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No alla deriva

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13 aprile 2008

Attesa senza pathos

Dopo 14 anni torna la normalissima giornata elettorale, senza trepidazione per i risultati elettorali, ma con il solo piacere di gustare commenti e dati.
L’ultima elezione nella quale il partito che avevo votato, l’MSI, sicuramente non sarebbe andato al governo fu nel 1992, quando mi tolsi anche lo sfizio di votare "Mussolini" sulla scheda elettorale, senza che potesse essere annullata.
Dal 1994 invece la coalizione di Centro Destra poteva rappresentare una valida alternativa alla sinistra e così è stato nel 1994 e nel 2001.
Purtroppo nel 2008 Berlusconi ha scelto diversamente, rompendo quella alleanza tra liberali e conservatori, tra centro e destra che lui stesso aveva creato.
Ed ho ripreso la mia collocazione naturale, votando per La Destra/Fiamma Tricolore che, sicuramente, non arriverà al governo.
Quindi l’attesa dei risultati non ha, per me, alcun pathos.
Dalle 15 di domani usciranno exit poll e poi proiezioni.
Da prendere “con le molle” come ci hanno insegnato le precedenti occasioni.
Anche perché i primi risultati saranno quelli del senato, dove forse maggiormente ha inciso il richiamo del ricatto berlusconiano sul “voto utile”.
Mi ricordo che due anni fa alle 11 di sera ancora non si sapeva chi avesse vinto.
Per la verità, non essendo mai stata accertata la questione dei presunti brogli, non lo sappiamo neppure oggi …
Abbiamo quindi solo delle sensazioni e delle considerazioni personali da svolgere.
La sensazione è che si è ritrovata, dopo tanti anni, la Destra, quella della nostra gioventù, che non ha accettato la sua cancellazione come avrebbe voluto Berlusconi.
La considerazione personale è che questo momento di ritrovo non vada disperso per rincorrere una eventuale “chiamata” in caso di pareggio.
Se ci sarà pareggio, si convochino nuovamente i comizi elettorali, ma La Destra/Fiamma Tricolore non è stata votata per fare da stampella ad un Berlusconi che uscisse malconcio dalle urne.
Un’altra sensazione è che l’era Berlusconi finisca oggi.
Se avrà la maggioranza comoda che sbandiera, potrà vivacchiare per 5 anni, in attesa che si liberi un posto, magari al Quirinale o a Bruxelles o a New York, ma la sua parabola politica finisce qui.
Ho dei dubbi che il pdl possa sopravvivere alla dipartita politica del suo fondatore viste le sfrenate ambizioni che pervadono i suoi esponenti.
Un’altra considerazione è che a Destra bisogna unirsi.
Faccio francamente fatica a capire le differenze tra La Destra/Fiamma Tricolore e Forza Nuova.
Sarà opportuno che i voti di questa tornata, che si tramuteranno in euro necessari all’azione politica, spingano le due liste di destra a ritrovare un dialogo che le porti sin dalle europee del 2009 (se non alle eventuali contemporanee politiche … ) a presentarsi assieme.
Ultima considerazione sul fallimento del Centro Destra.
Se mai si dovesse riaprire una stagione di dialogo tra liberali e conservatori, dovrà avvenire con nuovi protagonisti, fra venti/trenta anni.
L’esperienza che si è chiusa con il “partito di centro, moderato e liberale” ha dimostrato quante analogie ci siano tra il materialismo marxista e quello liberale e come sia contrapposto alla nostra visione di una Politica più alta, di Valori, di Progetti, di Identità, di Ideali.
Per quanto mi riguarda l’esperienza “fusionista” è terminata.

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4 commenti:

Scorretto ha detto...

Nonostante tutto, mi sembra di leggere una certa amarezza per come è finita l'esperienza del centrodestra e per come finirà la carriera politica di Berlusconi... Anche se di fronte ai ricatti è giusto che la Destra abbia corso da sola.

Massimo ha detto...

Certo che mi dispiace per come è finita, ma come sempre, archiviata una fase se ne comincia un'altra.

Unknown ha detto...

Capisco il materialismo marxista, ma il "materialismo liberale" mi sembra come la "mondializzazione": un utile spauracchio da malmenare come piu' fa comodo, una divertente invenzione polemica, con ben poca attinenza alla realta'.
Il fusionismo e' finito? Forse, ma allora ad un certo tipo di destra non rimane che ritornare al socialismo ed alla sinistra collettivista. Buon viaggio e ricordati che le strade lastircate di ottime intenzioni e di grandi ideali sono di solito quelle che portano dritte all'Inferno

Massimo ha detto...

Le buone intenzioni, JCF, erano quelle che hanno accompagnato questi 14 anni di alleanza con i liberali. Adesso c'è solo forte determinazione di contribuire alla costruzione della Destra Conservatrice in Italia. Spero lo si possa realizzare con Santanchè e Storace, ma prima di impegnarmi aspetto che venga escluso ogni eventuale ritorno all'ovile berlusconiano. Difficile conoscersi bene in rete, ma quando dico che per me una esperienza è chiusa, tale è definitivamente. Come sostenitore e militante, ma anche come elettore.