Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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No alla deriva

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11 ottobre 2010

Progetti concreti vs parassitismi parolai

La sinistra ha una unica ossessione, un incubo con tanto di nome e cognome: Silvio Berlusconi.
A sinistra sono talmente condizionati dal Cavaliere, da sposare qualsiasi causa purchè sia di ostacolo all’azione del Premier.
Così leggiamo le baggianate di Bersani sul governo degli sconfitti, la santa alleanza, il cln antiberlusconiano con dentro tutti, il superbonus di 3mila euro anche per i neonati figli di immigrati cui si vorrebbero spalancare le porte della Nazione e il conto da pagare da presentare agli Italiani sotto forma di aumento o ripristino delle tasse sui risparmi e sulla casa.
Tutto ciò non è progetto, perchè da tale disordine deriverebbero solo utili stratosferici per i “poteri forti” internazionali, quella “sovrastruttura” che vuole ostacolare Berlusconi e di cui parlava nelle intercettazioni il segretario della Marcegaglia che, oggi, cerca di sminuire tutto a sue ipotesi.
Tolto l’antiberlusconismo cosa resta?
Un miscuglio di pretese, di regalie, di promesse, di proposte che rappresenterebbero la più totale deriva, morale ed economica, della nazione.
E’ bene quindi ricordare perchè i politici vengono votati.
I parlamentari occupano quel seggio per rendere l’Italia più sicura e gli Italiani più ricchi.
I parlamentari occupano quel seggio per aumentare il nostro Benessere e per difendere la Vita e le Proprietà degli Italiani.
I parlamentari occupano quel seggio per garantire la Sovranità Nazionale e Popolare e dare più Indipendenza e Libertà agli Italiani.
I parlamentari occupano quel seggio per difendere gli Italiani più deboli o impossibilitati a farlo da soli e per dare alle nuove generazioni di Italiani quelle basi morali ed etiche che consentano loro di essere orgogliosi della nostra Storia, delle nostre Radici, delle nostre Tradizioni, perchè le coltivino e le tramandino alle generazioni successive in uno con la proprietà esclusiva della nostra Terra.
Tutte queste esigenze le troviamo nel programma e negli atti del Centro Destra.
Meno tasse per rendere gli Italiani più ricchi e aumentarne il Benessere.
Severa politica dell’immigrazione per rendere l’Italia più sicura e tramandare ai posteri proprietà e sovranità.
Federalismo per renderci più consapevoli ed orgogliosi delle nostre tradizioni e radici.
Regole precise perchè siano rispettati quei limiti etici e morali che differenziano una società depravata e decadente, da una forte e in crescita.
Non sono aspetti che troviamo solo in Italia, perchè gli esiti elettorali in tutte le nazioni europee, ultimo nelle elezioni locali a Vienna, ci dicono che questi nobili sentimenti sono in forte crescita ed animano un numero di persone sempre crescente.
Chi riuscirà per primo a tradurre in realtà costante tali premesse, quello sarà in grado di consegnare alla sua nazione il primato ed il ruolo guida del futuro.
Appare quindi chiaro come l’ossessione antiberlusconiana della sinistra non sia solo miope e senza alcun respiro progettuale, ma sia anche contraria agli interessi nazionali perchè frena l’Italia quando avremmo invece bisogno di accelerare sulla strada indicata dal Premier e dalla Lega.
Se vogliamo stare bene, noi e i nostri figli, dobbiamo spazzare via le furbizie, i tatticismi, i parassitismi parolai, per percorrere con decisione quella strada che, ancora con troppa timidezza, è stata iniziata dal Centro Destra e da Berlusconi.

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4 commenti:

and ha detto...

Io non sono nè Berlusconiano, nè tantomeno antiberlusconiano, o a favore della sinistra, ma faccio parte del "partito del NON VOTO", visto che a essere sincero non mi piace particolarmente ne il centrodestra, nè il censtrosinistra.
Sempre il solito MAGNA MAGNA.
L'unica cosa che posso apprezzare della destra, rispetto alla sinistra è la politica sull'immigrazione.
Ma poi per il resto, idealmente tendo più verso i valori liberali e libertari, e questi ultimi sono "stuprati" regolarmente sia a destra che a sinistra.
Però non posso fare a meno di correggerti sulle tasse.
Negli ultimi 30 anni circa, la pressione fiscale è andata regolarmente aumenatando anno dopo anno, sia con Berlusconi, che con altri governi!
Da quel punto di vista sono tutti uguali...promettono, promettono, e non mantengono un cazzo.

Ti ricordo che una porcata come il salvataggio Alitalia, non l'ha fatta un governo di sinistra...

Massimo ha detto...

Le statistiche non riflettono perfettamente la situazione, perchè in un periodo di flessione del pil la percentuale apparente di carico fiscale è superiore. Così per quanto riguarda la considerazione di "tasse" relative ai premi pagati per i condoni. Sono tasse recuperate, eppure fanno media generale. Resta il fatto che dalla parte di Berlusconi c'è la riforma fiscale del 2005 che, sia pur per un caffè algiorno, anche a sinistra furono costretti ad ammettere che riduceva le tasse. Poi c'è la parziale abolizione dell'Ici anche se non su tutte le case. Ma soprattutto c'è il fatto che non ha aumentato le imposte, non ci ha messo le mani in tasca, non ha messo tasse di scopo per il terremoto in Abruzzo. A sinistra, invece, c'è il doppio aumento del 1996 e del 2006 delle aliquote, la sovrattassa del 5% sulle rendite catastali, la tassa sull'europa e il progetto di aumentare dal 12.5% al 20% le tasse sui risparmi, reitrodurre l'ici e tassare comunque le case che chiamano rendite immobiliari.
Quanto all'Alitalia sono d'accordo: doveva fallire. Ma Berlusconi ha almeno scritto la parola fine a tutti gli esborsi che lo statalismo assistenzialista aveva imposto per sorreggere una società fallita cronica.

and ha detto...

Guarda in questa situazione politica così penosa, con questa presunta opposizione ridotta al peggio del peggio, veramente inguardabile, e totalmente indifferente ai problemi concreti degli italiani (come i problemi economici tipo la disoccupazione o i problemi sociali, di ordine pubblico ed economici causati da un'immigrazione selvaggia ecc...) anche un governo mediocre, come quello di PDL e LEGA , può apparire facilmente il meno peggio.

Ma siamo sinceri nemmeno il governo attuale rappresenta quel governo ideale, a cui tutti i cittadini onesti e intelligenti aspirano!

Berlusconi e Bossi, avevano promesso l'abolizione delle province, e non l'hanno fatto, avevano promesso meno tasse, anche per favorire la libera impresa, e il lavoro autonomo, e non l'hanno fatto....e probabilmente se prendessi in mano il programma con cui si sono fatti eleggere, si troverebbero tante altre promesse non mantenute!

Per quanto riguarda la pressione fiscale in generale, ti assicuro che anche nei governi Berlusconi non è mai diminuita(basta guardare i dati ufficiali!), è stato fatto solo qualche gioco di prestigio( cioè diminuire qualche tassa, per aumentarne qualche altra)

D'altra parte uno che avresse davvero la volontà di abbassare le tasse e favorire il libero mercato, se fosse coerente, non avrebbe mai salvato Alitalia, a spese STRATOSFERICHE per i contribuenti!

Massimo ha detto...

Berlusconi ha dovuto affrontare due "bazzecole" come l'11 settembre e la crisi finanziaria mondiale deflagrata con il fallimento Lehman oltre ad un fatto interno come il terremoto in Abruzzo. Meno male che c'era lui al governo, perchè gli altri ci avrebbero impoveriti con tasse in aumento e tasse di scopo (quelle che uuna volta erano le "una tantum" che rimangono in eterno).
Che si vorrebbe più coraggio nel perseguire la politica fiscale l'ho scritto più volte. Non mi sembra però che nelle altre nazioni stiano meglio, anzi ... e non hanno i Casini e i Fini che mettono sistematicamente i bastoni fra le ruote. Poi non bisogna confondere le tasse sui redditi (imposte) da quelle sui servizi (tassi). Sono liberalissime le tasse che facciano pagare chi utilizza un servizio senza scaricarne il costo anche su chi non lo utilizza. Questo spostamento della leva fiscale è appena iniziato, ma consentirà a tutti noi di usare i nostri soldi per quello che ci interessa e non per quello che interessa gli altri. E non è trascurabile l'inizio del federalismo fiscale, che premierà le regioni i cui cittadini hanno eletto amministratori capaci e non ideologici, facendo pagare le scelte ideologiche ai cittadini di quelle regioni che hanno operato male e non distribuendo i costi su tutti per errori di alcuni.