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24 giugno 2009

Delbono provi a convincermi

Delbono, forestiero di Mantova come Cofferati lo è di Cremona, neosindaco di Bologna ha dichiarato che si darà da fare per convincere chi non ha votato per lui di essere un buon sindaco.
Io non ho alcuna fiducia in lui, come non ne ho in nessun possibile candidato della sinistra.
Ma voglio prenderlo in parola ed elencargli le iniziative che potrebbero convincermi a dichiarare pubblicamente che sì, meritava di essere votato.
1) Moschea
Seppellire definitivamente ogni progetto di costruire una moschea a Bologna che richiamerebbe una miriade di musulmani nella nostra città.
2) Immigrazione
Dare disposizione alla Polizia Municipale di controllare a tappeto i permessi di soggiorno degli extracomunitari, per denunciare ed espellere gli illegali, e concedere la residenza solo a quanti possano dimostrare di essere autosufficienti con un lavoro ed una abitazione.
3) Sicurezza
Intensificare i pattugliamenti anche nelle zone periferiche, sottoscrivendo anche convenzioni con associazioni di vigilanza privata, in modo che possano garantire strade sicure e appartamenti non violati.
4) Rom
Smantellare tutti i campi rom e non concedere alcun permesso di campeggio al di fuori delle aree organizzate.
5) Metropolitana
Dare immediato avvio ai lavori per la metropolitana, trovando i soldi in ogni modo tranne mettere le mani nelle tasche dei cittadini.
6) Civis
Rinunciarvi.
7) Traffico e viabilità
Provvedere ad una immediata manutenzione generale delle strade che dovranno essere conservate senza buche e avallamenti.
Abolire il blocco del traffico del giovedì senza più ripristinarlo.
Ridurre la zona a traffico limitato.
Spegnere Sirio e Rita.
8) Famiglia
Aiutare con sgravi fiscali le Famiglie nell’assistenza degli anziani e nella custodia dei bambini.
Cancellare ogni pretesa di riconoscimento giuridico a quanti pretendono di legittimare le pratiche sessuali tra persone dello stesso sesso.
9) Finanza
Abolizione delle iniziative pseudo culturali estive che sono solo un costo.
Riscuotere da ogni locale di proprietà del comune il canone di affitto stabilito in base al mercato.
10) Commercio
Libertà di licenza.
Libertà di orari.
Libertà di circolare per chi vuole andare a comprare in un negozio del centro.
Libertà di prezzo.
Libertà di scelta.
Caro Delbono, se realizzerai anche solo cinque dei dieci punti indicati senza agire in contrasto con i restanti cinquedichiarerò pubblicamente che mi sono sbagliato a votare Morselli al primo turno e Cazzola al ballottaggio, perché mi “avrai convinto”.

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2 commenti:

Tommaso Pellegrino ha detto...

Purtroppo era quasi certo che il ballottaggio finisse così. Bologna è Bologna. Bellissima città, ma sotto quell'aspetto non c'è nulla da fare. E peggio ancora è Torino, dove neppure un "miracolo Guazzaloca", come quello di anni fa a Bologna, si è mai verificato.
Ti racconto quanto segue, che la dice lunga su quali speranze hanno ormai i centro-destri torinesi di spuntarla almeno una volta.
Ancora pochi giorni prima delle ultime elezioni comunali sotto la Mole, di qualche anno fa, ancora non era ben chiaro quale sarebbe stato il concorrente del centro-destra. Discorrendo con conoscenti sull'argomento, ricordo che me ne uscii proferendo scherzosamente: "Non l'avranno neppure nominato. Del resto, un candidato sindaco di centro-destra, a Torino, è perfettamente inutile!"
Gli eventi confermarono purtroppo che non ero il solo a provare un simile senso di frustrazione e di rassegnazione. Quella volta, infatti, il centro-destra finì per candidare proprio il politico meno credibile come sindaco di Torino; una peraltro illustre personalità a livello nazionale, ma evidentemente messa lì solo perchè un qualche nome bisognava mettercelo per forza, dimostrando così di dare già per scontata l'impossibilità, per chiunque non strizzasse l'occhio alla sinistra, di conquistarsi la poltrona di primo cittadino del capoluogo subalpino: Rocco Buttiglione, che andò ovviamente incontro ad una sonora batosta contro l'autoctono Chiamparino.
Ti auguro comunque di veder realizzati (anche se ci credo poco) "anche solo cinque" dei desiderata che elenchi nel post, da parte del vostro sindaco di sinistra, e che l'altra parte della barricata, a Bologna come a Torino, non si perda mai d'animo.
Tommaso Pellegrino-Torino
www.tommasopellegrino.blogspot.com

Massimo ha detto...

Se ben ricordo Torino non è sempre stata di sinistra, le disgrazie in serie cominciarono nel 1875, come per Roma e Napoli e tante altre città, quando sull'onda del referendum sul divorzio stoltamente voluto anche dai liberali, il pci fu accreditato anche dai partiti moderati di centro e il voto ai 18enni (legge del 18 marzo 1975) fece il resto. E questo dimostra che si fa prestissimo a distruggere e sprofondare nel male, mentre è molto più difficile risalire. Come per le tasse: è facilissimo aumentarle o inventarsene di nuove, ma difficilissimo poi toglierle perchè quei soldi sono già spesi e dirottati in vari rivoli clientelari ... ;-)
L'importante, condivido, è non smettere mai di combattere la buona battaglia, senza demoralizzarsi quando si perde e mantrenendo i piedi ben ancorati alla terra quando si vince.