sia eliminare il Premier, non hanno un programma che non sia l'assalto alla diligenza del tesoro pubblico, non hanno idee se non quelle più devastanti per la solidità morale e l'identità della nazione.
Ho molti dubbi che abbiano una maggioranza elettorale.
Ne ho ancor di più che possano mettersi tra loro d'accordo una volta che Berlusconi fosse stato costretto all'esilio dorato in qualche sua splendida (e meritata) villa caraibica.
E cosa potrebbero fare per distinguersi da Berlusconi ?
Una legge elettorale, annunciata, che rimuova l'unica riforma positiva della seconda repubblica: la stabilità governativa con il premio di maggioranza.
Così da tornare ai complotti di corridoi ed ai governi deboli e inetti di durata semestrale.
Possono vessare i cittadini con tasse sui risparmi e sulla casa.
Possono approvare leggi favorevoli a lobbies finanziarie e imprenditoriali.
Possono imprimere una spinta, forse definitiva, verso la deriva morale della nazione con leggi che accontentino le pulsioni più perverse e le istanze più nichiliste.
Possono bloccare le riforme della giustizia, del federalismo, dell'università, dando una spinta ulteriore verso l'ingiustizia, verso gli sperperi di denaro, verso l'ignoranza culturale.
Possono concedere il voto e la cittadinanza agli immigrati, seppellendo l'identità nazionale e ogni concetto di Patria.
In sostanza, gli antiberlusconiani possono solo ottenere quel che, invano, da soli, i comunisti hanno cercato di conseguire in 90 anni di lotta politica: la distruzione della nazione italiana.
Se voteranno la sfiducia e complotteranno per non restituire la parola al Popolo con immediate elezioni, una sola soluzione sarà disponibile: la secessione del Nord e l'addio all'Italia nel 150° anniversario della proclamazione del Regno unitario.
Un addio che la Lega potrà formalmente far votare in Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, ma che, comunque vada, sarà nella testa di tutti e, soprattutto, nel comportamento di ciascuno di noi.
Perchè anche se stiamo ancora troppo bene per scendere in piazza e fare una rivoluzione popolare contro i congiurati, negli atti di tutti i giorni ci comporteremo conseguentemente, mirando solo ed esclusivamente al nostro interesse personale ed utile immediato.
Perchè gli sconfitti alle elezioni e i traditori che ne supportassero il ribaltone non sarebbero degni di essere rispettati e seguiti come guide della nazione, avendo posto in atto un comportamento esecrabile e antipopolare.

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5 commenti:

Nessie ha detto...

Mala tempora, caro Massimo. Il male è più forte non solo del bene, ma anche di ciò che ci è utile e ragionevole. Non siamo nella situazione della Grecia e dell'Irlanda.

Ma Fini, Casini, Bersani, Vendola e Di Pietro, vorrebbero che lo fossimo. Quando si dice, la perfidia. Da voltastomaco.

Massimo ha detto...

Purtroppo quelli hanno una tal faccia di bronzo che dire che fanno venire il voltastomaco, che dovremmo sputare loro in faccia, che fanno ribrezzo, non ne modifica l'atteggiamento. A tal punto è scomparso ogni concetto di dignità, onore, lealtà.
Con Fini che nega l'evidenza (l'alleanza con la sinistra) quando il suo Bocchino annuncia "317 voti" computando anche quelli di Di PIetro e della sinistra. Sì, mala tempora currunt spero che Berlusconi e Bossi non restino a guardare ...

marmando ha detto...

Eppure penso che Berlusconi potrebbe infine ottenere la fiducia, visto che non credo che il fronte dei finiani sia così compatto.
Ma credo anche che questa fiducia sarebbe una mela avvelenata, dato che poi sarebbe comunque difficile governare in queste condizioni.

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Purtroppo ho sentore che Berlusconi stia trattando, dopo aver visto ieri Bocchino ospite da Fede. Ed è un peccato. Meglio il voto che continui ricatti...

Massimo ha detto...

*Marmando. Credo anche io che sarebbe meglio andare sotto alla camera per poi piantare una grana enorma a Napolitano per ottenere il voto anticipato, piuttosto che galleggiare prodianamente, dovendo conquistare una maggioranza ad ogni voto.

*Stars. Sì, Bocchino l'ho visto ieri anche io. Ma a me è sembrata solo una concessione "par condicio", tanto che Fede gli ha messo davanti Gasparri che non le ha certo mandate a dire. E anche oggi Berlusconi ha ribadito le sue affermazioni, sostanzialmentre anche correggendo le aperture di Cicchitto sulla legge elettorale. Spero proprio che si vada al muro contro muro e poi al voto a marzo. ;-)