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21 ottobre 2009

Flessibile, fisso o … Ferrarelle ?

Tremonti ha tessuto l’elogio del posto fisso e si sono scatenate le polemiche.
Tremonti ha detto delle ovvietà, ma sembra che nella politica italiana, sempre alla ricerca di un motivo per darsele di santa ragione, anche la più banale delle considerazioni non viene compresa.
In uno stato dove la “dietrologia” è sport nazionale, tutti a domandarsi cosa c’è “dietro” questa ultima uscita del Ministro per l’Economia.
Naturalmente la tesi più gettonata è che “dietro” ci sia la lotta per la successione a Berlusconi (che con tutti gli auguri di morte che riceve dai “democratici” e “civili” supporters della sinistra, probabilmente prolungherà la sua vita fino a seppellirci tutti, così che il suo successore non è ancora nato).
Ma Tremonti ha semplicemente espresso quel che tutti pensiamo.
L’Italia è una nazione con una alta densità abitativa e come non c’è posto per gli immigrati, così non ci sono opportunità per zingarate lavorative, quando uno spostamento non solo comporta la un lavoro, ma anche una casa e una cerchia di amicizie.
In Italia non ci sono le vaste prateria dell'America o i deserti dove far sorgere una città che prosperi con il gioco d'azzardo.
La flessibilità, intesa come frenetico cambio di lavoro non è nelle nostre abitudini che, invece, si manifestano e consentono a ciascuno di noi di esprimersi al meglio, quando alle spalle c’è stabilità tanto economica, quanto sociale che affettiva.
Per cui quella di Tremonti è una ovvietà.
Ma come poter realizzare questa aspirazione giusta e legittima senza compromettere la produttività ?
Sì, perché posto fisso non deve essere sinonimo di lavativi e pelandroni.
Qui entrano in gioco nuove leggi e maggiori controlli, come quelli posti in atto dal Ministro Brunetta nel pubblico impiego che è il fulcro del posto fisso visto in modo negativo.
Ma si deve tornare a parlare anche di libertà di licenziamento da parte degli imprenditori, naturalmente all’interno di un quadro normativo che penalizzi gli abusi e di una serie di ammortizzatori sociali che consentano di tutelare realmente il reddito di chi viene licenziato fino a che non possa trovarne un altro (ma se lo rifiuta perché ha pretese diverse, allora non può più continuare a ricevere aiuti statali).
Lo stato non deve intervenire nell’economia, per cui i rapporti tra le parti devono restare privati, ma può e deve fornire quella rete di garanzia per chi, senza sua colpa, perde il lavoro.
E’ necessario eliminare ogni pastoia burocratica per l’apertura di una impresa e di una attività liberale, per consentire a chiunque di tentare la via del lavoro autonomo o della libera professione.
Chi opta, invece, per il posto fisso, deve adattarsi a ricevere un reddito di gran lunga inferiore a quello potenziale di chi rischia in proprio come imprenditore.
In un sistema di libero mercato, come è quello che auspico, lo stato è benevolo terzo verso i suoi cittadini, interviene per dirimere le controversie da posizione autenticamente super partes e regola preventivamente i rapporti tra le parti con poche e chiare leggi, lasciando piena libertà all’interno di un quadro di riferimento generale.
Lo stato non impone di assumere o di tenere in vita aziende decotte sostenendole con i soldi di tutti, perché semmai interviene per sostenere il reddito di chi ha perso il lavoro.
Lo stato non impone a nessuno di farsi assumere in un posto fisso, ma chi lo fa non deve pensare che lo stipendio più basso possa giustificare scarso impegno.
Sono tutte ovvietà, come quelle di Tremonti.
Dov’è il problema ?

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2 commenti:

Nessie ha detto...

Beh, in pochi hanno capito che Tremonti vorrebbe sottrarre quel che resta della nostra economia agli sciacalli internazionali. Le "zingarate" del resto creano anche un comportamento da sbandati e sradicati. Chi si deve sposare e mette in cantiere il progetto di farsi una famiglia, di mettere su casa, dei figli, mica può pensare di fare l'"on the road" a vita...
Il single a vita precario a vita è un mito americano idiota, nel quale non credono nemmeno più gli Americani.

paolo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.