Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

02 marzo 2008

Programmi per le allodole

Con grande battage pubblicitario sono stati diffusi i programmi di tutti i raggruppamenti che sembra parteciperanno alle elezioni con candidati propri.
Ancora una settimana e conosceremo chi effettivamente parteciperà e chi, invece, si limiterà ad una presenza simbolica in qualche circoscrizione.
E mentre tutti guardano “ a chi ci sarà in lista”, cercando il nome o il colpo ad effetto, questa fase della campagna elettorale è giocata su due fronti: quello dei sondaggi e quello dei programmi.
Ambedue fronti dell’effimero.
I primi perché, anche a seconda di come vengono presentate le domande, si riesce ad ottenere una risposta che possa essere in linea con i propri desiderata.
E sono così affidabili che tutti millantano grandi recuperi, crescite o distacchi.
Figuriamoci quando, fra una settimana, verranno oscurati per legge tutti i sondaggi: ognuno potrà dare i numeri a piacimento.
I secondi perché rappresentano le moderne favole, per chi ci crede.
Specchietti, anzi programmi per le allodole.
Impegni che non troveranno mai concreta attuazione se non edulcorati, pallide e sbiadite copie di intemerati e colorati disegni rappresentati in campagna elettorale.
Se poi si esclude l’arretratezza che è politica, culturale e sociale delle due liste di estrema sinistra, i programmi - soprattutto di quelli che si dicono i maggiori partiti - sono molto simili.
Le ricette sul problema primo che prende gli Italiani, come arrivare dignitosamente a fine mese, sono pressoché identiche e fanno perno sulla restituzione ai cittadini di ciò che lo stato preleva con gabelle e vessazioni varie.
Tutto uguale, dunque ?
No.
La differenza c’è, ma non è nel programma scritto è in quello che, imprenditorialmente, si chiama “intuitus personae”.
La differenza è nella fiducia che possiamo concedere alle persone che ci offrono la stessa promessa, con parole diverse (e, a volte, neppure quelle).
E’ una differenza che nasce dalla fiducia (o sfiducia) che rende più o meno credibile l’impegno programmatico.
Quale fiducia può ispirare, infatti, un partito che è al governo, che ha tra i suoi dirigenti e candidati il 70% del disastroso governo Prodi, che nel 2006 presentò un programma di 300 pagine, senza rispettarne una ?
Quale fiducia può ispirare chi si presenta come “cambiamento”, se è da 35 anni in politica (e non ha mai fatto altro) e se aveva promesso di andare in Africa una volta terminato il mandato da sindaco di Roma ?
Quale fiducia può ispirare un raggruppamento di ambizioni che ha, come numero due in ogni circoscrizione, tale Gianfranco Fini che aveva definito quel raggruppamento una “comica finale” ed ora si presta a fare il comico di spalla ?
E quale fiducia si potrà mai avere in simili raggruppamento che ha come numero due, come delfino, uno che negli ultimi 5 anni ha dichiarato tutto e il suo contrario, anche su questioni importanti come la fecondazione assistita ?
Allora guardiamo a chi, invece, rappresenta coerentemente una idea, a chi non ha paura di credere in valori anche scomodi.
E allora vediamo le differenze e le vediamo anche nelle parole scritte.
Vediamo, ad esempio, che il programma del PdL, si richiama alle radici giudaico cristiane, ma anche all’illuminismo.
Il programma de La Destra/Fiamma Tricolore invece si richiama alla “nostra civiltà che è romana e cristiana e affonda le sue radici nel Diritto Naturale”: questa è Destra, senza alcuna concessione al “politicamente corretto”, alle lobbies ebraiche e laiciste.
E che dire dei temi etici ?
Mentre il PdL glissa, lasciando “libertà di coscienza” (la stessa, a ben guardare, che Veltroni reclama per Bassolino …) La Destra/Fiamma Tricolore, proclama la sacralità della Vita e la necessità di una revisione della 194 ed anche un chiaro, inequivocabile “no” a pacs o dico.
Non abbiamo paura di suscitare le reazioni delle femministe o delle lobbies omofile, perché a Destra c’è naturale coesione sui temi etici, mentre nel PdL, come nel pci/pds/ds/pd, c’è solo confusione, perché cercano di tenere assieme il diavolo e l’acqua santa.
E ancora “no droga”, “controlli sulla costruzione delle moschee”, no alla Turchia in europa.
Tutti temi che nel programma del PdL sono accantonati, eppure sono argomenti di attualità, di interesse e di coinvolgimento popolare.
Ma loro non possono sbilanciarsi.
Ed ecco che il programma del PdL, come quello del pci/pds/ds/pd per altro verso che a noi non interessa, sono come svuotati dell’anima, privi di colore, una elencazione da amministratori di condominio.
La Destra/Fiamma Tricolore potrà realizzare il suo programma ?
Ragionevolmente, no, anche se alle elezioni tutti partono alla pari e la differenza la faranno i voti che saranno espressi nel segreto della cabina elettorale.
Ma eleggere parlamentari su quel programma vorrà dire iniettare più destra in Italia, vorrà dire tutelare quei temi, vorrà dire condizionare le scelte legislative anche sui temi eticamente sensibili e che il PdL tende ad accantonare perché ha dato spazio ai suoi radicali di complemento.
Allora leggiamoci i programmi, perché si trovano sempre spunti interessanti e, fortunatamente, quest’anno sono dimensionati a misura di cittadino.
Ma non dimentichiamoci che le realizzazioni camminano sulle gambe degli uomini, non dimentichiamo chi è che propone determinate soluzioni, da dove viene e cosa ha fatto nel recente passato.
Non dimentichiamo che anche le omissioni, quelle che danno l’anima ad un programma, sono significative delle riserve mentali con cui i programmi vengono presentati.
Idee forti, scelte nette, quelle sono il futuro di un’Italia che vuole risorgere, mentre le formulazioni di compromesso, le zone grigie sono l’Italia che continuerà nella sua decadenza.
Il programma de La Destra/Fiamma Tricolore (che trovate a questo link ) ci fornisce un’idea dell’Italia che vuole risorgere, nel rispetto della propria identità, altri presentano solo prodotti da supermercato, con belle confezioni, ma senza identità.

Entra ne

4 commenti:

Anonimo ha detto...

No, ma qui non si tratta di programmi, sappiamo che comunque il programma del Pdl è di gran lunga più credibile di quello del Pd (basti solo guardare che dietro Veltroni ci sono non solo Prodi ma tanti tanti altri che ci hanno rovinato nel giro di un paio d'anni), qui si tratta di peggio. Si tratta di inciuci dopovoto. Ora, che possano risultare veri o meno, per il momento non ci è dato di sapere, possiamo solo saperlo dopo il 14. Ma l'inciucio o il favore a Veltroni proprio non lo sopporto.

Anonimo ha detto...

I programmi sono utili come linea generale, come cornice all'interno della quale si svolge l'azione di governo. Impossibile, per chiunque, rispettarli con tutti gli imprevisti che capitano. Invece è importante che nei programmi ci siano i temi forti, non la percentuale di tasse da ridurre. Nel programma della Destra c'è il no ai pacs, ai dico, alla droga, alla Turchia, alle moschee, alla rinuncia alla nostra nostra identità, c'è il sì alla vita, alla revisione della 194, alle nostre radici storiche, religiose. Questo è importante. Questo mi fa dire che sì, il voto per la Destra è un voto utile.

Van der Blogger ha detto...

Ciao amico...

Dopo le elezioni quante probabilità ci sono che la Destra e il PdL si alleino?

cIAO

Massimo ha detto...

Caro Van, non lo so. Santanchè e Storace hanno assicurato che i voti de La Destra saranno disponibili per impedire che Berlusconi si allei con Veltroni.
Ma se Berlusconi continuerà per tutta la campagna elettorale a fare il democristiano, cercando di dissuadere dal votare per La Destra (e l'Udc) anzichè creare entusiasmo perchè la gente voti motivatamente per lui (e non turandosi il naso) allora aumenterebbe il solco che ci divide.