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03 ottobre 2010

Berlusconi si riscatta

Non faccio in tempo a mettere in linea un post critico sulla soluzione parlamentare derivante dalle finiate degli ultimi anni, culminate con la costituzione di un gruppo parlamentare scissionista dal Pdl, per poi partire per il fine settimana, che la radio mi informa sul riscatto del Cavaliere e Premier.
Certo, magari non lo avrà voluto, ma le registrazioni carpite e pubblicate sui siti di giornali nemici mi riconciliano con Berlusconi che ritrovo in piena forma e, soprattutto, è il Berlusconi che vorrei.
Nel giorno in cui un attentato fallito al direttore di Libero, Maurizio Belpietro, viene preso ampiamente sotto gamba (quando non peggio) dalla sinistra bavosa (mi piacerebbe proprio vedere cosa accadrebbe se attentassero, che so, a Scalfari o a Santoro ...) ecco che la "manina" provvidenziale cerca di spostare l'attenzione su delle sciocchezze.
Che Berlusconi, con buone ragioni, abbia in uggia questa magistratura è notorio e le toghe rosse ci hanno messo ampiamente del loro nell'azzeramento della fiducia e credibilità della giustizia che oggi naviga, per almeno la metà degli Italiani (poco più) al livello della temperatura esterna di Plutone.
Che Sgarbi, nel definire la Bindi "più bella che intelligente" ci abbia pienamente azzeccato lo dimostra anche la reazione della stessa Bindi che vorrebbe persino censurare le parole e le opinioni che si esprimono in privato, segno di una mentalità totalitaria, che non ammette libertà di pensiero e, soprattutto, indice di quanto sia caduta in basso la dirigenza comunista, visto che la Bindi è la presidentessa non del Borgorosso football club, ma del pci/pds/ds/pd.
Del resto non si capisce perchè inalberarsi per una battuta sulla Bindi, quando tutti ridono se il bersaglio di barzellette e satire è Berlusconi.
Chi la fa, l'aspetti.
Supera poi il ridicolo la reazione contro la presunta "bestemmia" del Premier, imprecazione di uso comune, soprattutto perchè parte di chi finge di "scandalizzarsi", proviene dalle file di chi della blasfemia nei confronti della religione, del papa, dei principi e dell'insegnamento della chiesa e anche della divinità cattolica ha fatto una bandiera di "libertà", sostenendo l'aborto (come stigmatizza oggi, meglio di ogni editoriale, la vignetta di Krancic*) o articolando l'elevazione a dignità di legge dei capricci degli omosessuali con i dico/pacs o sostenendo il diritto a sopprimere la vita di un malato terminale e inpossibilitato a difendersi.
Abbiamo poi la vicenda del Sole delle Alpi ad Adro.
Fossi nel sindaco terrei il punto: d'accordo, visto che me lo chiedete così insistentemente, a togliere i simboli.
Ma il costo dell'operazione sia a carico di chi pretende la rimozione, perchè il Sole delle Alpi è un simbolo della comunità di Adro e, quindi, non vi sono ragioni per rimuoverlo.
E' un po' come il Fascio Littorio, simbolo dell'Autorità delle magistrature di Roma e che appartiene alle nostre Radici, al nostro Popolo, ma che, solo perchè fu mutuato dal Fascismo, è stato ostracizzato, bandito e persino vietato.
A proposito di Roma.
Le battute su "s.p.q.r." si sprecavano sin dalle elementari, Bossi non ha fatto altro che ridicolizzare una legge che sperpera denaro di tutti, come quella per Roma capitale.
Non può mancare la solita, trita e ritrita, polemica su una barzelletta sugli ebrei e su una battuta di un senatore Pdl, Ciarrapico, per rendere l'idea dell'equazione tra Fini e Giuda.
Naturalmente il tutto (Belpietro, Bindi, Adro, spqr, Ciarrapico) mostra la ipocrisia della sinistra che usa sistematicamente due pesi e due misure.
Non ho sentito reazioni adeguate alle esternazioni di Di Pietro, ad esempio, come non ho sentito dal pci/pds/ds/pd richieste di dimissioni contro Fini per la vicenda di Montecarlo.
E perchè sono sempre bersaglio della satira i giornalisti di Centro Destra, mettendoli quindi al centro del mirino (se non è Belpietro è Feltri, Fede e persino Minzolini e Vespa) ?
E cosa vuol dire che se ci fosse contraddittorio da Santoro non verrebbe rispettata la libertà del giornalista ?
E allora che caspita ci si tiene una legge sulla "par condicio" che inibisce ai giornalisti di fare i telegiornali come preferiscono durante la campagna elettorale ?
E non ho sentito adeguate proteste nei confronti delle aggressioni che subisce Israele o le barzellette contro i cristiani (tranne quando le racconta Berlusconi).
Ben venga il Berlusconi carpito, che ci riconcilia con il nostro Premier, ma che getti finalmente la maschera e sia tale, bello aggressivo, anche in parlamento.
Le colombe sono una autentica palla al piede, se ne liberi al più presto e si lasci consigliare solo dal suo istinto che emerge da tali filmati e che conquista il cuore degli elettori del Centro Destra.

*La vignetta di Krancic è stata pubblicata ne Il Giornale di domenica 3 ottobre 2010.

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