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No alla deriva

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29 giugno 2008

La Lega tradisce anche il Nord

Dopo aver mietuto consensi per posizioni di grande determinazione sulla sicurezza, sul federalismo, sull’allentamento della morsa statale dai nostri portafogli e dalle nostre vite, sulla perdita di sovranità che deriverebbe dall’applicazione del trattato di Lisbona, la Lega sembra voler dissipare con poche, inconsulte, decisioni tutto il patrimonio elettorale così faticosamente conquistato.
Dopo il voltafaccia sull’europa, con Bossi che, il giorno dopo il brindisi per la vittoria del “no” irlandese ha dichiarato che la Lega avrebbe votato a favore del trattato, vanificando ogni aspirazione a sottoporlo a referendum tra il Popolo, ecco il voto a favore dell’accoglimento in Lombardia dell’immondizia campana.
Contravvenendo a tutto quel che si era, sin qui, sostenuto circa la necessità e l’obbligo che ognuno smaltisse la propria immondizia: uniquique suum.
Ben più seriamente il Governatore del Veneto, Galan, ha ribadito il “no” che già aveva pronunciato a Prodi.
L’aria di Roma sembra fare male alla Lega, anche se lo spirito, che conosce “la pancia” del suo elettorato, ancora emerge con i provvedimenti che speriamo possano vedere presto la luce, senza compromessi e senza modificazioni nel corso del dibattito parlamentare, quali l’introduzione del reato di ingresso clandestino e l’acquisizione delle impronte digitali ai rom.
Lo speriamo, ma temiamo che anche in questo caso, misteriose motivazioni facciano cambiare idea alla Lega, forse condizionata da qualche “scambio” con la futura riforma fiscale in senso federalista.
Resta il fatto che dei punti qualificanti della Lega, che rappresenta una autentica politica di destra anche per chi non l’ha votata, la situazione è questa:
- reato di ingresso clandestino: contenuto in un disegno di legge soggetto al percorso parlamentare, al dibattito, agli emendamenti;
- impronte digitali ai rom: anche questo un lungo percorso di approvazione, soggetto al fuoco di sbarramento delle anime belle che preferiscono evidentemente prolungare l’attuale stato di insicurezza;
- trattato di Lisbona: dal brindisi per il rifiuto irlandese e la richiesta di referendum anche da noi, al voto favorevole preannunciato da Bossi;
- rifiuti campani: dal “no” allo smaltimento nel Nord, al voto favorevole in Giunta Lombarda;
- moschee: non si vede ombra di una legge che imponga una moratoria nella loro costruzioni per collegarla alla reciprocità (una moschea qui, una Chiesa Cattolica in Arabia Saudita);
- giustizia: dalla Riforma Castelli, stravolta in soli due anni dalla sinistra, all’invito alla “moderazione” di Bossi verso Berlusconi per “non interrompere il dialogo con l’opposizione”.
Bossi: a che gioco stai giocando ?

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4 commenti:

Unknown ha detto...

Guarda che Bossi e' andato al governo con: Lombardo e tutti i voti delle regioni piu' a sud di Italia che campano di assistenzialismo. Secondo te quelli li voternanno federalismo e tutto il resto?

Massimo ha detto...

Bossi è andato al governo perchè ha preso, solo nel Nord, l'8% dei voti nazionali.
Che Lombardo e soci votino o meno il federalismo non mi interessa.
Bossi ha preso degli impegni che, se non mantiene, porterà a sgonfiare il patrimonio elettorale del suo partito.
Non so lui, ma sicuramente i suoi "colonnelli" vorranno sopravvivere al 2013 ... :-D

gigi_la_trottola ha detto...

tutto giusto ma guarda che la reciprocità è una cavolata immane: l'Italia è uno stato laico. L'Arabia Saudita è uno stato teocratico. Per dire, ci sono diverse chiese cristiane in un sacco di paesi laici a maggioranza islamica (egitto, marocco, algeria, senegal...). Non puoi pretendere di costruire chiese in paesi non laici. Se vuoi fare un paragone di reciprocità devi fare una Chiesa in Arabia, una moschea NELLA CITTA' DEL VATICANO, semmai.

Massimo ha detto...

Roma è la capitale della Cristianità.
La Mecca quella dell'islam.
Perchè a Roma devono esserci moschee e a La Mecca neanche una Chiesa Cattolica ?
Per quanto mi riguarda, finchè ai cristiani non sarà data piena libertà di culto e di manifestarlo ovunque nel mondo musulmano, anche nel cuore dell'islam, la reciprocità non viene rispettata e un governo serio, che abbia a cuore il nostro futuro che non può prescindere dalle nostre radici che sono Romane e Cristiane, dve imporre uno stop alla costruzioe di moschee.