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No alla deriva

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13 novembre 2008

Immigrazione:una deriva pericolosa

Oggi le agenzie di stampa hanno battuto una serie di dichiarazioni di due delle prime tre poltrone di questa repubblica.
Napolitano che dichiara che “debbono cadere vecchi pregiudizi, occorre un clima di apertura e apprezzamento verso gli stranieri che si fanno italiani. In un clima siffatto possono avere successo le politiche volte a stabilire regole e a rendere possibile non solo la più feconda e pacifica convivenza con gli stranieri, ma anche l'accoglimento di un numero crescente di nuovi cittadini” e di rincalzo Fini che persevera da più di cinque anni con la sua teoria di facilitare l’accesso al voto agli stranieri.
Per fortuna che esiste ancora la Lega che, almeno a parole, si oppone a questo regime di sudditanza verso lo straniero e propone emendamenti al “pacchetto sicurezza” che incontrano sicuramente il favore di molti cittadini, là dove chiedono che:
- i clandestini paghino le prestazioni sanitarie
- i medici siano obbligati a denunciare i clandestini che si presentano da loro
- siano bloccati i nuovi flussi per almeno due anni
.
Vedremo se la Lega anche questa volta è solo chiacchiere e distintivo o se si impunterà, fino anche a far cadere il governo se non venissero accolti i suoi giusti emendamenti.
Ma Napolitano e Fini non sono soli.
Hanno dietro di loro tutta una corte dei miracoli in preda ad orgasmo obamista ed ecco che stamattina, per radio, ho sentito una notizia da far rabbrividire: un editore (di sinistra) di un paio di pubblicazioni o agenzie, si autocensura ed abolisce il termine “clandestino”.
Il politicamente corretto “uccide” un’altra parola del nostro vocabolario: clandestino è scorretto perché, ha detto nell’intervista, è collegata ad “illegale” e illegale è collegata a criminale.
Invece di arricchirsi il nostro vocabolario si impoverisce, del resto nell’epoca degli sms non possiamo che rischiare di diventare la società dalle poche parole, ripetute all’infinito, perché tutte le altre sono tabù.
Acquista così, davanti ad una simile, pericolosa deriva, il valore di una agghiacciante profezia quanto scrive Ida Magli: “Ma la nomina di Obama certifica la consapevolezza del declino dell’America. E dunque del declino di tutto l’Occidente.Non si capisce perché l’Europa si rallegri tanto: è la civiltà dei bianchi che da oggi è minoritaria e subalterna” (grazie, Nessie ).
E ci vorrebbe la prosa di una novella Fallaci per dare la sveglia ad un Occidente sempre più addormentato e cullato dall’illusione di poter spalancare le porte e rinunciare al bastone del comando senza dover, entro breve, pagar dazio e farci trovare tutti nella condizione di sudditi e non di liberi cittadini.


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2 commenti:

Nessie ha detto...

Grazie a te. Domani mattina aggiorno il blog e rinfocolo anch'io l'argomento con prosa più o meno "fallaciana" (si fa per dire :-)). Stasera sono troppo disgustata e nauseata per aver voglia di scrivere. A Fini daremo il premio SUPERSLURP per quanto lecca i "migranti". Napolitano fa rima con Vaticano. E Vaticano con Napolitano. Intanto agli autoctoni aprono il cranio a sprangate come cocomeri (si veda l'ultima faccenda delittuosa del moldavo che si fa giustizia da sé a sprangate uccidendo il suo datore di lavoro). Di questo però la Triplice Allenza Fini-Napolitano- Vaticano, tace e benedice lo straniero. E' in atto un genocidio del popolo italiano e pochi ne parlano.

Unknown ha detto...

Fini non deve più essere soprannominato "er caghetta", ma "differentemente coraggioso".
Quelli che sproloquiano su immigrati e clandestini non più cog****i, ma "diversamente intelligenti" e così via...
Io un giorno penso che mi sveglierò e mi diranno che Fini è diventato donna, di colore e clandestino (no, non "migrante": clandestino!), a furia di abiurare ciò che è stato...

saluti
-Luca-