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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

28 marzo 2024

L'ordalia dei sondaggi

Fino al 9 giugno assisteremo ad un nuovo tipo di ordalia, quella dei sondaggi.

Evidentemente il settore è lucrativo, visto che ci sono almeno una decina di istituti che si contendono le prime pagine dei giornali, comunicando quello che leggono nella loro palla di vetro.

Una volta c'era la celeberrima Gallup negli Stati Uniti e la Doxa in Italia, nulla di più.

E avevano una loro aura di sacralità e serietà.

Poi è arrivata l'invasione, con sondaggi su tutto e tutti, ogni mese, ogni settimana, quotidiani, visto che sono talmente tanti che vengono diffusi, sgranati dalle varie agenzie, ogni giorno.

Ed i sondaggi sono di due tipi.

C'è quello che intende accalappiare gli elettori mentalmente più deboli, quelli pronti ad accorrere in soccorso del presunto vincitore o di chi promette più reddito di cittadinanza, più superbunus, il tutto, manco a dire, "graduidamende".

E c'è il sondaggio che mette le mani avanti, preparando i sostenitori della propria linea politica ad una sconfitta che, però, grazie ai sondaggi, non sarà riconosciuta come tale.

A questo secondo filone appartengono i sondaggi che danno Fratelli d'Italia in crescita, al 28, 29, addirittura 30 per cento.

Poi, nelle urne, accadrà che il partito della Meloni prenda il 27% e allora tutti a gridare che ha preso una batosta e che deve dimettersi, dimenticando che sarebbe sempre più del 26% del 2022.

Ma serve solo a rincuorare i propri tifosi, lasciando loro la percezione che, dopo aver per mesi annunciato che la Meloni avrebbe preso il 30%, con il 27% le sia stata inferto un colpo.

E quei tifosi sono pronti a crederci.

Il bello è che i titoli dei quotidiani lanciano i sondaggi con paroloni come "clamoroso", "batosta", "tracollo", per un pugno decimi di punto in più o in meno, ampiamente all'interno di un margine di errore.

Io non so quale tendenza vi sia in Italia, perchè ognuno di noi è influenzato dagli ambienti che frequenta e, certamente uno che vive la realtà del lavoro pubblico, avrà una percezione orientata verso i cattocomunisti, diversamente da uno che vive la realtà del lavoro professionale libero, autonomo, artigiano, agricolo.

E' una sciocchezza poi proibire la diffusione dei sondaggi negli ultimi quindici giorni di campagna elettorale, perchè stimolano ancora di più e in peggio, la vanità dei "ben informati", delle corse clandestine e di tutte quelle amenità che vorrebbero comunicare qualcosa di proibito, ma che avrebbe, ancor più dei sondaggi ufficiali, una totale inaffidabilità non essendoci alcun responsabile ufficiale dei dati proposti.

Di questi tempi si fa tanto parlare di informazione professionale, quella dei quotidiani e delle radio e televisioni, da contrapporre alle presunte bufale della Rete.

Ma a me sembra che propinare, con titoli da evento storico, i sondaggi, non sia giornalisticamente professionale, ma solo la versione contemporanea degli aruspici romani.  


27 marzo 2024

Il bavaglio cattocomunista arriva su blogspot

Con un post sul suo blog ed un commento al mio post di ieri, Nessie informa di essere stata vittima di censura, presumibilmente previa segnalazione della polizia morale cattocomunista che nulla ha a che invidiare a quella degli ayatollah islamici in Iran, con la rimozione di un suo post su Bergoglio.

A prescindere dalla condivisione o meno delle tesi esposte in quel post, la solidarietà nei confronti di Nessie è, da parte mia, totale.

Non è tollerabile che le opinioni siano oggetto di censura.

Qualsiasi opinione ha diritto di essere espressa e diffusa.

Quello che andrebbe invece punita è l'azione violenta e repressiva e, tra quelle azioni, includo anche le censure nei confronti delle opinioni altrui.

Non è credibile chi si indigna per le censure al blog ed agli scritti di Navalny e di altri russi contrari a Putin e poi ricorre al bavaglio delle libere opinioni che un cittadino esprime su una piattaforma blog.

Lo spirito censorio non è nuovo, il fatto grave è che adesso ha avuto dignità di norma a causa di una maggioranza in europa cattocomunista (termine che, per me, include anche i verdi, i socialisti ed i "liberali" alla Macron).

Sono tutti impauriti dalla crescita delle istanze Nazionali e autenticamente Liberali, per le quali ogni opinione ha diritto ad essere espressa e diffusa.

Il tentativo di imporre un bavaglio alle opinioni altrui passa attraverso vari canali, a cominciare dalla rivendicazione di alcuni giornalisti di essere l'unica fonte di informazione: non avrai altra informazione che la mia.

La stessa X che, come Twitter, prima dell'acquisto da parte di Elon Musk, era portata in palmo di mano dagli odierni imbavagliatori, è oggetto di un costante attacco, finalizzato a sopprimerne la voce libera che esprime con i più diversi commenti di milioni di utenti.

Nel suo piccolo ricordo la vicenda recentissima del calciatore Acerbi, escluso dalla Nazionale e dalla trasferta americana, per il sospetto di aver pronunciato frasi che, secondo quelle menti malate degli imbavagliatori, sarebbero state razziste.

Ed ora assolto dalla giustizia sportiva, ma intanto gli hanno fatto perdere, a 35 anni, una occasione per giocare in Nazionale.

Ora il primo bavaglio sulla piattaforma blogspot ai danni di Nessie.

Probabilmente ve ne saranno altri.

Forse contro questo stesso post e gli altri di solidarietà a Nessie.

Blogspot ha un proprietario e, per le mie idee, se uno è proprietario di qualcosa ha tutto il diritto di decidere chi e come possa essere utilizzata la sua proprietà.

Immagino che se uno ne avesse tempo e voglia potrebbe ben acquistare uno spazio libero sulla rete e aprire un suo personale sito non legato ad alcuna piattaforma di proprietà altrui.

Il problema, però, non è la proprietà di blogspot, o di qualsivoglia altra piattaforma, il problema è la mefitica politica cattocomunista che, non avendo argomenti per contrastare le giuste idee delle formazioni nazionaliste, identitarie, conservatrici e autenticamente liberali, ricorre agli strumenti di sempre dei tiranni: censura e repressione, divieti e sanzioni.

Anche per questo, il 9 giugno avremo l'opportunità di votare per censurare noi, con il voto democrativo, i portabandiera del bavaglio alle libere opinioni.

26 marzo 2024

Biden un alleato falso, infido e inaffidabile

Il voto all'onu con il quale gli Stati Uniti di Biden si sono astenuti, senza porre il veto, ad una risoluzione finalizzata a legare le mani all'esercito israeliano e quindi salvare i terroristi palestinesi dall'estinzione, denuncia la assoluta inaffidabilità della attuale amministrazione statunitense.

Dopo aver abbandonato l'Afghanistan ai talebani, gettando nella discarica venti anni di sacrifici economici ed umani, Biden scarica un altro alleato storico, Israele, proprio dopo il massacro del 7 ottobre e quando si apprestava a risolvere il problema del terrorismo palestinese.

Il prossimo ad essere mollato, probabilmente, sarà Zelensky con la sua Ucraina.

Ma sono tutti gli alleati degli Stati Uniti che devono prendere atto che la Washington di Biden non è più un alleato sincero, affidabile, sicuro.

Estenderei anche all'intero partito democratico la patente di inaffidabilità, considerato che il tracollo dell'azione americana è iniziato con Obama che, come oggi Biden salva i terroristi di Hamas, salvò, sempre dalle ritorsioni di Israele, i terroristi libanesi di Hetzbollah.

Del resto la debolezza con la quale gli Stati Uniti hanno reagito agli attentati dei terroristi yemeniti Houthy contro la sicurezza della navigazione e il libero commercio nel Mar Rosso, è una ulteriore riprova che, adesso, pur auspicando una rielezione di Trump, dobbiamo pensare di arrangiarci da soli.

E il primo passo dovrebbe essere quello di riannodare i rapporti con la Russia, la cui affidabilità è, oggi, di gran lunga superiore a quella degli Stati Uniti.

25 marzo 2024

Il terrorismo è il nemico comune

L'attentato a Mosca e i timori di nuovi attacchi anche in Occidente, dimostrano quanto sia miope la posizione di chi ha sanzionato la Russia o, addirittura, vorrebbe muovere guerra a Putin inviando truppe di terra occidentali in Ucraina.

Il pericolo, per noi cittadini, viene da azioni improvvisate di singoli fanatici dell'islam che, sull'onda emotiva dell'attentato di Mosca (ma anche di quello dei palestinesi del 7 ottobre) agiscano violentemente in un qualsiasi luogo delle nostre città.

Un pericolo che è impossibile da disinnescare, soprattutto se i governi occidentali mostrano debolezza nel reagire alle azioni terroriste.

Molto tiepida la solidarietà alla Russia.

Molto debole la reazione alle azioni terroriste degli Houthy.

Pilatesca la posizione assunta dopo l'attentato del 7 ottobre e la successiva reazione israeliana.

Mosca non andava isolata e spinta tra le braccia della Cina e dell'Iran.

La reazione di Israele non può essere equiparata all'azione terrorista di Hamas.

E' il terrorismo il nemico che dovrebbe riavvicinare Occidente e Russia, facendo cessare le ostilità in Ucraina e riprendendo il filo che aveva iniziato a tessere Berlusconi a Pratica di Mare. 

24 marzo 2024

L'avanguardia, la legione e il rifugio tranquillo

Confesso che mi piace lo schieramento a tre punte del Centro Destra.

A differenza di una sinistra divisa su tutto, tranne sulla volontà di accapparrarsi anche solo uno strapuntino pur di vivere bene a spese degli Italiani, nel Centro Destra i tre partiti (considerando l'appendice moderata e centrista inglobata in Forza Italia) agiscono intelligentemente ognuno coltivando un campo identitario, per poi giungere, sono ormai trent'anni che accade, ad una sintesi comune.

Così, oggi, abbiamo l'avanguardia della Lega di Salvini, che indica un obiettivo, irraggiungibile in questo momento, molto nella corde della maggioranza di noi Elettori e rappresenta lo stimolo per il grosso dell'esercito.

La Legione, infatti, si muove più lentamente dell'avanguardia, perchè deve assicurarsi di mantenere aperte le vie dei rifornimenti e nel contempo sminare il terreno dagli ordigni lasciati dal nemico in ritirata.

Il compito è, in questo momento, come sempre, affidato al partito di maggioranza, quello che ha il Primo Ministro, che deve confrontarsi con una realpolitik che impone quei compromessi che l'avanguardia, giustamente, vorrebbe superare al galoppo.

La Meloni in questo si comporta egregiamente, probabilmente in virtù di una sua personale empatia che si aggiunge ad una capacità politica affinata da una lunga esperienza e militanza, iniziata dalla gavetta della distribuzione di volantini per le strade.

Infine abbiamo un plotone arretrato, che ha il compito di raccogliere i più timorosi dei cambiamenti proposti e vedono in Tajani il nonno tranquillo che può stemperare i pericoli grazie all'esperienza.

Questo plotone ha la funzione di non lasciare indietro nessuno, accompagnando quanti non amano cambiare, verso il futuro che, obbligatoriamente, costringe ai mutamenti.

Sono trent'anni che, anche con protagonisti diversi, la formula funziona e rappresenta il meglio dell'Italia.

La sintesi che emerge dalle tre qualità che caratterizzano i partiti del Centro Destra è la miglior garanzia per un buon governo, anche se talvolta possiamo non essere d'accordo o convinti di una particolare scelta, il quadro d'insieme rappresenta comunque un grande passo in avanti verso la bonifica di un'Italia inquinata da undici anni di metastasi cattocomunista a tutti i livelli.

Ma per riparare a undici anni di danni, ci vuole tempo che dobbiamo garantire, con il nostro voto, alla Meloni, a Salvini ed a Tajani.

23 marzo 2024

I conti non quadrano

Non sono un complottista, un dietrologo.

Al contrario non credo se non vedo.

Contro i civili a Mosca è stato perpetrato un attentato terrorista la cui arida contabilità, al momento in cui scrivo, parla di una settantina di morti e centocinquanta feriti.

L'attentato è stato rivendicato dall'Isis, la organizzazione terrorista musulmana che aveva cercato di costruire un califfato tra Iraq, Siria e zone limitrofe.

L'Isis è stato sconfitto da quella alleanza (informale) che, personalmente, avrei auspicato (e auspico tuttora) avesse potuto svilupparsi anche oltre, tra Occidente e Russia.

L'Isis ha, quindi, una fondata ragione per aggredire la Russia.

Perchè, però, solo adesso ?

Perchè quando la Russia è stata costretta ad abbracciare non solo la Cina ma anche l'Iran e quindi la "causa" palestinese, inclusi i terroristi (che, peraltro, pare abbiano il consenso e l'appoggio di oltre il 70% della popolazione palestinese, quindi ogni distinguo tra popolo palestinese e terroristi mi sembra molto ardito) ?

L'attentato indebolisce la Russia proprio quando si apprestava a sferrare un attacco forse decisivo e finale contro la difese ucraine, sconfiggendo non solo il comico di Kiev, ma anche i suoi sostenitori a cominciare dagli Stati Uniti, cioè il "Grande Satana" per i musulmani.

In pratica l'attentato Isis a Mosca allenta la pressione militare russa e concede all'Ucraina più tempo per ricevere aiuti dall'Occidente.

Un favore all'Occidente guerrafondaio, lo stesso che appoggia Israele con i veti americani alle risoluzioni che imporrebbero il cessate il fuoco a Gaza senza parlare dell'azione criminale e terrorista del 7 ottobre.

Lo stesso Occidente che contrasta i terroristi Houthy, musulmani, nel Mar Rosso.

I conti non mi tornano.

22 marzo 2024

Il dilemma dell'Elettore del Centro Destra - 3

Questa terza parte è, in teoria, l'ultima di una disamina sul problema che si trova davanti l'Elettore del Centro Destra in occasione delle prossime elezioni europee del 9 giugno (con inizio del voto al pomeriggio di sabato 8).

E' un dilemma che coinvolge quasi tutti coloro che votano per il Centro Destra perchè, come abbiamo visto dagli spostamenti di voti, il nostro elettorato è omogeneo per area, con solo residuali consensi identitari per i tre partiti della Coalizione.

E' teoricamente l'ultima parte perchè, ad 80 giorni dal voto, c'è la possibilità che un qualche fatto esterno venga a modificare la scelta che ognuno di noi sta maturando.

A cominciare dalla candidatura del Generale Roberto Vannacci in un partito della Coalizione o in un suo proprio movimento.

Ho già avuto modo di scrivere che il Generale Vannaci deve essere, a mio avviso, una preziosa risorsa per il Centro Destra, da non bruciare sull'altare e nella identificazione con un solo partito, ma da valorizzare in campo nazionale, candidandolo, come espressione dell'intera Coalizione, al primo collegio uninominale che si renda libero, magari per il passaggio in europa di un attuale parlamentare nazionale.

Ciò non toglie che il Generale possa valutare, anche per la sua esperienza, più gratificante e incisivo un suo ruolo nel parlamento europeo, soprattutto se il Centro Destra dovesse diventare la Coalizione vincente che esprimerà la nuova commissione.

Allora è gioco forza una candidatura di partito non essendo previsti collegi uninominali dove i candidati sono espressione della Coalizione.

Confesso che se Vannacci dovesse essere candidato con la Lega, avrebbe con ogni probabilità il mio voto.

Naturalmente il mio sarebbe un voto anche di condivisione delle ultime battaglie leghiste, come l'abolizione del limite dei due mandati per gli amministratori locali e l'abolizione del ballottaggio per i sindaci.

Ma anche per la posizione cauta che la Lega esprime nei confronti delle smanie guerrafondaie contro la Russia e della piena solidarietà ad Israele nella sua battaglia contro i terroristi palestinesi.

Ma la Lega non sarebbe solo Vannacci, come (purtroppo) non è solo Salvini o il senatore Claudio Borghi Aquilini.

Purtroppo la Lega è anche Fedriga e Zaia, in prima fila per la repressione in epoca covid e ora schierati per il fine vita.

Purtroppo la Lega è anche quella del governo Draghi con i cattocomunisti e della rielezione di Mattarella.

Scelte che la Lega ha pagato salato in termini di consenso elettorale, ma chi mi dice che un cambio di segreteria non ci riporti a quella Lega ?

Quindi il dubbio è se votare Lega, a prescindere dal Generale Vannacci, per rafforzare la segreteria Salvini e la sua alleanza in Identità e Democrazia con i partiti della Destra europea, un dubbio che con la candidatura nelle liste del Generale sarebbe quasi completamente rimosso.

Davanti ai dubbi sul votare Lega io ho la certezza rappresentata da Fratelli d'Italia.

La Meloni è riuscita a proporsi al meglio nel panorama internazionale, senza rinunciare alla sua caratterizzazione interna come dimostra anche l'ultimo dibattito alla camera dove ha brillantemente perculato i parlamentari cattocomunisti ("ragà, vi vedo nervosi") facendoli schiumare e fatto sprofondare nel ridicolo Bonelli che aveva parlato dei suoi occhi inquietanti.

Certo il passaggio dalle teorie dell'opposizione alla realtà di governo ha fatto perdere per strada alcune delle caratteristiche più identitarie, come il blocco navale sostituito da un percorso più lungo e faticoso fatto di accordi bilaterali, o come una politica estera più equidistante tra Russia e Ucraina, sacrificata sull'altare del consenso internazionale per prevenire ogni tentativo di colpo di stato, modello 2011 contro Berlusconi.

Ciò non toglie che, contro le follie belliciste di Macron, l'unica voce europea che si sia levata per fermarle sia stata quella della Meloni.

E finchè ci si limita a liberare i nostri magazzini di armi vecchie e persino di finanziare Zelensky, la politica realista può essere accettabile.

Fratelli d'Italia resta quindi un approdo sicuro per il voto europeo, sia per le caratteristiche del partito che per la coerenza dimostrata in undici anni di vita.

Come è evidente non ho preso in considerazione Forza Italia, nonostante la considerazione per l'abilità di Tajani di galleggiare anche dopo la morte del Cav e la mia stima verso Gasparri e la Bernini, perchè è, per definizione, un partito moderato.

E' parte del PPE che si è inquinato e corrotto nella decennale alleanza con i socialisti e quindi non mi potrebbe rappresentare.

Come non possono rappresentarmi i soliti partiti monotematici, uno addirittura composto da comunisti non pentiti come Rizzo e da singoli elementi provenienti dalla Destra, il cui fallimento alle politiche del 2022 ha solo impedito al centro Destra di racccogliere i due terzi dei parlamentari, necessari a far passare le riforme costituzionali senza la spada di Damocle del referendum confermativo.

Questo al 22 marzo.

Da oggi al 9 giugno, però, possono ancora verificarsi fatti tali da modificare un giudizio che, comunque, non andrà oltre l'alternativa tra Fratelli d'Italia e Lega (Forza Italia per gli elettori più moderati) e l'eventuale (ma ritengo improbabile) partito personale del Generale Vannacci.

(Fine, forse ...)

21 marzo 2024

La guerra alla Russia segnerebbe la fine della Civiltà

Ogni giorno, accendo la radio, apro i quotidiani e non manca una dihiarazione bellicosa da parte di un francese, un americano, un polacco.

Sono le dichiarazioni che rendono felice Zelensky che non ha altro cui aggrapparsi se non il principio del muoia Sansone con tutti i Filistei.

Gli stessi istinti bellicosi nei confronti della Russia non li vedo in Medio Oriente dove, al contrario, vi sarebbero tutte le ragioni per appoggiare, senza se e senza ma, Israele e Netanhyau nella loro azione tesa a spazzare via i terroristi palestinesi dalla faccia della Terra.

Dovremmo ringraziarli per questo, non minacciare sanzioni.

Ugualmente i guerrafondai pronti a scatenare l'olocausto nucleare contro una popolazione che ha sempre guardato ad Occidente, non sanno agire contro una manica di terroristi yemeniti che minacciano e ostacolano la libera navigazione e il commercio mondiale.

Tutto ciò è perfettamente in linea e conseguenziale al bellissimo editoriale di ieri di Marcello Veneziani ne La Verità .

Ci stiamo avvicinando al suicidio.

Berlusconi, dopo Pratica di Mare, aveva proposto l'ingresso della Russia nella Nato: sarebbe stata la soluzione di tutti i problemi odierni, avrebbe legato per sempre la Russia all'Occidente, dando nuova linfa ad una Civiltà sulla strada del tramonto.

Invece, i ridanciani Sarkozy, Obama, Merkel, nella loro infinita insipienza, hanno distrutto quel poco di stabile che c'era sulle coste africane e adesso i loro successori, persino più ignoranti di loro, ci stanno portando all'estinzione.

Ridicolo, poi, ascoltare le critiche della Schlein e di Conte ad una Meloni che, in parlamento, solennemente ha dichiarato: nessun soldato Nato in Ucraina.

Forse la salvezza dell'Occidente e di tutta la Civiltà, passa attraverso quel piccolo pertugio che, con tanti compromessi, la politica estera italiana di questo Governo di Centro Destra, riesce ancora a tenere aperto.


20 marzo 2024

A futura memoria

Avevo idea di scrivere la mia sulle dichiarazioni di Salvini in ordine al voto in Russia che condivido in pieno, mentre ho sempre aperta la terza ed ultima riflessione sul dilemma dell'Elettore del Centro Destra che, per l'appunto, è "aperta" perchè ogni giorno qualche dichiarazione e qualche azione possono modificarne la conclusione, quando ho letto La Verità di oggi, 20 marzo 2024.

Un numero da conservare.

I quotidiani ormai sono utili solo come commenti e approfondimenti, perchè le notizie le conosciamo quasi in tempo reale, bombardati come siamo da radio e telegiornali.

La Verità di oggi contiene una serie di articoli che possono perfettamente essere conservati come esempio di moniti, davanti ai quali tutti quelli che hanno un minimo di buon senso dovrebbero prendere spunto per le loro scelte.

Già in prima pagina, evitando le polemiche spicciole su Fini (stendiamo su di lui un distinto e distante oblio), l'articolo sulla cittadinanza campeggia a tutta pagina.

E' una denuncia relativa alle troppe cittadinanze italiane che vengono concesse, per un motivo o per un altro e legittima la riflessione sulla proposta definita Remigrazione.

Poi una confortante dichiarazione del ministro Schillaci che non lascia adito a dubbi: no al greem pass globale e no anche alla cessione di potere all'oms.

E che dire della evidente (e positiva per noi di Destra) distinzione dall'atteggiamento che hanno i cattocomunisti verso gli spocchiosi francesi ?

Prodi vorrebbe genuflettersi consegnando il comando militare a quell'invasato di Macron, Gentiloni già aveva svenduto un tratto di mare nostro ai francesi, la Melandri si presta a collaborare con la dirigenza di una casa di mode francese, ma la Meloni "manda a stendere" Macron che vorrebbe inviare truppe a fare la guerra ai Russi.

Evidentemente Macron non conosce la Storia, neppure quella del suo compatriota, Napoleone, invasore, oppressore di popoli e razziatore di beni e proprietà altrui, la cui caduta cominciò, come già quella di Hitler, con la folle avventura contro la Russia.

Ma il culmine del fascicolo odierno è rappresentato dall'editoriale di Marcello Veneziani che denuncia come l'Occidente, rinunciando e, anzi, distruggendo tutto ciò che lo ha fatto grande e potente, si stia avviando di corsa verso il suicidio.

Veneziani afferma, in modo totalmente condivisibile, che il politicamente corretto, il woke, sia in realtà un corso accelerato di "imbecillità globale".

Tutti gli articoli proseguono all'interno, dove troviamo altri articoli che rappresentano una denuncia dell'attuale stato di disfacimento della nostra società e civiltà.

Come la denuncia di Alessandro Rico e Daniele Trabucco a pagina 15 che denunciano quanto ho genericamente esposto ieri commentando la notizia della decisione del tribunale di Crotone di lasciare libera una nave ong sottoposta a fermo amministrativo per aaver violato le normative sul carico e scarico di clandestini.

Anche ne La Verità si chiede, mi auguro con più ascolto di quanto non possa mai averne la mia voce, un'azione della Politica che ponga fine alla tracimazione della magistratura, che dovrebbe solo limitarsi a giudicare in base alle leggi approvate dal parlamento e non pensare di sostituirsi al legislatore quando questi non provvede secondo i suoi desiderata.

E poi ancora sulla follia verde, sull'incoerenza dei cattocomunisti che, in Italia, si oppongono ad un governo forte (premierato) ma lo auspicano per l'europa e le bugie che vengono diffuse come verità.

Insomma un numero che fra qualche anno dovrebbe essere sfogliato per vedere se siamo riusciti ad invertire questa marcia che ci farà sprofondare nell'abisso o se, invece, saremo colpevolmente sottomessi, nonostante vi sia stato qualcuno che ci aveva avvisato.

Sperando che il proverbio popolare "uomo avvisato, mezzo salvato", possa trovare ancora una volta il seguito che merita.

Ma tutto dipende da noi, non potremo nasconderci dietro la scusa di non essere stati informati.


19 marzo 2024

No all'invasione dei clandestini

Leggo un lancio di agenzia secondo il quale il tribunale di Crotone avrebbe revocato il fermo amministrativo di una nave ong, aprendo un pericolosissimo precedente, ovviamente a favore dell'invasione dei clandestini.

Simili comportamenti danneggiano tutti gli Italiani, fanno perdere di credibilità (come se non ne abbia persa già tanta, troppa, tutta) alla magistrtura nel suo complesso, complicano l'azione del Governo che sta tentando la soluzione pacifica degli accordi bilaterali con gli stati africani che si affacciano sul Mediterraneo e legittimano le richieste più energiche di respingimenti, di affondare le imbarcazioni che servono al trasporto dei clandestini e di armare e dare campo libero alle guardie costiere africane, libiche e tunisine, che immagino operino senza i guanti di velluto di quella italiana.

Ma, soprattutto, propongono la domanda a cosa serva eleggere un parlamento che faccia le leggi, se poi un dipendente pubblico, che ha solo superato un concorso pubblico, può decidere di disapplicarle.

Al mondo giustizia una riforma non basta, necessita una rivoluzione.