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29 marzo 2009

Le giuste parole di Berlusconi e Bossi, ma Fini …

Con il congresso fondativo del pdl, ho forse capito perché Berlusconi e Bossi vanno così d’accordo: sono uguali.
Sembrano quei due amici, che si trovano al bar e cominciano a raccontare e a progettare.
Dicono cose sensate e giuste.
I loro progetti sono interessanti e produttivi.
La loro è una visione assolutamente condivisibile, affascinante e accattivante
.
Poi, finito il momento, escono e riprendono il tran tran quotidiano, come prima più di prima, credendo di “avere fatto”, mentre si sono limitati al disegno ed arrendendosi agli ostacoli frapposti da chi, in quel disegno, vede messa in pericolo la sua nicchia di privilegio o la sua impostazione ideologica.
La Lega di Bossi in campagna elettorale, nelle piazze, nella raccolta di firme tra i cittadini, esprime una posizione che rappresenta ed esalta i Valori cui dovrebbe informarsi un partito di Centro Destra.
Valori condivisi da moltissimi italiani e per i quali tanti italiani concedono la loro fiducia.
Parlo di sicurezza, di repressione della immigrazione illegale, di federalismo, di riduzione dell’intervento dello stato.
Berlusconi, come la Lega di Bossi, parla per due ore e mezzo complessive al congresso del pdl e dice cose sacrosante.
Usa anche parole appropriate che non possono che farci piacere.
Ad esempio ringrazia gli Americani per averci liberato “dai nazisti” (non dal “nazifascismo” come vorrebbe la vulgata resistenziale e sinistroide, mostrando così di aver ben compreso che il “nazionalsocialismo” e il Fascismo sono fenomeni distinti) ma anche per averci protetto “dal comunismo”, dimostrando così di aver compreso che è il comunismo ad essere molto più simile del Fascismo al nazionalsocialismo (e viceversa).
Parla per venti minuti di Libertà in contrapposizione alla sinistra.
Di individualità, di cittadini che non devono essere al servizio dello stato, ma viceversa lo stato che deve essere al nostro servizio.
Parla di sinistra ancorata al passato e di costituzione da “rinvigorire” (il che vorrebbe dire: rifare).
Come dargli torto ?
Uno così lo si voterebbe ad occhi chiusi, no ?
Ma poi andiamo a vedere di chi si circonda.
Fini, i “101” della lettera che non vorrebbero che i medici avessero la possibilità (neanche l’obbligo come sarebbe doveroso !) di denunciare gli illegali, Della Vedova, Capezzone …
Allora sappiamo già come va a finire: esattamente come le parole della Lega di Bossi.
Repentine retromarce, con i migliori progetti accantonati e poi dimenticati o, quando vengono realizzati, sono una pallida copia dell’idea iniziale.
Parlano bene, ma razzolano male.
Con il risultato di subire, comunque, la pessima campagna di stampa indotta dalla propaganda della sinistra, senza però fare quel che la sinistra attribuisce loro di voler fare come se fosse una colpa e invece sarebbe un gran merito.
Berlusconi, peraltro, non ha ripetuto la manfrina del “partito di centro, moderato e liberale”, forse perché ci ha già pensato il suo delfino Fini a far aprire gli occhi alla gente quando ha criticato il disegno di legge sul “testamento biologico” (dove si è stati costretti a mettere nero su bianco ciò che dovrebbe essere ovvio in ogni comunità civile) e quando ha, perseverando con diabolica ostinazione, nuovamente lanciato un amo sinistro sulla integrazione degli immigrati.
E su questo signore che ebbe la fortuna di essere imposto da Almirante alla guida del Fronte della Gioventù quando i suoi coetanei lo collocarono solo in quinta posizione, è necessario spendere qualche parola in più, perché non saranno mai abbastanza per denunciarne la perniciosità nei confronti della Destra, del Conservatorismo Italiano e dei Valori che rappresentano.
Alcuni quotidiani oggi asseriscono che Fini, con il suo intervento, ha reso evidente che sarà lui il successore di Berlusconi.
Spero proprio di no.
Come farebbe a guidare il Centro Destra uno che, con il suo discorso, ha messo persino in imbarazzo D’alema che non ha saputo come rispondere quando un intervistatore gli ha chiesto (a lui che diceva che Fini aveva fatto il discorso giusto ma al partito sbagliato) se il partito giusto per Fini fosse il centrosinistra, dando così ragione a chi, maliziosamente, dice che Fini corre per la poltrona che fu di Veltroni ?
E, poi, come potrebbe il Centro Destra farsi guidare da uno che, con il referendum elettorale, non fa altro che minare l’alleanza con la Lega.
Con l’ostinazione a favore del “meticciato” (che lui chiama – da neopoliticamente corretto – “società multiculturale”) e l’appoggio morale ai “101”, ignora la domanda di sicurezza che proviene dal Popolo e si appiattisce sulla politica dell’accoglimento che è solo rinuncia o limitazione ai nostri legittimi e sacrosanti diritti sulla nostra Terra.
Ma, soprattutto, ha uno strano concetto delle leggi e dello stato.
Fini afferma che quando si impongono dei precetti con la legge si passa dallo stato laico allo stato etico.
Ora, dovrebbe spiegarci le leggi che cosa dovrebbero imporre, se non dei precetti (infatti si parla anche di “precetti normativi”) che altro non sono che la traduzione in norme comportamentali di ciò che appartiene alla coscienza civile di un popolo, quindi la trasformazione in legge di un progetto di società che alla base della competizione politica.
Ma se per avere uno stato laico, noi dobbiamo accettare che una persona sia lasciata morire senza alimentazione e idratazione, allora viva lo stato etico, anzi, viva il Papa Re !
Non sprecheremo mai abbastanza parole per aprire gli occhi su questo personaggio che, se otterrà il posto di Berlusconi, spenderà a sinistra voti del Centro Destra.
Se Berlusconi e la Lega di Bossi trasformassero quindi in fatti le loro parole, oppure se fossero come vengono rappresentati dalla sinistra, non avrei dubbio alcuno per votarli.
Purtroppo non fanno quello che dicono e, allora, anche il partito che Berlusconi ha costruito, non ritengo meriti il voto, più di quanto lo meriti la Lega di Bossi, a maggior ragione finchè resterà in sospeso la questione Fini, al quale non è proprio possibile concedere alcun credito.
Speriamo che continuino ad esistere le alternative di Destra dove conservare integro il mio voto fino al momento in cui, quando troveranno un Leader che sappia unirle, un voto di testimonianza sui Valori, tornerà anche ad essere un voto per il governo della Nazione.
Auspicabilmente nell’ambito di un grande partito realmente di Centro Destra, senza secondi … Fini, che sappia rappresentare e tradurre in leggi quei Valori che rappresentano non solo la Tradizione del nostro Popolo, ma anche le sue Radici Romane e Cristiane dalle quali trarre linfa vitale per procedere con decisione sulla strada del Progresso, del Benessere, della Civiltà in una società dove regnino l’Ordine, la Sicurezza, la Legalità, il rispetto per la Gerarchia e l’Autorità.

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2 commenti:

Nessie ha detto...

Le giuste parole di Berlusconi e di Bossi, ma Fini...
...Fini è a libro-paga. E non dei suoi elettori. Non aggiungo altro. Anche perché potrebbe essere materia del prossimo post. Tutti gli spostamenti progressivi (e progressisti) di GianFuffa: dalla Legge 40 (fecondazione assistita) in poi...

Massimo ha detto...

Continuo a sperare che Fini se ne vada dal pdl.