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23 febbraio 2010

Una gonna non fa un Governatore *

Berlusconi ha recentemente presentato in pompa magna le quattro candidate governatrici del Centro Destra.
Tre di loro non hanno alcuna possibilità di essere elette: Emilia Romagna, Toscana, Umbria sono saldamente nelle mani del pci/pds/ds/pd, come sempre, sin dall’inizio delle esperienze regionali quando queste tre regioni furono le sole amministrate dal pci con la prima tornata elettorale del 1970.
Il voto al Centro Destra in quelle regioni diventa quindi solo una testimonianza di sostegno al Premier, tranne in Emilia Romagna dove la candidata Anna Maria Bernini sembra essere troppo sbilanciata verso Fini e, quindi, si rischierebbe non di rafforzare il Premier, bensì il presidente della camera che gli sta remando contro.
La quarta candidata è la più fortunata.
Si presenta in una regione, il Lazio, scossa dallo scandaloso (e per me ripugnante) comportamento privato del precedente governatore, il dimissionario Marrazzo, in cui il Centro Destra miete consensi che aspettano solo di essere colti.
Un qualsiasi candidato di prestigio del Centro Destra non avrebbe alcuna difficoltà ad essere eletto.
Purtroppo Fini ha imposto la sua candidata.
Un personaggio politicamente equivoco che sembra più a suo agio nel criticare la sua parte politica che il nemico rosso.
Della Polverini si ricordano gli scioperi generali contro i Governi Berlusconi negli anni 2001-2006 cui entusiasticamente ha aderito; affermazioni mai smentite come quella secondo la quale lei sarebbe di Destra come Cicciolina sarebbe vergine e, in tempi recenti, la scelta di un simbolo in cui il colore rosso è prevalente e la presa di distanza da un candidato nella sua lista “colpevole” di distribuire calendari con immagini del Duce.
C’è da fidarsi di questo personaggio ?
Io dico di no, purtroppo la regione Lazio la può perdere solo lei, visto il vantaggio di cui gode il Centro Destra.
Se votassi in Lazio voterei per Roberto Fiore (Forza Nuova) , ma, sostengono i finioti sostenitori della Polverini, quel voto potrebbe consentire alla Bonino di diventare governatore.
E’ evidente che io non apprezzo neanche un po’ la Bonino, i radicali e le loro idee che, dal mio punto di vista, rappresentano la traduzione politica della deriva morale (che non ha nulla a che vedere con corruzione, tangenti e sprechi, ma riguarda le fondamenta stesse sulle quali deve poggiare un modello di società e quindi qualsiasi progetto sul suo sviluppo) cui possa andare incontro la nostra Nazione.
Ma che gusto ci sarebbe ad eleggere un governatore che, poi, alla prova dei fatti, si schiererebbe sulla stessa linea in cui si schiera la Bonino ?
Abbiamo già visto in precedenza il lapsus sulle coppie di fatto.
Abbiamo visto il comportamento tenuto da Polverini negli anni del “potere” sindacale.
Sappiamo con chi stia all’interno del Centro Destra.
Non ne sappiamo abbastanza per dire di “no” alla sua candidatura ?
Non è meglio avere un governatore che sia nemico dichiarato delle nostre idee, invece di votarne uno sulla cui affidabilità politica abbiamo molti dubbi ?
Meglio un governatore in meno, che un supporter di Fini in più.

* Post scritto il 17 febbraio

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2 commenti:

Reineke ha detto...

Cioè, spiegami, per te è più grave essere omosessuali che corrotti? Certo che te c'hai il chiodo fisso

Massimo ha detto...

Reineke, ti ho già consigliato di dormire, alle 2,30, perchè continui a non capire quello che leggi (se leggi ...) visto che commenti così un post in cui non ho menzionato nè la corruzione, nè l'omosessualità.